SI VA AD HOGWARTS

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Era un giorno come tanti quando Albus Severus Potter si svegliò di soprassalto quando la sorellina Lily Luna balzò sul suo letto più eccitata che mai.
Lily era una bambina di dieci anni molto vivace, con i capelli rossi e gli occhi verde smeraldo.
"Svegliati fratellone, sai che giorno è oggi? Che giorno è oggi?! Il tuo primo giorno ad Hogwarts! Non sei felice?
Albus Severus era il secondogenito dei Potter ed era alto, castano con gli occhi marroni e molto dolce e premuroso.
"Dai Lily scendi dal mio letto, altrimenti come faccio ad andare ad Hogwarts se non riesco ad alzarmi da letto?"
Ma Albus in realtà avrebbe dato qualsiasi cosa quel giorno pur di non alzarsi dal letto e di non andare ad Hogwarts.
La sola idea di mettere piede in quella scuola gli faceva venire il nodo allo stomaco.
Sapeva che l'anno prima il fratello James c'era andato tutto solo, ma questo, in qualche modo, non lo rincuorava, anzi, nel profondo Albus sapeva benissimo che il fratello James, probabilmente, a scuola, gli avrebbe fatto degli scherzi solo per umiliarlo.
James era sempre stato un capobanda, anche se, e questo Albus lo sapeva, comunque teneva alla sua famiglia, e forse, questo, avrebbe frenato un po' la sua spavalderia nei confronti del fratello.
"Albus, James alzatevi! Non vorrete fare tardi il primo giorno di scuola!" gridò Ginny, sua mamma.
Albus vide il fratello alzarsi e dirigersi di gran carriera verso le scale che portavano alla cucina.
Anche lui si alzò e seguì il fratello, che ora, stava già per addentare una fetta di pane e marmellata.
Ad un certo punto la porta si aprì e tutti e tre i ragazzi insieme gridarono:"Papà!".
Suo padre, Harry Potter, era appena rincasato dopo una turbolenta nottata lavorativa, e ora si dirigeva verso la cucina per fare colazione.
"Pronti per il primo giorno?" chiese ai due ragazzi, ma gettò un'occhiata eloquente ad Albus che subito si sentì, di nuovo, in preda al panico.
"Sì, sì" rispose Albus, anche se dentro di lui una vocina diceva: no,no.
Anche James fece un cenno col capo in segno di approvazione, e tutti e due si alzarono da tavola per andare a prendere le valigie.
Tutti e due ora salivano sulla macchina della famiglia Potter pronta per andare a Kings cross, la stazione dove si trovavano il binario nove e tre quarti e l'Hogwarts Express, il treno che portava alla scuola di magia.
Dopo quelli che ad Albus sembrarono pochi minuti, tutta la famiglia Potter scese dalla macchina, caricò le valigie sui carrelli, e si diresse verso il muro che separava la stazione babbana dal binario nove e tre quarti.
Mancavano ancora dieci minuti alla partenza quando Albus, che era vicino a suo padre, vide egli voltarsi.
Di conseguenza di giró anche lui e vide che una ragazzina, più o meno della sua età stava per chiedere qualcosa a suo padre.
"Mi, mi, mi scusi, sono nuova io, mi potrebbe dire qua-quando si sale sul treno? Comunque piacere, mi chiamo Agatha, Agatha Greens. Oh, oh ma lei è Harry Potter! Mi scusi signor Potter. Zitta Clio!"
Agatha si riferiva alla civetta, che strepitava e si agitava nella gabbia, era una gran bella civetta, marrone scuro con due grandi e penetranti occhi gialli.
Anche Agatha era una ragazza carina, aveva i capelli molto lunghi castano chiaro, occhi marroni color nocciola, un visetto rotondo con delle guance rosse, abbastanza alta e con un'aria intelligente e perspicace, ma anche dolce e leggermente aggressiva.
"Tranquilla, non ti devi scusare è normale che ti trovi un po' disorientata, se vuoi comunque ti posso aiutare, sei qui da sola cara?" rispose il padre di Albus.
"Sì" disse Agatha con una nota di amarezza nella voce.
E poi rivolse il suo sguardo ad Albus Severus, che subito si avvicinò a lei e disse:"Piacere, Albus Severus Potter! Lieto di conoscerti! Se vuoi ci possiamo sedere nello stesso vagone sul treno." "Agatha Greens, piacere, sembri un tipo simpatico, certo perché no?" "Comunque il treno parte tra dieci minuti" disse una voce alle spalle di Albus.
"James Sirius Potter, piacere" "Agatha Greens, il piacere è tutto mio".
James era un ragazzo alto, modo con gli occhi azzurri, gli occhiali e molto simpatico.
Ad un tratto, Albus si girò perché aveva sentito un pizzicotto sul braccio: era sua cugina Rose che aveva già salutato James.
"Ahi Rose! Ti presento Agatha Greens, l'ho appena conosciuta" e vide Agatha rivolgere un sorriso caloroso a Rose che rispose con una stretta di mano, "Rose Minerva Weasley!" "Agatha Greens!"Rose era una ragazza alta, con dei capelli rosso fuoco molto lunghi, lentiggini sparse su tutto il viso e sempre il sorriso. Tutti e quattro i ragazzi si girarono perché il padre di Albus aveva appena salutato qualcuno."Ciao Malfoy" "Potter" Draco Malfoy, lo storico rivale di suo padre, gli aveva appena rivolto un sorriso spento, un po' triste, non perfido come quelli di cui suo padre parlava continuamente.Accanto a lui camminava un ragazzo più o meno dell'età di Albus, biondo, occhi marroni, alto anche lui con un'aria triste e sciupata."Malfoy, tutto bene? Così triste non sembri nemmeno tu. Questo è il tuo bambino? Ma aspetta un momento... dov'è tua moglie?" A quelle parole il ragazzino scoppiò a piangere e un'aria lugubre si impossessò del viso sciupato di Malfoy."È morta, una malattia incurabile ce l'ha portata via qualche mese fa..."rispose Malfoy con aria triste.
"Basta piangere ora Scorpius, tra pochi minuti partirà il treno, non sei felice? Sarai sicuramente un serpeverde proprio come tuo padre!" disse allegramente e Scorpius si staccò dal suo braccio e si diresse verso Albus e gli altri.
"Scorpius Hyperion Malfoy! Piacere" disse e gli altri si presentarono a loro volta, "Rose Weasley", "James Sirius Potter", "Albus Severus Potter", "Agatha Greens"..
Albus vide James allontanarsi perchè il treno stava per partire e, insieme ai suoi nuovi amici, si diresse verso l'Hogwarts Express ormai in partenza.
Si sedettero tutti insieme in un vagone e quando arrivò la signora col carrello Albus comprò due pacchetti di "Gelatine tutti i gusti più uno", Rose tre bastoncini di liquirizia coloralingua, Scorpius sette gelatine a forma di animale e Agatha Cinque cioccorane che mangiò di gran carriera in meno di cinque minuti.
"Scusate era molto che non mangiavo del cioccolato, ed io amo il cioccolato" disse.
"Ragazzi, tra non molto saremo ad Hogwarts, è meglio se andiamo a cambiarci."
Tutti cambiati, i quattro ragazzi, si ridiressero verso il loro vagone e si risedettero ai loro posti tutti impazienti di arrivare finalmente alla tanto ambita meta.
Il suono dei freni dell'Hogwarts Express risuonò su tutto il treno e fiotti di studenti scesero da esso.
Ad aspettare gli alunni del primo anno per il tradizionale giro in barca sul lago, c'era un'omone con un'ispida e lunga barba che si mischiava ai capelli anch'essi molto crespi.
Il quartetto di avvicinò a lui ed esso esclamò:"Tu devi essere Albus Severus! E tu Rose Weasley! Io sono Hagrid il guardiacaccia di Hogwarts! E voi chi siete?" chiese rivolgendosi a Scorpius e Agatha.
