[LEXA]
Un formicolio.
Tutto ha inizio così.
La mia seconda vita, ha inizio così.
Una scarica elettrica s'irradia dalla base del mio collo e percorre ogni centimetro del mio corpo.
Si mescola al mio sangue nero.
Assaggia la forza dei miei muscoli.
Respira l'aria dei miei polmoni.
La sento prendere possesso del mio corpo.
La sento muoversi dentro di me, come se si stesse sistemando all'interno del suo nuovo vecchio vestito.
Inspiro profondamente.
Tutto intorno a me viene accentuato.
Gli odori.
I rumori.
I battiti dei cuori che mi circondano.
Ma uno solo attira la mia attenzione.
Batte ad una frequenza diversa.
Batte all'unisono con il mio.
Lo sento pompare.
È forte.
Vigoroso, nonostante tutte le sue crepe.
Mi affascina.
Non cerca di nascondere le sue ferite.
Di celarle ad occhi indiscreti, anzi.
Le festeggia.
Le mette in mostra con orgoglio.
Come a dire che nonostante quello che ha passato, è ancora qui.
È ancora vivo.
È ancora forte.
È ancora capace di amare.
È ancora capace di fidarsi di chi arriva ad osservarlo così da vicino.
È di fronte a me.
Apro gli occhi.
Il blu più bello che io abbia mai visto colora il mio primo sguardo verso questo vecchio mondo.
Ed è un attimo.
La mia mente viene travolta da mille immagini che vorticano, sospinte dall'impetuoso vento dei ricordi.
Tu.
Uno sparo.
Mount Weather.
Il tuo viso sporco di sangue nero.
Le tue labbra avide sul mio corpo.
Titus che m'implora di farti andare via.
I tuoi occhi blu in mezzo alla folla, nel giorno della sfida tra me e Roan.
I tuoi spari contro Pauna, per cercare di proteggermi.
Il mio ritratto al carboncino che hai fatto mentre dormivo.
Tu che entri nella mia tenda la prima volta.
La mia spada che trafigge Gustus, legato al palo dei cento coltelli.
Tu che allunghi la treccia di Anya verso la mia mano.
Il nostro patto di alleanza.
Tu a Polis.
Io nella tua stanza.
Il tuo ultimo bacio, bagnato dalle lacrime, un istante prima della mia morte.
Indra che si offre per ucciderti.
Tu che arranchi tra gli alberi avvolti nel fumo, dopo il missile a Ton DC.
Tu nuda nel mio letto, mentre fai l'amore con me.
Le tue labbra che urlano il mio nome.
"Lexa?", sussurri appena.
La mia mente si blocca.
Tutto si ferma.
I ricordi che prima investivano furiosamente la mia memoria, ora si placano e sembrano sospesi nel tempo e nello spazio, pronti ad occupare di nuovo questa mente, che per troppo tempo hanno lasciato vuota.
Prendo il tuo viso tra le mani.
Sfioro le tue guance morbide, e la tua pelle soffice risveglia un calore dentro di me, che pensavo di aver perso.
Ti osservo per qualche istante.
Ogni nuova scoperta di questa tua assurda bellezza ha il dolce sapore del ricordo.
Sfioro con il pollice il tuo neo, appena sopra al labbro.
Passo sopra alle tue labbra e osservo la fossetta sul mento.
Scruto ogni singolo segno sul tuo viso.
Segni di battaglia.
Cicatrici.
Ma con te hanno il dono di renderti ancora più bella.
Scosto una ciocca di capelli dietro il tuo orecchio. Poso il mio sguardo sul tuo.
E mi ci perdo, come sempre.
Ed è come se fosse la prima volta.
Riesco a vedere la tua anima, Clarke.
La tua essenza traspare da questo blu intenso.
Riesco a vedere ogni singola emozione che stai provando, o che hai provato.
Sei così pura, amore mio.
Sei così dannatamente forte e coraggiosa, che non neghi nulla di te.
Mostri sia il tuo lato oscuro che la tua luce.
