"MAY, STO PER VOMITARE"

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La serata con May fu una delle più divertenti della mia vita, nonostante fosse spesso interrotta da momenti di silenzio imbarazzanti. Credo che fosse normale, però, ci eravamo appena conosciuti e l'avevo invitata da me solo per ripicca nei confronti di suo fratello.

Dovevo ammettere che eravamo molto simili, entrambi odiavamo la maggior parte degli studenti di questa scuola, entrambi avevamo un solo amico ed entrambi odiavamo Luke Hemmings.

Non potevo sicuramente di odiarlo, era un sentimento troppo forte da provare nei confronti di una persona con cui avevo a malapena scambiato due parole, però potevo dire con certezza che non mi aveva fatto una buona impressione.

<<Si comporta sempre così con te?>>

Lei alzò gli occhi al cielo e finì di mangiare una caramella alla liquirizia.

<<Si crede migliore di me, ma non posso biasimarlo per avere un ego smisurato perché è colpa dei miei genitori. Avresti dovuto vedere casa nostra, ci sono solo foto di Luke o trofei che ha vinto Luke o pagelle di Luke. Quando è stato espulso dalla sua vecchia scuola per aver fatto rissa non gli hanno detto nulla, perché "era colpa della scuola che non sapeva apprezzare il suo talento".>>

La guardai sconvolto. Come era possibile poggiare su un piedistallo così alto una persona? Tanto da non sapere nemmeno riconoscere i suoi errori!

<<Mi dispiace per lui, se devo essere sincero.>>

May si avvicinò a me, interessata alle mie parole.

<<Perché?>>

<<C'è un mondo là fuori che non la tratterà mai come lo trattano i tuoi genitori, in cui dovrà lottare per ottenere quello che vuole, in cui la popolarità non lo aiuterà. Lui non sarà mai pronto.>>

<<Non l'avevo mai pensata così, puffetto. Grazie, questo mi risolleva il morale.>>

Continuammo a guardare vecchi film sul computer, che a volte interrompevamo con delle piccole conversazione.

<<Quindi il tuo amico vuole fare colpo su Ashton Irwin?>>

Annuii semplicemente. Ormai, sentire il nome di Ashton mi faceva venire la nausea. L'intera vita di Calum girava intorno a lui e, di conseguenza, anche tutte le nostre conversazioni e le nostre uscite lo facevano.

Ogni volta che uscivamo dalla nostra camera era per sederci al bar a guardarlo, o in biblioteca ad ascoltare le sue conversazioni, o in palestra ad ammirarlo. Ovviamente, partecipavamo a tutte le partite.

<<Ha già fatto coming out a scuola?>>

Non sapevo esattamente come rispondere a quella domanda.

<<Sì e no, non nasconde la sua passione per Ashton e se glielo chiedono risponde con disinvoltura che è gay, ma credo che a scuola nessuno abbia il tempo di pensare alla sessualità di Calum.>>

Incatenò i suoi occhi con i miei, e non potei fare a meno di pensare che erano veramente meravigliosi.

Erano scuri, di un colore nocciola particolare, quasi rossiccio.

<<E tu, puffetto? Cerchi una puffetta o un puffo?>>

Risi alla sua battuta e le tirai un cuscino.

<<Cerco un puffo Tu?>>

Mi guardò con sufficienza.

<<Io cerco qualcuno che mi faccia innamorare.>>

Quarterback || Muke ClemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora