Prologo

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Non so nemmeno io come ho fatto a ritrovarmi a lavorare in un bar così scadente. Solo per guodagnare quei pochi soldi utili a non dormire per strada. Sono le 17:37 e sono giá in ritardo per il mio secondo giorno di lavoro, non ci vedo più dalla stanchezza, studiare la mattina e lavorare nel pomeriggio...chi me l'ha fatto fare? Non sono riuscita nemmeno a prendere una penna dalla tasca per firmare quella bolletta che qualcuno mi arrivò addosso, facendomi cadere per terra la borsa con dentro i miei disegni e il mio telefono.

- Merda!-

-Scusa- disse quel ragazzo. Lo vidi di sfuggita. Esitò un momento, guardandomi mentre mi chinavo a raccogliere la mia borsa e il mio telefono, poi se ne andò senza dire niente, aveva dei capelli neri e una carnagione olivastra. Mi sembrava di averlo giá visto da qualche parte.

-Grazie per l'aiuto coglione! Sta più attento la prossima volta!-

Avevo circa 10 disegni buttati nel marciapiede, e finito di raccoglierli tutti mi accorsi del mio telefono.

-Oh, fanculo-

Ora erano le 17:45 ed oltre ad essere in estremo ritardo avevo un telefono con lo schermo crepato.

Arrivata al bar, dopo una veloce sfuriata da parte del mio capo presi quello che rimaneva del mio telefono. Avevo un messaggio da Abby:

*Julie, ti va di venire con me e le ragazze al locale che c'è vicino a casa tua? Ci divertiremo*

Non esitai a rispondere, avevo bisogno di bere.

-SPAZIO AUTRICE-
Ciao a tutti quantii,
Allora, sono piena di filmini mentali in testa riguardanti i 5 seconds of summer, che mi rendono la vita irreale. Ho deciso di scrivere la storia nella mia mente per potermi liberare i pensieri :D Spero che vi piaccia, e grazie per la lettura :B Ringrazio Giulia la Directioners per avermi aiutato a "montare" la storia e renderla, migliore♡

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