Oggi non è la sveglia a farmi alzare dal letto...e neanche uno di quegli attacchi di panico.
Vado al bagno e faccio una doccia veloce, poi indosso un pantalone e una felpina. Una volta uscita, Astral dorme ancora, come tutti gli altri, suppongo, perché non si sente nessun rumore. Passo per il corridoio e come previsto, dormono tutti. Scendo a passo felpato le scale e cammino verso la cucina. Un sorriso spontaneo cornicia il mio volto... vedo la figura di Benji intenta a cucinare qualcosa. Mi avvicino alla tavola, attenta a non emettere nessun tipo di suono, e siedo su una della sedie. Appoggio i gomiti sul piano e mi mantengo la testa, lo fisso continuando a sorridere involontariamente.
<Buongiorno biondina> dice dolcemente, senza nemmeno girarsi... non capisco come mi abbia notata, sono stata invisibile e inudibile.
<Ciao> saluto. <Che fai?> chiedo gentile.
<Preparo i pancake> risponde con ovvietà, ancora concentrato sul piano cottura. Il ragazzo si gira verso di me, facendomi incontrare i suoi occhi celesti.<Ti piacciono?> aggiunge. Io annuisco felice.
<Che odorinooo!> esulta Alice, che è appena arrivata, in compagnia di Michael.
<Buongiorno a voi> saluto. <Vado a svegliare gli altri...ci sono i pancake!> informo, mi alzo dal tavolo e salgo le scale.
<Astraaaal...su su. Benji ha preparato la colazione!> esclamo. La ragazza mugugna qualcosa.
<Dai, è un giorno speciale...non è mai capitato> annuncio.
<Cosa? Che Benjamin prepari la colazione?> chiede con la faccia dentro il cuscino.
<Nooo, è la prima domenica che sveglio io a te. Però hai ragione, ora che mi ci fai riflettere, è anche il primo giorno che Benji prepara la colazione> mi avvicino alla riccia e inizio a tirarla per il braccio. Lei cade dal letto, ma mica si mette in piedi? Certo che no. La trascino per tutto il corridoio fino ai primi scalini.
<È arrivato il momento di alzarsi> affermo.
<Ocean!> urla stizzita e inizia a lamentarsi ed a imprecare, mentre scende le scale, sbattendo i piedi.
Mi volto istintivamente indietro e trovo Josie e Tommy osservare esterrefatti la scena. Josie ha una mano in fronte, mentre Tommy scuote la testa disperato.
<Ehi> pronuncio ridendo. Insieme scendiamo e ci sediamo a tavola. Astral già sta mangiando, godendosi ogni boccone.<Vedo che ti sei ripresa>. Lei mi guarda assottigliando gli occhi, tutti cerchiamo di nascondere un riso.
Mangiamo i nostri desideratissimi pancake e una volta finito, rimaniamo io e Benjamin da soli, perché il restante della banda è ritornato al piano di sopra per fare una doccia.
Sparecchio e porto tutte le stoviglie sul lavandino, per lavarle. Io insapono e Benjamin sciacqua. All'improvviso mi arriva dell'acqua in faccia.
<Benjamin!> strepito.<Dimmi> risponde come se niente fosse successo.
<Bastardo> lo ammoniscono.
<Già me lo hai detto> lo osservo a mezz'asta, lui sorride divertito.
<Ocean> pronuncia il mio nome.
<Benji> faccio lo stesso.
<Come?> chiede.
<Che?> domando.
<Come mi hai chiamato?> si esprime meglio.
<Benji(?)> rispondo confusa.
<Non l'avevi mai fatto> nota...le guance mi si arrossano. Tento di nasconderlo voltando il viso dal lato opposto.
<Che volevi dirmi?> cambio rapidamente discorso.
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Dal Dolore Alla Felicità
Teen FictionOcean è una ragazza particolare che ha sempre nascosto il suo vero carattere per non essere ferita o tradita. I suoi genitori l'hanno sempre trattata in malo modo, contribuendo, così, alla sua chiusura. Nonostante ciò, Ocean non si sarebbe mai aspet...