•Flub•

Capitolo 23

Kevin's pov

Oggi avevo tutta l'intenzione di organizzare qualcosa con Kay ma ovviamente non riusciamo mai ad unire gli impegni, quando lei è libera io sono tutta la giornata a lavoro e viceversa. Comunque passerò un piacevole pomeriggio con la mia bimba preferita. 

Da bambino sono sempre stato il più piccolo della famiglia, quello coccolato da tutti. Devo dire che mia sorella non l'ha mai presa bene, abbiamo 3 anni di differenza quindi si era illusa di rimanere l'unica stella della casa.
Il me piccolo era davvero bravo, calmo e soprattutto secchione e sono sicuro che se qualcuno avesse detto ai miei genitori che sarei diventato questa massa di muscoli e tatuaggi sarebbero di sicuro scoppiati a ridere. Sinceramente fino a qualche anno fa non me lo aspettavo nemmeno io stesso, ma l'unica costante nella mia vita è l'arte. Tutte le forme di arte per me sono una fonte di ispirazione unica da sempre.
Certo ammiravo molto i tatuaggi ma ero dell'idea che sporcassero la pelle, poi è arrivato un tratto della mia vita in cui ho capito che si vive solo una volta, non siamo nel medioevo, carpe diem (cogli l'attimo).

Oggi Alejandro è particolarmente frenetico, cosa strana perché Tatyana è a lavoro quindi non ha niente da fare

"Ma tutto questo entusiasmo di prima mattina?" chiedo quindi

"Oggi mi vedo con Dennis dopo non so quanto tempo"

"Brutti traditori non mi avete invitato?" 

"Devi lavorare e poi vai a casa di Kay per stare con la piccola, quindi sei già pienamente impegnato" si para il culo

"Seh vabbè questa me la pagate" 

"Sisi certo ti manderemo tante foto, ora però vai a prepararti che fai tardi a lavoro" sembra mia madre quando ancora andavo a scuola

"Si mammina ora vado" e mentre mi alzo sento che mi dà del coglione, beh che dire.

Come mio solito mi vesto con una tuta total black, prendo il telefono e le chiavi della macchina per poi scendere subito dopo. Arrivo stranamente puntuale allo studio e ci mettiamo tutti subito all'opera per finire il prima possibile, ovviamente tutti sotto mio ordine.

Per pranzo prendo una misera insalata condita perché non possiamo permetterci grandi proprio oggi.
Sto scattando il set per Twinset con capi pieni di fantasie, quindi non è semplice farle risaltare.
Come prima cosa abbiamo inserito semplicemente un green screen in modo da modificare in post-produzione quale sfondo è più adatto a quella determinata stampa. Credo abbiate capito che non è proprio semplice gestire un intero set fotografico, ma nonostante la stanchezza amo il mio lavoro.

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Finalmente alle 17 in punto posso dichiarare di aver finito le mie stressanti ore di lavoro, ed ovviamente adesso prendo le mie cose e corro da Riley.
Busso al citofono e mi faccio aprire da Ella, appena varco la soglia di casa la piccolina mi salta in braccio palesemente felice

"Keviiii" manca una lettera ma ce lo facciamo bastare

"Hey Riri ti sono mancato?" 

"Tanto" risponde con voce sottile 

"Ma tanto quanto?" 

"Così" e cerca di allargare le braccia il più possibile, lì la riempio di piccoli bacini

"Ehm allora io vado via, buona serata" mi risveglia Ella una volta fermato 

"Oh si grazie, buona serata anche a te" dico cordialmente e chiudo la porta

"Siiii" ah vedila come esulta