Mostri tutto di te.
Ogni ferita.
Ogni sconfitta.
Ogni vittoria.
Permetti a chiunque di osservarti.
In tutta la tua complessa semplicità.
La mia mano accarezza distrattamente la tua guancia, mentre i miei occhi si distaccano leggermente dai tuoi, e tornano sul tuo viso.
Nulla, di ciò che ho ora davanti a me, è diverso da ciò che ricordo.
E la meraviglia sta tutta qui, Clarke.
Io ricordo.
Ricordo tutto.
Ricordo noi.
Ricordo i miei sentimenti.
Ricordo te.
Avvicino le mie labbra alle tue, e appena le sento sfiorarsi un boato invade il mio cuore.
Tutto si colora di nuove sfumature.
Tutto si rianima di nuova vita.
Tutto torna al proprio posto.
Ti bacio, e il mio paradiso perduto, trova di nuovo la strada verso casa.
"Clarke.." dico, sfiorandoti appena la fronte con le dita.
"Lexa tu.. tu..", i tuoi occhi si fanno fiduciosi.
"Si, Clarke.. ricordo tutto..", ti sorrido.
Butti fuori tutta l'angoscia e la paura che avevi, attraverso un lieve gemito, e ti getti tra le mie braccia.
Respiro il tuo profumo.
Voglio riempire ogni parte di me, con il tuo odore.
Voglio averti sempre con me.
Voglio averti sempre addosso a me.
Come è possibile percepirti così, Clarke?
Così viva sotto il tocco febbrile delle mie mani?
Così innocentemente, viva?
Ora so, da dove arriva tutto questo mio senso di protezione nei tuoi riguardi.
Ora capisco, quale sia il mio vero compito.
Ora comprendo, perché la mia misera vita, debba pagare il tuo restare in vita.
Io sarò con te, Clarke.
Fino alla fine di tutto.
Sarò lì quando piangerai per il mio corpo esanime.
Sarò lì quando farai la tua scelta.
Sarò lì quando per l'ultima volta, piangerai per me.
"Voi due.. non dovevamo correre a salvare le chiappe al mondo?" Raven ci riporta alla realtà, sogghignando.
Mi stacco lentamente dal tuo abbraccio, ma non riesco ancora a distogliere lo sguardo dal tuo viso.
"C'è un cambio di programma..", avverto.
Tutti e tre mi guardate perplessi.
"Il tuo computer si accende ancora?" chiedo a Raven, voltandomi verso di lei.
"Si, certo.. perché?", domanda.
"Dobbiamo metterci in contatto con Abby.. Dobbiamo dirle cosa sta succedendo, e del piano per salvare la vostra gente..".
"Come?", chiedi.
"Attraverso A.L.I.E.2.0. non è vero?" afferma Raven, mentre le faccio segno di sì con la testa.
"Aspetta ma.. Se riusciamo a metterci in contatto.. noi vedremo lei e tutti gli altri, giusto?", chiedi pensierosa.
"Esatto..", esclama Raven.
"E quindi loro vedranno noi.. tutti noi..", chiedi.
Ho capito dove vuoi arrivare.
Octavia.
"Si.. cioè, vedremo solo una serie di numeri in realtà.. ma sia io che Monty sappiamo decifrarli e dare un volto a tutti..".
Vedo Lincoln allontanarsi e so esattamente perché.
Ti guardo e tu capisci senza che io pronunci una sola parola.
Ti avvii dietro di lui, e cerchi di stargli vicino e tranquillizzarlo sulle sue paure.
Io non ho tempo per farlo, ora.
"Raven.. prima che continuiamo, ho bisogno che tu mi ascolti attentamente..".
"Okay..", e punta i suoi dolci occhi nei miei.
È una ragazza sveglia.
Intelligente.
Una vera e propria risorsa.
Capisco perché A.L.I.E. l'ha voluta reclutare sin dall'inizio.
Perché non c'è persona più pericolosa di quella che possiede una profonda intelligenza e sa metterla al servizio del cuore.
Tu sei la chiave, Clarke.
Tu segnerai il destino del mondo in un modo o nell'altro.
Ma Raven, lei mostrerà a tutti la verità.
Lei aprirà gli occhi al mondo intero.
"Ti farò tornare a casa.. sarai la prima di noi a farlo.. e dovrai mostrare agli altri, la verità sulla Città di Luce e quello che accadrà..".
"Ma come? Io posso essere più utile qui, Lexa.. Non voglio lasciarvi qui da soli..", la blocco prendendole il viso tra le mani.
È strano guardarla così da vicino.
Solo tu hai sostato a così pochi centimetri dal mio viso prima d'ora.
Ma so che capirai il perché di questa vicinanza improvvisa.
"Clarke è la chiave di tutto.. non ho tempo per spiegarti.. ma lei è la vostra sola ed unica salvezza.. ma non può farcela da sola.. avrà bisogno di aiuto.. e tu, solo tu potrai aiutarla a portare tutti in salvo..".
"Ma.. io.. non capisco.. Lexa, perché non posso farlo da qui? Chi farà funzionare il computer per voi tre?" domanda confusa, mentre i suoi occhi guizzano nei miei nella disperata ricerca di una risposta a tutto questo.
"Clarke ti ha vista usarlo molte volte.. se la caverà.. e Lincoln sarà al sicuro..", dico risoluta.
"Ma tu, Raven.. tu mi occorri davanti ai quei computer.. devi mostrare alla tua gente quello che accadrà.. perché verrà concesso il libero arbitrio a tutti, ma non tutti decideranno di essere salvati.. ed è giusto che voi sappiate di chi si tratta.. perché se le cose andassero male, dovrete sapere contro chi state combattendo..".
"E tu?.. come farai, Lexa?".
"Io.. io non.. ho una questione in sospeso da portare a termine".
Un velo di tristezza le si posa in quei suoi meravigliosi occhi marroni.
Credo che abbia realizzato solo ora che io morirò, davvero, oggi.
Credo che pensasse che ci fosse una sorta di miracolo dell'ultimo momento.
Ma in realtà non c'è, amore mio.
In un modo o nell'altro, la mia vita cesserà di essere tale, quando questa giornata volgerà al termine, lasciando il posto ad una notte senza più stelle pronte a cullarmi e a consolarmi.
Mi chiedo solo se ti basterà tutto questo.
Se ti basterà l'amore che i tuoi amici provano per te.
Se ti basterà per andare avanti.
Basterà per farti dimenticare di me?
Raven non fa altre domande.
Accende il computer e si mette al lavoro.
"Cosa devo cercare?", chiede.
"A.L.I.E. è strutturata come se fosse un programma, Raven.. se tu dovessi attaccarlo con un virus, dove colpiresti?".
"Dalla base.. dal codice sorgente del software.. e farei in modo che si propagasse a macchia d'olio..", ragiona.
"Sei in grado di farlo?".
"In teoria si.. ma il codice sarà controllato e protetto.. ci saranno altri codici da decifrare, prima di arrivare alla matrice.. ci saranno firewall da bypassare.. trappole da disinnescare.. mi ci vorrà una vita intera..".
"A quelli ci penserà A.L.I.E.2.0... tu inizia a cercare.. una volta dentro, contatteremo Abby e la metteremo al corrente di tutto..".
La vedo mettersi all'opera, e mi ricorda te.
Voi Skaikru siete così pieni di passione in quello che fate.
Anche ora riesco a vederlo nei suoi occhi concentrati e nelle sue dita che schizzano veloci e vellutate sui tasti del computer.
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Can you love me, again?
FanfictionQuesta storia l'ho scritta nel 2016 ed inizia dove tutto il nostro mondo clexa va a morire, ovvero dopo gli avvenimenti della 3x09.. La pubblico anche qui su Wattpad, dopo averla pubblicata tempo addietro su altre piattaforme. Riuscirà Clarke a sopp...