Capitolo 8 Il. Mistero S'infittisce

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Il mattino seguente, mentre beve il suo caffè nero in tutta fretta Jennifer butta un occhio sul calendario appeso in cucina.

Stoce il naso ma dice, diamo un occhiata al calendario va.

Intanto il gatto si struscia le gambe perché vuole la sua pappa.

-Un'attimo Napoleone -

Legge la crocetta sul giorno 13.

-Cazzo! Sarebbero dovute arrivare due giorni fa! -

Napoleone, sobbalza alla sua esclamazione, è la guarda con aria preoccupata.

-Miaoo -

Si lamenta il micio.

-Non fanno mai ritardo -

Pensa..

-Vieni micino, prepariamo la tua pappa-
-Grr , grrr-
Ora è contento lui.
Aveva paura di rimanere senza pappa vedendo la sua padrona tanto sovrappensiero.

Dopo avergli dato da mangiare, Jennifer saluta il gatto, prende le chiavi della Mercedes, ed esce di casa per andare al lavoro.

Passano i giorni e Raffaele continua ad alloggiare in albergo,
Segue Jennifer ovunque,
cerca di avvicinarla ma senza risultati,
Per lei, Raffaele è solo un povero malato di mente che non ha niente da fare tutto il giorno.

Intanto il ciclo non arriva, lei esclude la possibilità di essere incinta, quindi, invece di fare il test, prende subito appuntamento dal medico.

Arriva in ambulatorio, ed il dottore esegue un prelievo di sangue.

-Tra due giorni la chiameremo per i risultati signorina Smit, può andare-

La chiamata invece arriva in anticipo, la mattina successiva.
- Completamenti signorina Smit, lei è incinta di tre settimane -

A Jennifer, quasi gli cade il telefono dalle mani, è sconvolta, pensa e ripensa a come sia potuto accadere.

- Non è possibile, come è potuta accadere una cosa del genere dottore?
-Le devo spiegare ancora come si fanno i bambini signorina?

- Certo che no, ma sono attendibili le analisi che mi ha eseguito? -

- Queste analisi sono attendibili al novantanove per cento signina Smit-
- Ma dottore io prendo regolarmente la pillola, non ne ho mai mancata una -

Il medico è un po' scettico sulle affermazioni di Jennifer, la conosce e risponde sarcastico :

- Lei dice? sa, magari tra una festa e l'altra, non si ricorda bene quello che ha fatto -

Jennifer si sente offesa, l'aveva trattata come una cretina che non si ricorda quello che fa.                    In effetti il medico non aveva tutti i torti, e da quello che si capiva, lei non aveva idea di chi fosse il padre.
- Buona giornata -

Chiude la conversazione con tono seccato, poi esce di casa, mette in moto la macchina e si dirige in ufficio.

Pensa all'ultimo uomo con cui era stata a letto l'ultima volta, e nonostante la sua vita sessuale diciamo un po' libetina, una vaga idea ce l'ha.

Quindi chiama Dylan col cellulare.
- Ciao Dylan, ascolta, posso passare da te all'ora di pranzo?
dovrei parlarti di una questione delicata e non è il caso di parlarne al telefono -

-Ma certo, vieni pure sono a casa ti aspetto -
Risponde l'uomo dall'altra parte.

Dylan, di mestiere è un personal trayner, Jennifer l'aveva conosciuta alla palestra con cui andava ogni tanto con Patty, una sera s'incontrano in un bar e da lì, sono diventati amanti occasionali, per volere di Jennifer, perché se fosse per lui la sposerebbe, é davvero cotto di lei. Ma a quanto pare Jennifer apprezza solo la sua estetica e i suoi modi gentili, nulla di più.
          Fine capitolo




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