E dopo le varie presentazioni, con annessi i rispettivi numeri di telefono, tornai a casa, ero veramente stanca però ero felice.
Era veramente strano, però avendo conosciuto questo ragazzo in una circostanza particolare, volevo avere un'occhio di riguardo perché non sapevo davvero cosa fare, era la prima volta che mi ritrovavo in una situazione del genere.
Senza pensarci, andai a cambiarmi mettendomi il pigiama ed andando a dormire, la mattina seguente mi sarei dovuta svegliare alle 8:00 perché dovevo accompagnare la mia migliore amica alla stazione, doveva andare a prendere il suo ragazzo e come è giusto che sia la accompagnavo.
La mattina dopo riuscii a svegliarmi in tempo per prepararmi, quella mattina decisi di mettermi veramente qualcosa di comodo, perché poi effettivamente le lezioni sarebbero cominciate subito dopo pranzo, così presi un maglioncino incrociato davanti con dei jeans e delle semplici vans nere.
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Poco dopo mi chiamò la mia migliore amica avvisandomi che era appena arrivata davanti casa mia, presi le ultime cose da mettere in borsa, il giacchetto con le chiavi di casa e quelle della macchina e gli andrai incontro.
Era veramente bello vedere quanto lei fosse felice in quel momento, lei con il ragazzo non si vedevano da vari mesi per alcuni problemi che ha avuto la famiglia di lui, però appena ha saputo che lui sarebbe tornato a vivere qui e che sarebbe tornato così presto effettivamente non ce lo saremmo mai aspettato, ne io ne lei.
Ci salutammo velocemente ed andammo in macchina, dove la prima tappa era il bar per prendere la colazione sia per noi che per lui, perché da lì ad un oretta sarebbe arrivato, così avevamo deciso di portargli qualcosa da mangiare.
Dopo 20 minuti di strada arrivammo in stazione, parcheggiai lì vicino prendendo tutto il necessario chiudendo la macchina e ci avvicinammo al binario del treno che ci aveva detto lui, così da aspettarlo tranquillamente.
Parlammo per un po', prima che ai vari megafoni della stazione si sentisse l'arrivo del treno che stavamo aspettando, lei non faceva altro che sorridere camminando avanti indietro, ma quando lo vide da lontano gli corse incontro e gli saltò in braccio.
Appena finirono di salutarsi, gli andai incontro così da poterlo salutare anche io, Chanyeol era un ragazzo davvero meraviglioso, veramente perfetto per lei, si completavano veramente un sacco a vicenda, avete presente tipo due pezzi di un puzzle quando si incontrano e si completano? Ecco, questi erano esattamente loro due.
Tornammo verso la macchina, così per festeggiare andammo a casa mia così lui poteva riposarsi un'attimo e posare un'attimo le valige, così appena arrivammo a casa posammo tutto in salotto ed andammo a fare colazione in cucina, eravamo tutti felici e sapere che loro finalmente potevano stare di nuovo insieme mi rendeva felice il doppio.
Appena presi il telefono, notai vari messaggi da parte di kakao, solo che appena vidi il nome del mittente cominciai a sorridere, era lui che mi aveva scritto, non mi aspettavo che mi scrivesse così presto, così decisi di rispondere tranquillamente, non realizzando di star sorridendo durante la conversazione.
-Ila chi è al telefono? Con chi stai parlando?-. Chiese Yeol cercando di capire la conversazione, stavo per rispondere quando lo fece Gio al posto mio.
-Sta parlando con un ragazzo che ha conosciuto in un modo abbastanza particolare, però a quanto sembra è molto presa da questo ragazzo.- Dice lei ridacchiando guardando prima lui e poi me.
-Beh si, effettivamente è stato un'incontro abbastanza strano e particolare.- Dissi per poi cominciare a raccontargli tutto dall'inizio.
-Beh che dire, diciamo che alla fine ti ha salvato da una situazione anche abbastanza brutta, quindi ci può stare.- Mi rispose lui tranquillamente.
Continuando a parlare, la mattinata passa molto velocemente, mangiamo qualcosa al volo e sia io che lei ci avviamo verso l'università, mentre Chanyeol prende le sue cose e si avvia verso casa sua, che è due isolati distanti da casa mia.
Alla fine eravamo tutti veramente molto vicini, perché eravamo tutti due isolati distanti dagli altri, questo effettivamente era una cosa meravigliosa, perché ci permetteva di vederci veramente tutti i giorni.
Arrivate all'università, andiamo dritte in aula per svolgere le prime lezioni della giornata, nonostante tutto, eravamo riuscite ad arrivare qualche minuto prima che arrivasse il professore.
Come al solito ci mettemmo nei banchi centrali, li alla fine era sempre stato un nostro punto, perché fin dall'era delle superiori ci siamo sempre messe lì.
Come immaginavo, poco dopo arrivò anche lui, sembrava veramente strana come situazione, però dovevo dire che era anche molto piacevole.
Appena entrò, si mise seduto al posto affianco al mio, quando mi notò mi sorrise ed io ricambiai, dovevo dire che quando sorrideva era una cosa davvero carina, perché mentre sorride gli occhi gli diventano piccolini e sembra un bimbo quando vede un giochino od una cosa che gli piace.
-Hey, come stai? Non ci vediamo solamente da ieri.- Mi dice ridendo leggermente, questo ragazzo era fantastico.
-Hey, io sto bene, tu? Beh che dire, sono passate solo poche ore da quando ci siamo incontrati.- Rispondo io ridacchiando leggermente. -Comunque lei è la mia migliore amica Giordana, Gio lui era il ragazzo che ti dicevo, Seungmin.- Dico presentandoli a vicenda sorridendo.
Si presentano sorridendo e cominciamo a chiacchierare fra noi, finché non arrivò il professore, così poi da cominciare finalmente la lezione.
Passate le prime ore, finalmente era arrivato il momento della pausa, per quanto potesse piacere una cosa del genere, alla fine era pur sempre pesante da tenere fino alla fine.
Ci scambiamo i vari Instagram e cominciamo a mettere già qualche foto insieme nelle storie, perché pur non volendo stavano uscendo veramente cose così tanto divertenti che era impossibile non riprenderle.
In così poco tempo, avevo conosciuto una persona davvero particolare, quanto solare ed amichevole, ero davvero felice di avere persone come lui od i miei migliori amici affianco, perché adesso come adesso avevo bisogno solamente di loro con me.