"Scorpius Malfoy" "Oh piacere di conoscerti, sembri un tipetto simpatico tu!", in effetti Scorpius, a differenza di come era suo padre, aveva un'aria molto amichevole.
"Agatha Greens piacere!" disse Agatha "Oh, ciao Agatha...ma noi ci siamo già incontrati? Non hai un fratello o qualcosa del genere?" disse Hagrid in un modo molto enigmatico.
"Ehm, no!" disse Agatha con una nota di estrema tensione nella voce, in effetti tutta la sua faccia si era intesita da quando Hagrid le aveva fatto quella domanda.
"Bene ragazzi, salite a coppie sulla barca e partiamo!" Albus e Scorpius salirono su una barca mentre Rose e Agatha su un'altra.
Arrivati al castello entrarono in una sala gigantesca con quattro tavolate delle quattro casate di Hogwarts: Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero, proprio come aveva detto James.
La preside Minerva MacGranitt si presentò e presentò gli insegnati dopodiché disse:"E ora lo smistamento!" un cappello vecchio e rattoppato apparve su una sedia e cominciò ad intonare una filastrocca che Albus nemmeno ascoltò.
Alla fine di tutto la McGranitt iniziò ad elencare dei nomi uno alla volta ed ognuno andava nella casa indicata dal cappello.
"Albus Severus Potter!" esclamò ed Albus si fece avanti.
Non appena il cappello gli ebbe sfiorato la testa gridò:"Grifondoro!" dalla tavolata della casa parti un'applauso e dopodiché toccò a Rose:"Grifondoro!" un'altro applauso partì da Grifondoro.
Scorpius invece di smistato in Serpeverde ed infine rimase una sola unica alunna da smistare, "La signorina Agatha Greens!" esclamò la McGranitt e tutti si girarono verso Agatha, la fronte imperlata di sudore e si fece avanti, e dopo un paio di minuti di silenzio e dopo che la ragazza ebbe sussurrato insistentemente una frase alla cappello esso esordì con:"Tassorosso!" dalla tavolata Tassorosso partì un'applauso che invade tutta la sala ed Agatha soddisfata e felice di diresse verso la sua tavolata.
Il banchetto iniziò e tutti mangiarono come dei forsennati finché i piatti vuoti non annunciarono l'ora di andare nelle proprie sale comuni.
In corridoio Albus, Rose e Scorpius stavano cercando Agatha quando, da un corridoio sentirono un vociare.
Era Agatha e stava litigando con una ragazzina serpeverde:Ella Parkinson la figlia di Pansy un'amica del padre di Scorpius.
Erano entrambe molto innervosite ma alla fine videro Agatha correre via piangendo verso, evidentemente, la sala comune Tassorosso.
La seguirono facendo silenzio e alla fine la sentirono gridare e si nascosero dietro una colonna.
"Oh ciao! Tu chi sei?" sentirono dire da Agatha "Mi chiamo Cedric, Cedric Diggory! Sono un fantasma di Tassorosso. E tu?" "Agatha, Agatha Greens. Anche io sono di Tassorosso! Sembri molto giovane, potrei sapere come sei...o no ma io so chi sei! Tu sei morto al torneo tremaghi! Avada Kedavra giusto? Mi hanno sempre affascinato le maledezioni senza perdono! Scusa..." "No tranquilla, sono fiero di come sono morto!" rispose Cedric "Senti, ti va di fare una chiacchierata stanotte?" chiese Cedric "Certo!" rispose lei "A mezzanotte sul balcone delle siepi?" "Va bene! a stanotte!" "A stanotte!" rispose Cedric.
Dopodiché Agatha si diresse verso la sala comune e gli amici decisero che, con il mantello dell'invisibilità di James, donatogli da suo padre, avrebbero assistito all'intera conversazione, avrebbero potuto magari scoprire di più sulla misteriosa amica.

Albus Severus Potter e le bacchette gemelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora