||Rejects||5sos||

Capitolo 4

-Quindi vivrò con voi in un pullman per un anno intero?-

-Eh giá, perchè non vuoi vedere questo faccino per tutto l'anno?- disse Ashton facendo una faccia a cui nessuno direbbe di no.

-Ma siete sicuri? Non credo di essere brava abbastanza per lavorare con voi...insomma, siete un gruppo di fama mondiale, perchè proprio io?-

-Ju, i tuoi disegni sono fantastici, e sará un onore indossarli, sei nostra amica e non sapevi neanche della conoscenza del gruppo quando ci hai conosciuti, questo ti rende abbastanza ingenua da poter rimanere con noi-

-ehm..lo prendo per un complimento. Grazie Mikey-

-Quindi, non avete pensato alle conseguenze dell'avere una ragazza di 18 anni in un pullman con voi vero? Dovete portare rispetto, essere in ordine, non fare cose oscene di cui potreste pentirvi...-

-Sisi abbiamo giá messo in chiaro alcune regole-.

-Quindi quando si parte?-

-Domani-

-Domani?-

-Domani-

-Devo preparare tutti i bozzetti per i vestiti, le stoffe, prendere le vostre misure...-

-Sta tranquilla ci penserai quando avremmo fatto la prima data del concerto-

-Sono così felice ragazzi, grazie davvero tanto, avete reso il mio sogno reale.-

-Ow, vieni, abbraccio di gruppo-

Michael era sicuramente il più dolce di tutti, mi trattava come una sorellina, nonostante avessi solo un anno in meno di lui.

-Ora mangiamo che mi sono fatto il culo a pulire e ho cucinato gli spaghetti-

-Ashton, sai cucinare?-

-No, ma c'è sempre una prima volta-

-Se mi avvelenate andate a fare gli spettacoli in mutande...-

-Nha, sta tranquilla. Abbiamo giá fatto un concerto vestiti da tartatughe-

-Lo immaginavo- Li conoscevo da praticamente una settimana e gli volevo giá un bene immenso. Tutti intorno alla tavola (a mangiare questi spaghetti che per quanto Ash ci avesse provato erano immangiabili) sembravamo una famiglia. Una famiglia un pò strana, ma sempre una famiglia.

-Allora devo chiedervi una cosa...-

-Spara- Disse Michael sparando allo stesso tempo dieci spaghetti in tavola.

-Se mi colpivi con uno spaghetto ti tagliavo le palle Michael.-

Scoppiarono a ridere tutti

-Io l'adoro- disse Calum facendomi arrossire.

-Allora io avrò bisogno di un aiuto stagista per fare i vestiti. Ci fermeremo anche in Francia?-

-Si, prima andremo in Europa, facendo Francia, Italia, Germania e poi andremo in america.-

-Perfetto.-

-Cosa c'entra la Francia con l'aiuto stagista?-

-Sapete che vivemo a Parigi con mia mamma prima che venisse a mancare. Io avevo/ho una migliore amica che faceva il corso con me. Si chiama Arianna, le voglio davvero tanto bene e vi adora. Mi chiedevo se potesse aiutarmi.-

-Certo, solo se sono il suo preferito- Disse Ashton con tono scherzoso...non sapeva che Arianna aveva la camera tapezzata di suoi poster. Non riesco a capire come non abbia fatto a riconoscerli in discoteca quella notte, Ary me ne parlava continuamente.

Ad ogni modo non volevo metterla in situazioni scomode quindi abbassai lo sguardo ma se ne accorsero.

-Ho detto qualcosa di sbagliato?-

-Nono! È che non so se dovrei dirtelo...-

-Ora sei costretta a dirmelo-

-Ash lei mi ha tipo, tolto l'esistenza parlandomi di voi e ha la stanza tapezzata di tuoi poster...-

-FARÒ IL TOUR CON UNA ASHTONGIRL!-

-Quindi può venire?!-

-Immagino Ashton ora voglia portarla per forza-

Sono così felice.

-Ora è meglio andare- Luke si alzò dalla tavola così come Mike e Ash, ma Calum rimase seduto.

-Ragazzi io devo dire una cosa a Julie vi raggiungo dopo-

-Ok ciao Ju- mi abbracciarono uno dopo l'altro. Michael corse letteralmente e ad abbracciarmi come un bambino quando vede sua mamma.

Uscirono lasciandomi sola con Calum.

-Cosa devi dirmi?-

-Allora Julie, mi dispiace di essere stato un tale coglione quella volta-

-A me dispiace di averti urlato contro fuori dalla discoteca, ad ogni modo fa niente, abbiamo risolto- Il suo sorriso era una cosa meravigliosa.

-Ora devo andare ma prima vorrei dirti di controllare il tuo armadio...-

-Perchè dovrei control-

Uscì velocemente sbattendo la porta...

Aprì l'armadio

C'era un mazzo di rose rosse con un biglietto dove c'era scritto:

"Cara Julie, mi sono comportato da stronzo, credevo fossi una ragazzina vanitosa come tutte le altre, ma sei cazzuta, bella e speciale. Quindi per chiederti scusa ti ho preso queste belle rose."

Ho sottovalutato davvero tanto Cal...

Annusai i fiori un ultima volta prima di prendere il telefono, digitai il numero, e chiamai:

-Pronto?-

-Arianna, mon amour? Prepara le valigie...-