☂️Nineteen☂️

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In un attimo, vediamo la scrivania schiantarsi contro il muro.
Io e Cinque non ci muoviamo di lì, non abbiamo nessuna via di scampo e ormai siamo spacciati.
Chiediamo gli occhi pronti a quello che sta per succederci ma, dopo qualche secondo, ecco che vediamo entrare i nostri fratelli.
Klaus, con tutta la sua forza, spinge via da noi il mostro, così io e Cinque possiamo scappare.

"Vai via da qui, noi ti raggiungeremo più tardi" mi raccomanda Cinque, ma io scuoto la testa.

"Non vi lascio qui" ribatto seria, lui invece sospira.

"Ascoltami per una volta. Devi andare via"
Sospiro per calmarmi, poi annuisco. Ha ragione lui. Ho quasi rischiato di morire e sì, come ha detto lui, sono troppo debole per affrontare una cosa del genere.

"Promettimi che uscirai sano e salvo"

"E tu promettimi che scapperai il più lontano possibile da qui e ti metterai in salvo" mi sorride.
Mi lascio sfuggire un sorriso anche io, poi gli do un bacio a stampo correndo via dopo qualche secondo.

Come ho promesso a lui, corro il più velocemente possibile via da qui.
Continuo a correre senza mai fermarmi, le lacrime mi fanno bruciare gli occhi.
Mi sento tremendamente in colpa a lasciare la mia famiglia in quel pasticcio, ma ho promesso a Cinque che mi sarei messa in salvo e, per una volta, voglio obbedire.

Ecco che vedo l'uscita. Corro verso di essa sorridendo leggermente. Non vedo l'ora di respirare l'aria fresca della sera, questo luogo puzza e finirò per vomitare se passerò un altro minuto qui.
"Ferma!" Una voce alle mie spalle mi fa bloccare.
Come dimenticarla.

Mi giro verso di essa, notando che sta puntando una pistola verso di me.
"Fai un altro passo, e la pallottola colpirà il tuo cervello" mi minaccia, ma io sorrido.

Resto a guardarla negli occhi cercando di difendermi usando i miei poteri, i pochi che mi rimangono.
Mi concentro, non pensando per un attimo alla paura che sto provando, e poi, facendo un cenno veloce con la mia testa, le spezzo l'osso del collo facendola cadere a terra priva di sensi.

"Troia" sorrido vittoriosa.
Continuo a correre fino ad uscire da questo manicomio.
Arrivo al cancello, stranamente aperto, ma ecco che mi fermo di nuovo.
Prima di uscire, mi giro di nuovo verso l'edificio. Sto davvero facendo la cosa giusta? Riusciranno a salvarsi i miei fratelli?
No, non che non ci riusciranno, e io non posso lasciarli lì da soli.

Ritorno indietro ripercorrendo tutta la strada precedente così, dopo pochi secondi, ritorno da loro.
La scena che ritrovo davanti ai miei occhi mi fa gelare il sangue nelle vene.
I miei fratelli, ricoperti di sangue, sempre più deboli e quella creatura ancora troppo forte che sta riuscendo a sconfiggerli.

Senza pensarci due volte, intervengo.
"Sette, no!" Urla Cinque alzandosi per venirmi incontro, ma io lo spingo contro il muro tenendolo bloccato lì. Lo stesso faccio con gli altri.

"A noi due" sorrido guardando il mostro. Nonostante lui sia cieco, riesce a percepire i miei movimenti. Si avvicina velocemente a me ma spingo anche lui contro il muro.
Cerco di tenerlo bloccato e poi, con l'aiuto delle mie mani e con la forza del mio pensiero, inizio a torturarlo.
Gli spezzo alcune ossa delle braccia e delle gambe, sento i suoi versi di dolore e questo mi incita a continuare.

Intanto, sento la testa che mi scoppia, il sangue che inizia ad uscirci dal naso e i muscoli delle mie gambe sempre più indolenziti.
"Sette, così morirai!" Sento urlare da Cinque, ma io non mi fermo. Devo salvarli.

Vedo il mostro indebolirsi sempre di più fino a che, all'improvviso, non lo vedo scomparire nel nulla.
Cado a terra priva di forze, ma sento Cinque che viene a soccorrermi.
"Ti avevo detto che dovevi scappare"

"E io non l'ho fatto" sorrido appoggiando una mano sulla sua guancia per asciugargli una lacrima.

"Stai morendo" sussurra spostando una ciocca di capelli dal mio viso, per poi accarezzarmi la guancia.

"Almeno ti risparmio la fatica di uccidermi" ridacchio contagiando anche lui per un momento.

"Non lo avrei mai fatto, e tu lo sai" sussurra tra le lacrime.

"Lo so" affermo sorridendo.

"Adesso torniamo a casa" mi dice prendendomi in braccio a mo'di sposa.
Appoggio la testa sul suo petto, chiudendo gli occhi, lasciandomi andare.

️☂️☂️☂️

Chissà. 🤷‍♀️
Decido di non dire niente per questa volta, ma vi faccio aspettare al prossimo e ultimo capitolo.
A domani, o a dopo, chi lo sa.
Xoxo,

-h




Il Diario Di Sette/ Number Five [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora