12 | Mr & Mrs Lacroix

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"Tu sarai per me unico al mondo, ed io sarò per te unica al mondo"

– Antoine de Saint-Exupéry


Gilbert avanzò nella navata improvvisata con in braccio Delphine senza fissare nessuno in particolare. Anna non era sicura che l'avesse vista, una parte di lei sperò di no. Voleva sparire, voleva scappare via, lontano e non voltarsi più.

L'altra parte di lei invece, quella con il cuore spezzato e la bocca asciutta, era felice. Catturò tutti i dettagli che potè quando lui le passò accanto e, incerta se fosse una coincidenza o meno, lo vide irrigidirsi.

Gilbert adesso portava i capelli più lunghi, come voleva la moda del momento. Gli occhi erano sempre gentili ma più fermi, come se ne avesse viste parecchie. Aveva persino un filo di barba ed era decisamente più alto di quando lo aveva lasciato.

Anna afferrò istintivamente la mano di Ruby, che la strinse senza esitare ed espirò solo quando Gilbert si accomodò con Delphine sul tronco in prima fila.

A quel punto, nel silenzio del bosco comparve Muriel. Il vestito color panna, lungo fino alle caviglie. Era di un taglio un pochino datato per i suoi gusti ma con un tocco moderno: i capelli erano intrecciati con alcune pietruzze che brillavano sotto la luce del sole. Nel silenzio della foresta, con in sottofondo il ruscello a pochi metri ad Anna venne da piangere.

Tutti si voltarono a guardare la sposa e lei si asciugò le lacrime di nascosto, decisa a non farsi scoprire. Nella fretta, però, alzò lo sguardo ed incrociò il suo.

Le fece una sensazione strana, come se finalmente fosse in pace ed allo stesso tempo le buttò lo stomaco in tempesta.

Si poggiò le mani in grembo per evitare di mostrarle tremanti e continuò a fissarlo, ma era troppo tardi. Lui aveva già distolto lo sguardo senza incrociarlo più per tutto il resto della cerimonia.


«Vuoi tu Sebastian Lacroix prendere come tua sposa la qui presente Muriel Stacy, in salute ed in malattia, in ricchezza e povertà, per amarla ed onorarla ogni giorno della tua vita finché morte non vi separi?» domandò il pastore con un sorriso sul viso.

Bash fissò negli occhi la sua sposa, che era ancora più bella di quello che si sarebbe mai immaginato, e sorrise. Per la prima volta in anni, sorrise di felicità.

Era incredibile quanto fosse stato fortunato, prima a trovare una famiglia ad Avonlea, poi a trovare una compagna di vita e madre di sua figlia e adesso lei. Una donna che non aveva nessuna prerogativa per amarlo e invece lo faceva, lo amava con tutta se stessa, come solo una donna che ha passato la sofferenza sa amare.

«Lo voglio» disse e nella folla scoppiò un applauso. Si voltò per sorridere e incrociò lo sguardo di Gilbert.

C'erano volute tante lettere e tante minacce, che non si sarebbe sposato senza di lui per esempio, ma alla fine ce l'aveva fatta, era riuscito a riportare suo fratello lì a casa sua. Lanciò uno sguardo veloce tra la gente trovando subito quello che cercava, una chioma dai capelli rossi che sembrava anche lei aver visto un fantasma.

Muriel sorrise mentre il pastore proseguiva con la formula, sapeva cosa stesse pensando il suo quasi marito ed era pronta a tutto per aiutarlo.

Erano certi che entro la fine della serata avrebbero fatto parlare quei due cuori in pena, o sarebbe scoppiata la guerra. Una delle due. L'importante è che adesso lo potevano fare insieme, come marito e moglie.

Come Mr e Mrs Lacroix.

La resilienza del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora