5.

71 6 0
                                    

Era passato qualche giorno da quando era entrato lui nella mia vita, dovevo dire che finalmente riuscivo ad essere finalmente felice, avevo la mia migliore amica ed il suo ragazzo al mio fianco, un nuovo amico conosciuto per via di un'avvenimento strano, un lavoro ed una mia casa, cosa potevo chiedere di più?

Ma come ogni volta che succede qualcosa di bello, automaticamente arriva sempre qualcosa di negativo o che ci cambia il mood del momento.

Quella sera nel locale stava girando una brutta aria, avevo come un sentore che prima o poi sarebbe successo davvero qualcosa, anche se non so davvero cosa.

Dopo aver segnato l'ennesimo ordine di un cliente, vado a dare l'ordine in cucina per poi andare a liberare uno dei tanti tavoli che era stato liberato.

Nemmeno il tempo di finire di togliere il vassoio dal tavolo, che sento la porta sbattere con un colpo e delle urla, così mi giro di scatto vedendo di fronte la porta di entrata un'uomo con il passamontagna ed una pistola in una mano ed un braccio che tiene in ostaggio una ragazza che in qualche modo cerca di liberarsi.

Così ci fermammo di colpo, con il cuore in gola e questo signore, o chiunque esso sia, che urlava di rimanere immobili sennò avrebbe sparato a qualcuno.

Ci fu per un'attimo un silenzio davvero molto pesante, ma qualcosa in quel momento aveva deciso che qualcosa sarebbe dovuto succedere, perché in quell'esatto momento entrò nel locale una coppia di ragazzi, quando l'uomo si girò verso di loro chiusi subito gli occhi sentendo dei colpi, per poi riaprirli sentendo cadere i corpi dei due.

Appena caddero i corpi, l'uomo si girò nella mia direzione, lasciando andare la ragazza che corse dietro un tavolo, così l'uomo venne con passo sicuro verso di me prendendo me come ostaggio, mettendo un braccio intorno al mio collo senza fare troppa pressione puntando la pistola alla mia tempia.

Dire che la paura era tanta era davvero un'eufenismo, perché in quel momento ho pensato letteralmente di morire li, facendo anche un minimo errore che avrebbe giovato su tutta la mia intera vita e sinceramente morire per un piccolo errore anche no grazie.

Così l'uomo incappucciato mi portò con se verso la cassa, dicendo alla mia collega di aprirla e darle tutti i soldi che c'erano, così che poi se ne sarebbe andato senza commettere poi altri crimini oltre a quelli che già stava commettendo.

Nel giro di due secondi, ma nemmeno, in lontananza sentimmo le sirene della polizia che si stavano avvicinando, si vede che qualcuno era riuscito in qualche modo a chiamare la polizia e gli aveva fatto capire in qualche modo stava succedendo qualcosa in quel locale.

Così il signore che mi teneva in ostaggio strinse il braccio sinistro intorno al mio collo tenendo sempre puntata la pistola verso la mia testa, però più passava il tempo e più cominciavo sempre meno a respirare.

Quando la polizia entrò, in quel preciso istante vidi entrare anche Seungmin che si trovava esattamente dietro di loro, così quando ci guardammo, gli feci capire in qualche modo che lui non doveva fare nulla di avventato sennò gli sarebbe successo qualcosa.

Quando la polizia di avvicinò a me, il signore mi lasciò andare facendomi cadere per terra, nel mentre cercavo di riprendere un po' di fiato, esso cercò di fuggire ma ormai era circondato e riuscirono a prenderlo per poi ammanettarlo e portarlo via.

Quando il tutto finii, Seungmin mi corse incontro riuscendo a farmi mettere seduta con la schiena poggiata sul bancone del bar.

Tutte le altre persone che erano presenti stavano ricominciando a riprendere parola fra loro, cercando di elaborare tutto quello che era appena successo in quel momento in cui si trovarono li.

-Oddio Ila come ti senti? Come stai?- Mi chiese lui cercando di rimanere calmo, anche se si vedeva benissimo che era nel panico più totale.- Mi dispiace davvero tanto non essere riuscito a venire sta sera, sapevo che dovevo venire qui io oggi.-

-H-hey davvero, i-io s-sto bene, mi riprenderò, a-almeno spero anche se so che c-ci vorrà del t-tempo.- Dissi rispondendogli cercando nel mentre di riprendere fiato.-

Anzi in parte è anche un bene che tu non stavi qui sta sera, perché non sarei mai riuscita ad immaginare l'idea di te ferito se effettivamente poi sarebbe successo qualcosa.- Risposi guardandolo io negli occhi.

Ed effettivamente era vero, anche se non ci conoscevamo da molto tempo, avevo paura l'idea di perderlo per via di una situazione del genere, sarebbe stato troppo pesante da ricordare.

Io ormai qui ero rimasta da sola insieme alla mia migliore amica, perché tutta la mia famiglia ed i miei amici più stretti stavano tutti in Italia, mentre lui qui aveva davvero tutti e non mi sarei mai perdonata nulla se mai gli fosse successo qualcosa.

Secret love story|| Kim Seungmin💕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora