Capitolo 31: Casa Johnson

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Jennifer continua a chiacchierare con sua mamma, le vengono in mente tanti ricordi della sua vita, e della sua infanzia felice, insieme a sua mamma e sua nonna,
che l'avevamo amata e viziata come una principessa.

-Raccontami un po', ti è passato quel brutto mal di gola che avevi l'altro giorno? -

Chiede Emily mentre prepara il the..

-Si certo mama, mii è passato -

-E il lavoro come va? Quel tuo capo quando si deciderà a dichiararsi? Sono sicura che gli piaci-

Emily, dai racconti di sua figlia, aveva notato una certa affidabilità con il capo, e in cuor suo sperava che un giorno si sarebbero sposati.

-Ma no mamma, che dici, io ed Eric siamo solo amici, anzi, capo e dipendente, e poi,  è così superficiale-

-Secondo me ha delle ottime qualità, magari nascoste -

- Si certo molto nascoste, è quello che spereresti tu mamma -

Risponde Jennifer a sua madre.

Sa bene che razza di donnaiolo è il suo capo, anche se lo stima molto come dirigente di azienda e come uomo d'affari, non lo vorrebbe mai come marito, specie perché lo aveva conosciuto bene anche intimamente.

Ma questo a sua mamma non non poteva dirlo,

Non poteva raccontare a sua mamma che ogni tanto si era fatta sedurre dal suo capo perché gli prometteva un avanzamento di carriera.

Per la signora Johnson, la posizione di Jennifer in azienda era dovuta solo alla sua preparazione e alla sua intelligenza.

Le chiacchiere tra madre e figlia continuano mentre bevono il thè in quelle tazze di terracotta,laccate di bianco sporco, e con le decorazioni blu.
Jennifer le adorava, aveva espressemente detto a sua madre che erano la prima cosa che voleva come eredità.

All'improvviso si spalanca la porta del soggiorno e un forte rumore di urto rimbomba in mezzo alla stanza.

-Nonna! -

Jennifer correre in contro alla nonna per abbracciarla, gli si riempie il cuore di gioia e tenerezza quando la vede, per Jennifer quella donna era sempre stata una specie di Angelo custode, e si dispiaceva del fatto che ormai con la testa non c'era più.

-Nonnina mia, come stai? -
Con gli occhi lucidi di commozione le da un bacio sulla guancia.

La nonna dice urlando :

-Ma tu sei la Madonna, ma cosa vuoi? Perché sei venuta? Non è ancora la mia ora, torna più in là -

Elisabett l'anziana donna, non riconosce suap nipote e la scambia per la santa vergine.

Se solo sapesse che nonostante la sua follia aveva quasi ragione..

-Mamma, questa non è la Madonna, stai tranquilla, non devi andare in cielo ancora, c'è tempo.

Questa, mamma, è la nostra Jennifer, non la riconosci? È tua nipote -

Jennifer si irrigidisce perché le viene dinuovo in mente la sua situazione, ma a fatica riesce a non darlo a vedere.

Si blocca e allenta l'abbraccio a sua nonna, ci rimane un po' male che sua nonna non l'abbia riconosciuta.

- Perdonarla tesoro mio, domani mattina vedrai che sarà più lucida, e ti riconoscerà.
Sai negli ultimi anni la sua malattia è peggiorata, ma ha molti momenti di lucidità, e sono sicura che la tua presenza gli farà bene-

Jennifer accenna ad un sorriso forzato.

Continuano le chiacchiere commentando gli ultimi avvenimenti del paese e tra una chiacchera e l'altra, si era fatto davvero tardi.

- Io direi di andare a letto, sarai stanca cara -

-In effetti si, sono davvero stanca -

-La tua camera è sempre pronta, ho cambiato le tendine ultimamente, quelle che c'erano erano ormai per bambini -

- Era ora mamma che le cambiassi quelle tende, erano davvero ridicole -

-Non credere che non mi sia dispiaciuto cambiarli, quei colori mi portavano indietro nel tempo, a quando eri piccola e ti raccontavo le favolette prima di dormire, te lo ricordi? E poi ti dovevo obbligare a chiudere gli occhi perché tu non eri mai stanca, e quella lampada a forma di minnye che non volevi mai farmi spegnere perché avevi paura, te lo ricordi? -

Certo che me lo ricordo, grazie a te e la nonna ho avuto un infanzia felice e la mancanza di papà non l'ho mai sentita -

Jennifer abbracciando sua mama si trattiene per non rivelare tutta l'angoscia che ha dentro,
e il fatto di essere incinta, non era ancora il momento,

- Ti voglio bene mamma -

Abbraccia sua mamma
      
           Fine capitolo






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