Capitolo 17

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capitolo 17

I pensieri che mi passano per la testa sono tanti. Osservo la figura che si trova di fronte a me incredulo.

Non faccio in tempo a formulare altri pensieri, Mark mi abbraccia di slancio. Tutta la mia vita dipendeva da lui, una volta. Ora tutto è cambiato. Ancora non realizzo di stare abbracciando il mio Mark. Quello stesso ragazzo con cui ho condiviso i momenti migliori della mia vita, quel ragazzo che mi ha insegnato a nuotare, quel ragazzo con cui immaginavo il mio futuro, quello stesso ragazzo che quando ha incontrato un ostacolo più grande del solito, non ci ha pensato due volte ad abbandonarmi nella merda. Era tutto ciò di cui avevo bisogno e lui lo sapeva. Ma lo ha ignorato. Si è comportato da egoista e dovrei odiarlo per questo. Ma averlo qui ora, fra le mie braccia non mi sembra vero.

Inizio flashback

«Sono in punizione» confesso dopo un silenzio imbarazzante.
Mark, dall'altra parte del telefono, sbuffa. «È per quello che è successo con tua madre?» chiede.
«Già.»
«Non credi sia stata un po' esagerata?» «Esagerata? Mark, ci ha interrotti nel bel mezzo di una pomiciata. Come avrebbe dovuto reagire? Pensava fossimo solo amici. Perché sei scappato?»
«Io...non ero pronto..ecco.» «Mi hai lasciato solo» gli faccio notare.«Mia madre era sconvolta e furiosa.» «Mi dispiace piccolo» dice, e sembra sincero. «Penserò se perdonare o meno.»
«Come hai..uhm...giustificato quel bacio a tua
madre?»
«Le ho semplicemente detto che si trattava di
una stupida scommessa.»
«E lei ci ha creduto?» «Un po' titubante, ma si.»
«Dovremmo essere onesti» constanta.
«Le dirò la verità quando sarò pronto. E soprattutto, quando ci sarai anche tu al mio fianco. Non le dirò di amarti mentre tu
improvvisamente sparisci dalla circolazione.»
«Ti ho già detto che mi dispiace.» «Lo so ma non ti ho perdonato.» «Pensavo lo stessi prendendo in considerazione.»
«Lo farò.»
«Allora domani-»
«Mark, domani parto con i miei. Andiamo dai miei nonni, dall'altra parte della città.»
«Harry..»
«Lo so. È terribile. Mi mancherai tanto.» «Harry?»
«Dimmi.»
«Domani Taylor darà una delle sue solite feste da sballo. E se venissi da me?»
«Dovrei fuggire da casa mia?» «Solo per il tempo che i tuoi genitori impiegheranno a casa dei tuoi nonni.»
«E quando torneranno dalla vacanza mi uccideranno. Cosa diavolo farò?»
«Qualcosa inventerai. Allora?»
«È una follia.»
«Ma le follie ci sono sempre piaciute.» Sorrido. «Quindi dovrei venire ad una festa di nascosto e poi dormire da te?» ipotizzo.
«Esatto.»
Scoppio a ridere. «Ci sto.»
«Bene, anzi, perfetto. Non ti lascerò mai okay? Sei troppo importante per me.»
«Ti amo» mormoro.
Sospira. «Ti amo anch'io.» Chiudo la chiamata.

Fine flashback

È passato così tanto tempo. Non sono preparato a tutto questo. Scoppio a piangere sulla sua spalla. Poco dopo Mark ha la mia stessa reazione. Il suo profumo...oh quanti ricordi riaffiorano alla mia mente. Il mio passato, l'inizio di un'adolescenza complicata, la nascita di un amore proibito, me e Mark.

Stringo le mani sulle sue spalle robuste. «Ti odio» singhiozzo. «Ti odio così tanto!» urlo con rabbia, come se gridando potessi liberarmi di tutti quei sentimenti contrastanti che sono dentro di me.
Sono sopraffatto da troppe emozioni. La stanza vortica intorno ai nostri corpi, o forse è questa la sensazione che provo.
«Harry...» ringhia lui stringendomi con forza al suo petto.
«Pensavo che tornassi... mi hai lasciato! Sei stato un bugiardo!» grido furioso. «Ti odio!»  lo colpisco sul petto con un pugno. Lui non si muove di un centimetro. Non è ferito fisicamente ma dai suoi occhi posso capire che lo è mentalmente.

«Harry...»

«Sei stato un bastardo!» mi asciugo l'ennesima lacrima scivolata lungo la guancia. «Non puoi presentarti qui adesso!Non ora che mi sto ricostruendo una vita!»

Her Brother [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora