☂️Three☂️

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Guardo l'orario per l'ennesima volta. Voglio accertarmi che stiano dormendo tutti quanti per andare via, infatti credo che lo farò proprio ora. Sono le tre del mattino.

Prendo la valigia in mano, trascinandola con me, stando attenta a non fare nessun rumore, non voglio che mi veda qualcuno.

Ma ecco che, a fermarmi di colpo, è Cinque, seduto su una delle tante sedie in cucina, disperato, mentre si passa costantemente le mani tra i capelli.
Sembra abbastanza turbato, quasi mi dispiace vederlo in questo stato.

Decido di abbassare per un attimo l'ascia di guerra tra di noi, mettendo da parte anche l'orgoglio, e mi avvicino a lui.
"Hey" sussurro. Lui alza la testa di scatto, forse per lo spavento.

"Ciao" sussurra anche lui, quasi sollevato alla mia vista.

"Che hai?" Gli chiedo sedendomi di fronte a lui, dall'altro lato del tavolo.

Sospira mentre si passa le mani sul viso.
"Cinque" mi alzo in piedi, raggiungendolo, per poi sedermi sulle sei gambe. Non so neanche io perché l'ho fatto.
"Che succede?" gli chiedo ancora una volta, ma in modo più dolce, accarezzandogli le guance.

"Nulla, non succede nulla" mi risponde abbassando lo sguardo.
"Mi dispiace per quello che ti ho detto oggi" sussurra dispiaciuto mentre appoggia la testa sul mio petto.

Sospiro tristemente. Anche a me dispiace, ma date le condizioni in cui si sente adesso non voglio complicare le cose.
"Non preoccuparti" sussurro accarezzandogli i capelli.

Aspetto impaziente una risposta da lui dato che è calato un silenzio tombale, ma mi accorgo solo ora che si è appena addormentato, per di più con la testa appoggiata sul mio petto.
Vorrei tanto rimanere ferma in questa posizione, ma non riuscirò a stare sveglia per tutta la notte.
"Cinque" sussurro il suo nome sorridendo intenerita mentre gli accarezzo la guancia.

Alza la testa, lentamente, poi mi guarda negli occhi.
"Cosa?" mi chiede confuso.
Arrossisco un momento per il contatto con i suoi occhi verdi, bellissimi, ma poi mi riprendo.

"Devi andare a letto" sussurro sorridendogli per poi dargli un bacio sulla punta del naso. Non so esattamente il motivo di questo mio gesto, mi è venuto spontaneo.
Infatti, non sembra per niente imbarazzato.

"Mi accompagni?" mi chiede, il tono della sua voce quasi supplichevole.
Accenno un sì con la testa, poi ci alziamo e andiamo in camera sua.

Arriviamo a destinazione e, non appena tocca il letto, crolla subito in un sonno profondo.
Così, io ne approfitto per uscire subito da lì senza svegliarlo, poi chiudo lentamente la porta.

Vado a prendere i bagagli che ho lasciato giù e li riporto in camera mia.

Mi stendo sul letto, sotto le coperte, restando a pensare.
Ne vale la pena andare via? Se magari con questo mio potere in realtà posso proteggere tutti?

A distrarmi dai miei pensieri è qualcuno che bussa alla porta e, dopo qualche secondo, vedo entrare Cinque. Capendo subito le sue intenzioni, senza dire niente, gli faccio spazio sul lwtto per farlo stendere vicino a me.
Lo guardo.
"Mi dici che cosa succede?" Gli chiedo preoccupata, lui invece sospira.

"Sai benissimo che sono stato nel futuro per tutti questi anni" inizia a dire. Io rimango zitta e lo incito a continuare.
"Le persone erano sempre di meno, moriva chiunque camminasse per strada, tutto per colpa della presenza di questa specie di...creatura" mi spiega.
Tutto questo mi sembra così surreale.

"E questa creatura che ha a che fare con noi? Perché sei così preoccupato?" gli chiedo.

"Noi dobbiamo ritornare nel futuro e fermare quel mostro prima che uccida tutti quanti. Tu però non puoi venire" dice in modo gelido l'ultima frase.

"In che senso non posso venire? Perché mi escludi sempre da tutto?" chiedo arrabbiata. Non mi va per niente di litigare con lui, ma se inizia a parlarmi in questo modo non mi lascia altra scelta.

"Perché lo decido io" dice freddo, girandosi di spalle a me. Faccio anche io la stessa cosa, facendo combaciare la mia schiena con la sua.

"Sono più forte di tutti voi messi insieme, posso benissimo riuscirci da sola"

"È questo che non capisci. Nonostante tu sia forte, una sola persona non basta per sconfiggere questo mostro. Tu però non puoi stare con noi"

"Papà mi ha adottata per una ragione e tu non sei nessuno per dirmi quello che devo fare, quindi, io verrò con voi, che tu lo voglia o no" preciso.

"Potresti perdere i tuoi poteri, come potrebbe succedere a tutti noi. Non lascerò che tu corra questo rischio" dice serio. Lo sento rigirarsi nel letto, forse nella mia direzione. Infatti mi giro anche io.

"Voi siete la mia famiglia e io per voi potrei fare di tutto"

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Ok, come terzo capitolo non è un granché ma spero che vi sia piaciuto lo stesso. Fatemelo sapere con un commento. Intanto ci vediamo al prossimo capitolo ❤
Xoxo,

-h



Il Diario Di Sette/ Number Five [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora