Capitolo 2

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-Oh. Mio. Dio- ma che cazzo

-Cosa c'è?- Michael era perplesso e da come mi guardavano Luke e Ashton capivo che anche loro non sapevano cosa stesse succedendo.

Scesi dalla macchina andai nelle portiere posteriori e aprì la portiera.

-TU!- È lui il coglione.

Quel ragazzo era zitto, ma sapevo che mi aveva riconosciuta.

-Tutte le mie giornate fanno cagare, e tu hai resa questa ancora più merdosa!-

-Cos'ha fatto Calum?- Luke era l'unica che provò a parlare.

Presi quel ragazzo che a quanto pare si chiamava Calum per il colletto.

-Tu mi sei fottutamente venuto a dosso, mi hai fatto cadere i disegni e il telefono! MI HAI ROTTO L'IPHONE È SEI ANDATO VIA COME SE NIENTE FOSSE SENZA RACCOGLIERMI NEANCHE UN FOGLIO!-

-Davvero amico? Allora ha ragione lei- Calum lo fulminò con lo sguardo, Ashton mi stava di colpo più simpatico.

-Sta tranquilla. È solo un iphone..-

Non l'ha detto davvero. Mi avvicinai alla sua faccia ancora di più.

-Tu non hai idea di chi sono io, non sarò un ragazzo alto *guardai Luke* o muscoloso *guardai Ashton* ma non sono neanche una ragazzina tutto trucchi e soldi. Ho speso tutti i soldi che mi rimanevano per quel telefono e guarda come l'hai ridotto!- glielo lanciai.

-Per colpa tua ho perso i salvataggi dei miei disegni e non posso scaricarli nel computer e portarli a scuola.-

Finita la sfuriata lasciai i ragazzi a bocca aperta in macchina e io me ne andai. Sentivo le lacrime minacciare di scendere ma cercai di non piangere, avevo giá versato troppe lacrime.

CALUM POV.

-Ma che cazzo ti prende?! Era una ragazza stupenda, come hai fatto a trattarla così?!-

-Non lo so Michael, solo che non me ne può fregar di meno.-

-Sei stato un emerito Coglione-

-Ash non ti ci mettere anche tu-

Mi dispiaceva per lei...ma che dico?! Sono Calum Hood, non mi può dispiacere per una qualsiasi.

-Merda! Io vado da lei-

-Che cazzo dici Michael è una troietta qualsiasi lascia che si arrangi-

-Calum vai a farti fottere, è mia amica, quindi vado da lei e le do il mio numero di telefono, così quando se ne COMPRERÁ UNO NUOVO potrá chiamarmi.-

Ora Michael mi faceva sentire stronzo

JULIE POV.

-Julie, Julie!- nessuno mi deve vedere piangere.

-Julie ti prego fermati!-

-Cosa vuoi Michael?!-

-Mi dispiace per Calum, tieni. Se succedesse mai qualcosa puoi chiamarmi.-

Mi diede un foglietto con scritto un numero di telefono

-E con che telefono dovrei chiamare?-

-Tieni anche questi, puoi prenderti un telefono nuovo.-

200$?

-Non ho mai accettato soldi da nessuno, non mi servono.-

-Almeno prendi il mio numero di telefono...-

Infondo lui non ha mai fatto niente.

Presi il bigliettino, lo misi in tasca e andai a casa.

Dopo essere arrivata mi accorsi che il padrone mi aveva staccato la luce e l'acqua calda. Non mi rimaneva più neanche un centesimo dopo aver speso gli ultimi soldi per il nuovo telefono. Non credevo che l'avrei mai fatto, ma non avevo scelta.

-Pronto?-

-Michael?-

-julie? Sono Luke, Michael è andato al supermercato. È tutto ok?-

-Veramente no, mi hanno staccato la luce e l'acqua calda nel mio appartamento...-

-Davvero?-

-Si, Non mi va di andare a lezione e neanche di stare a casa mia perchè fa schifo quindi; tu e i ragazzi siete liberi per andare a mangiare qualcosa?

-Certo, ma Calum...?-

-A questo punto non me ne frega più un cazzo. Quindi lascia che venga, la mia vita fa giá schifo-

-Ti veniamo a prendere tra 10 minuti ok? Dove abiti?-

-Nella via dopo la rotonda accanto al supermercato.-

-Arriviamo-

mi misi la maglietta dei Nirvana bucata che mi rimaneva pulita e dei jeans tagliati, puntuali dopo 5 minuti mi suonarono. Mi vergognavo abbastanza a fargli vedere il palazzo dove abitavo. Era un quartiere malfamato, l'unico che potevo permettermi.

-Ciao, grazie per aver accettato ad uscire con me-

-Ehy, come va?-

-Male Ashton. Va male. Almeno posso dormire lá anche se senza luce ed acqua calda.-

-Dimentichiamoci di tutto questo stress e andiamo a mangiare una pizza-

-Michael sei fissato con la pizza-

-Sta zitto Luke-

-Una pizza andrebbe benissimo-

-Vedi? Mi da ragione anche lei-

Li conoscevo da poco ma mi facevano divertire e sorridere comunque.

Non ho calcolato Calum per tutto il viaggio. Eravamo appena entrati in pizzeria, quando vidi sullo schermo del telefono l'ultima persona che volevo vedere. Scusai i ragazzi e uscii dalla pizzeria.

-Pronto...papá?-

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