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Più passava il tempo e più non volevo credere al fatto che lui era lì, proprio davanti a me, non era un caso che lui avesse quella stessa lezione.

Ok che di lui non sapevo assolutamente nulla, però non posso credere che questa possa essere una coincidenza, nemmeno quella di prima alle macchinette.

Alla fine lascio stare e torno a parlare di altre cose con la mi migliore amica, sinceramente farmi distrarre da una cosa del genere non era nemmeno il momento.

Quello era il periodo degli esami, che si sarebbero svolti fra due settimane, e stavo cercando di dare il massimo fino alla fine, non dovevo farmi distrarre da niente e da nessuno.

Appena entrò il professore, ci alzammo tutti per salutare per poi sederci nuovamente, io ho sempre amato filosofia, penso che sia una delle mie materie preferite, poi amavo questo insegnante, riusciva a trasportarti nel suo mondo.

Quando finirono tutte le materie della giornata, finalmente tornai casa per potermi mangiare qualcosa per poi cominciare a preparare le prime cose da studiare per gli esami, ero determinata al 100% a prendere il massimo.

Mangiai velocemente, dopo essermi messa comodamente in pigiama, fortuna che poi sarei andata a fare il turno di notte al bar, presi il computer e cominciai a vedere le prime cose da studiare.

E con il giusto mood del momento, riuscii in tempo a finire una parte di quello che avevo cominciato a studiare, così decisi di andarmi a fare una doccia veloce, mangiare qualcosa al volo e mettere la divisa per poi dirigermi verso il bar.

Amavo quel lavoro, nonostante la brutta zona in cui si trova, però avevo delle colleghe meravigliose, un capo straordinario e devo ammettere che li pagano anche abbastanza bene.

Quel posto era davvero rinomato per i giovani, era un posto dove la sera, oltre a mangiare, si poteva anche ballare, mentre durante il giorno era un semplice bar.

Durante il tragitto mi guardai spesso intorno per paura che succedesse qualcosa come l'ultima volta, perché diciamocelo, dopo l'ultimo avvenimento ero leggermente agitata e preoccupata, però sapevo effettivamente che prima o poi avrei dovuto trovare un modo per difendermi anche da sola.

Arrivai al bar salutando tutti quanti, perché ormai erano davvero anni che lavoravo li, sapevo anche che ormai molti dei clienti erano sempre gli stessi perché molti erano persone che venivano da quella zona, era raro trovare qualcuno che veniva da fuori.

Iniziai il turno senza problemi cominciando a servire i clienti, tutto questo mi portava a non pensare a nulla, la musica, il cibo, le persone a cui voglio bene, era veramente tutto perfetto, fino a quando non lo vidi.

Lui era lì, era appena entrato ed io non avevo più parole per tutto questo, non era davvero possibile, non volevo crederci, era come se sapesse perfettamente ovunque andavo, come se sapesse perfettamente tutto quello che stessi facendo.

Continuai a servire gli altri clienti, come se lui fosse invisibile, tanto che una mia collega mi disse appunto che lui mi stava guardando da quando era entrato, così andai a prendere la sua ordinazione.

-E così tu lavori qui, so che potrà sembrare strano e che sembra che io ti stia seguendo ma non ti preoccupare, non è così, io abito in questa zona, poco lontano da qui, ho sempre voluto provare questo bar perché me ne hanno parlato un sacco i miei amici, ecco perché ora sono qui non ti preoccupare.- Mi disse lui sorridendo con gentilezza.

-Essendo che è la prima volta che entro in questo posto, cosa mi consigli? Mi affido completamente a te.- Mi dice continuando a sorridere

-Guarda, per l'orario, io non so se tu abbia fame, perché potrei consigliarti un piatto tipico italiano, insieme a qualcosa da bere.
E poi vai tranquillo non ti preoccupare, non ho mai pensato che mi stesso seguendo.- Rispondo tranquillamente ricambiando il sorriso, giocando leggermente con il piccolo taccuino che tenevo fra le mani.

-Si guarda è perfetto, va benissimo anche il piatto italiano, non ho mai mangiato qualcosa di quel posto perché non ne ho mai avuto l'opportunità, anche per un fattore che non ho cenato, quindi qualsiasi cosa tu mi porti è perfetto.- Ricambia ancora il sorriso e quindi decido di tornare dietro il bancone proprio per prendere ciò che gli dovrei portare.

Decisi alla fine di portargli un piatto, abbastanza pieno, di amatriciana, con una birra grande, che non fosse con una grande base alcolica, si, sembrerà strano, ma odio vedere persone ubriache a quest'ora, soprattutto per la zona in cui ci troviamo.

Tornai al suo tavolo con il tutto sorridendo e tornai a servire gli altri clienti del locale, quella sera stranamente c'era davvero il pienone, tanto che io con le altre ragazze dovevamo fare il doppio di quello che facevamo.

Fortunatamente la serata finii il prima del previsto, non vedevo l'ora di tornarmene a casa, mettere il pigiama e finalmente poter dormire un po'.

Anche se ormai erano le 4:00, avevo occhi ed orecchie ovunque, dopo l'ultimo avvenimento ero fortemente provata da ciò che era successo.

A metà strada, sentii qualcuno accelerare il passo tanto da mettersi al mio fianco, quando girai la testa trovai il ragazzo dai capelli rossi che si era messo vicino a me, che mi sorrideva dolcemente, ed anche leggermente preoccupato, però non ero sicura al 100%.

-So che sembrerà strana come situazione, ed effettivamente hai tutte le tue ragioni per pensarlo, ma dopo l'ultima volta, mi sono molto preoccupato per te.- Disse il ragazzo al mio fianco, che riprese il discorso dopo una piccola pausa. -Però da quella sera mi hai anche incuriosito molto e so che potrà sembrare strano, però da quella sera ho capito che dovevo fare qualcosa.- Mi disse sorridendo dolcemente.- Così, quando quel giorno ti ho visto all'università, non riuscivo a credere veramente che tu eri la stessa ragazza che avevo "salvato" poche ore prima.-

-Beh, non posso negare il fatto, che anche a me ha fatto abbastanza effetto ritrovarti nella stessa università che frequento, tanto che quando ne ho parlato alla mia migliore amica è rimasta molto sorpresa anche lei.- Dissi in risposta sorridendo lievemente, continuando a camminare.- Però a dire il vero, sono stata contenta di averti "ritrovato", se così si può dire, li a quelle macchinette.- Continuai il discorso sorridendo.

-Diciamo che alla fine il nostro incontro è stato molto particolare, perché nonostante tutto ancora non ci siamo presentati.- Disse fermandosi per poi girarsi completamente verso di me, facendo il sorriso più bello che io avessi mai visto.- Io sono Seungmin, ed ho 21 anni.-

-Io sono Ilaria, ed ho 22 anni, lieta di conoscerti.- Dissi ricambiando il sorriso guardandolo negli occhi, rimanendo vicino a lui.

Quella sera potei affermare che fosse la serata più bella e particolare della mia vita, perché finalmente avevo conosciuto una persona veramente particolare.

Secret love story|| Kim Seungmin💕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora