STORIA 1 ⚡ Una coperta per due (PARTE 1)

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-Luca, amore, sono stanca di stare lontana da te... non dividiamoci ancora, ti supplico...-

-No... Angelica, ti prego, non fermarmi... ho preso la mia decisione...-

Mark scosse il capo, spense la TV e gettò il telecomando sul tavolino in vetro davanti ai suoi piedi, scocciato. Fuori pioveva a catinelle, un tempo insolito per una mite, serena e tropicale città come Los Angeles, dove caldo e estate reganavano perenni su tutto il territorio. Non abituato a quel disarmante clima autunnale, infatti, stava battendo i denti dal freddo. Avrebbe giurato che con un po' di cioccolata calda, un inutile quotidiano fra le ginocchia, una morbida coperta, i termosifoni accesi e un film in bianco e nero, sarebbe di certo riuscito a far riacquistare alla pelle il colorito solito, tenue, affascinante, roseo di tutti giorni, invece continuava a rimanere pallido e freddo, le meravigliose iridi completamente svuotate del solito ciano argentato che governava ogni suo indomabile sguardo principesco.

Si levò la coperta di dosso, si alzò dal divano e si passò una mano sul collo intorpidito, stanco dopodiché si recò in cucina per lavare la tazza di cioccolata al lavandino.

D'improvviso, a farlo sorridere, fu un forte russare proveniente dal piano superiore.

Scosse il capo e fece scorrere l'acqua bollente fra le dita, sperando che bastasse a riscaldarsi. Quella sera, per non sentirsi solo, aveva permesso alla sua amica Esther di rimanere a dormire da lui, ma lei, pigra com'era, in meno di un quarto d'ora era crollata di sonno fra le sue braccia, così l'aveva portata in camera da letto per permetterle di riposare meglio.
Pessima mossa.

Ora a lui toccava dormire in quel freddo, cupo, oscuro salotto infestato dalla malinconia, senza una donna con cui condividere il calore dei corpi in un atto d'amore, senza poter udire un altro respiro accompagnare il suo, senza poter abbracciare i suoi amati cuscini e affondarci dentro il naso.

Chiuse il rubinetto, afferrò uno straccio e si asciugò le mani, che ritornarono gelide come neve. -Caz...- imprecò, strofinandosi i palmi sulle spalle e chiudendo gli occhi per scacciare il freddo. Di lì a poco, con quel gelo a cui non era abituato, sarebbe sicuramente diventato un iceberg. - Chissà se in camera da letto fa più caldo... - si chiese, poi abbandonò il salotto e iniziò a salire le scale per raggiungere Esther.

Aveva bisogno di calore, adesso.

Non gli importava in che forma.

Arrivato davanti alla camera bussò più volte alla porta, con delicatezza, poi rimase in attesa di una qualche risposta da parte dell'amica. -Dolcezza? É permesso?-

Silenzio, solo un lungo, pesante silenzio, interrotto a tratti del fastidioso scrosciare della pioggia che, violenta, si schiantava contro i vetri delle finestre, addirittura facendoli vibrare.

-Esther. Se non farai entrare il tuo migliore amico in camera, diventerà un cubetto di ghiaccio, e lo perderai per sempre!- disse ironico -É questo quello che vuoi?-

Ancora silenzio.

L'americano sorrise malizioso e abbassò la maniglia dorata della porta, poi entrò nella stanza a passi felpati per evitare di disturbare il sonno profondo dell'amica. Subito un senso di calore lo abbracciò e si sentì già meglio. Le dardeggiò un'occhiata curiosa e la vide stesa sul letto, avvolta in una morbida coperta a scacchi rosa e bianchi, e la luce fioca della luna che penetrava timidamente dalle finestre le illuminava la pelle lattea e una piccola parte delle labbra, di un debole color pesca. -Oh, piccola...- sussurrò con voce rauca, chinandosi davanti a lei e rimboccandole meglio il piumone.

Esther sapeva essere tenera, quando dormiva, somigliava a un delizioso cupcake appena sfornato, un angioletto. Aggrottò le sopracciglia. Peccato che fra loro ci fosse soltanto amicizia, gli sarebbe piaciuto molto sperimentare qualcosa di più... intimo.

In balia di quel romantico pensiero le passò lentamente una mano sul collo, intenerito, poi le fiondò le dita fra i boccoli morati e la attirò a sé, deciso a darle un dolce bacio della buonanotte sul naso, quando la ragazza si svegliò di soprassalto e gli tirò un cazzotto in volto, sbaragliandolo a terra.

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Spazio MalikIsMyBoy:

Allora ragazze spero che questo libro vi stia piacendo :)

Intanto vi consiglio:

DAD AND SON ||HARRY STYLES||di narryistheway

&

SAVE ME, I'LL SAVE YOU di Alexia6999

Sono stupendi!!

Un bacio♡
-M

-Raccolta di storie romantiche-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora