Capitolo 17

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<Ehi ragazze, ci date una mano?> urla Ace.

Iniziamo a mettere ordine sulla tavola e portiamo tutto sul lavandino, laviamo e asciughiamo gli utensili. Chiamo Benji e Ace che è quasi alto quanto il primo, per far posare le stoviglie nelle mensole superiore dello scolapiatti. Ora ci resta da sistemare la farina che è caduta un po' ovunque e la panna schizzata dappertutto. La vedo male!

Prendo uno straccio è pulisco i mobili vittime della panna.

<Ocean, questo è per te!>sento la voce della riccia e impulsivamente mi volto, poi vengo completamente ricoperta di polvere bianca.

<Astraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaal!!!!!!!! La farinaaaaaaaaaaaaaa> strepito, attirando l'attenzione di tutti, che incominciano a ridere.

<Nooo, ti sarai impressionata, è polvere magica!> mi corregge, ma quale polvere magica!!?

In uno scatto le rubo il pacco di ''polvere magica'' dalle mani, ne prendo una manciata e glielo lancio in faccia. Le risate aumentano.

<Ehi ehi ehi> Tom salta su e giù, sventolando le mani in aria, ma noi non gli diamo peso, perché siamo troppo impegnati a tentare di calmarci.

<TU, TU, TU e TU ascoltateci!> asserisce Josie, indicando prima me, poi Astral, Benji e infine Ace.

<La torta è pronta> ci fa presente il piccoletto.

<Perfetto!> faccio per andare al forno.

<Frena, frena! Dove vai? Prima voi fate la doccia e poi potrete mettere le mani sul dolce!> ditta Benjamin, sfornando il bottino.

<Forse...> aggiunge Ace. Al che io e la riccia ci scambiamo occhiate fugaci. Lei fa tre cenni con la testa e al terzo la farina annebbia la stanza. Ci precipitiamo sulla torta e la rubiamo, mentre tutti sono accecati dalla polvere, che intanto si è dissolta.

<Ok, ora la torta ce l'abbiamo noi...si seguono le nostre regole!> pronuncia Astral, i ragazzi ci guardano esterrefatti.

<Incominciamo... Ace vai a prendere la scopa e tu Benji riempi un secchio con dell'acqua di rubinetto, poi aggiungi del detersivo> io e la bruna li osserviamo malvagiamente. Dopo un brevissimo lasso di tempo, si presentano con tutto ciò che avevo chiesto e uno sguardo da cani bastonati.

<Lavate a terra> ordiniamo, Benjamin apre la bocca, come se volesse parlare, ma sembra ripensarci. I due iniziano a pulire, sotto la nostra attenta provvisione. Io e Astral ci diamo il cinque.

<Adesso penso dovremmo fare una doccia> negli occhi dei ragazzi compare un luccichio, che mi affretto a far spegnere all'istante.

<Josie, Tommy, non fate toccare la torta a nessuno. Ah Josie fatti rispettare come sai fare tu!> dico ai due bambini.

La riccia afferra due mestoli in ferro. <Se si avvicinano, picchiateli!> esclama, ricevendo un cenno convinto con la testa... sembrano dei piccoli soldatini, hanno imparato bene!

Saliamo al piano di sopra e ci organizziamo per la doccia, inizio a farla io, mentre lei pettina i capelli ricci...per una volta sono felice di averli lisci!

Esco dal bagno con un turbante in testa, dove sono raccolti tutti i capelli. Passo l'asta alla ragazza, che è finalmente pronta per togliersi tutta quella farina da dosso. Procedo con asciugare svogliatamente la mia chioma bionda. Dopo un tempo, che per me è sembrato eterno, smetto di tormentare il mio corpo con l'aria calda.

<Astraaaal, vado a vedere che combinano giù e a finire la tortaaaa> informo la mia amica, ancora sotto l'acqua... chissà che cosa sta passando con tutta la polvere magica che le ho lanciato.

Dal Dolore Alla FelicitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora