STORIA 17 ⚡ Slave of my heart, slave of my dream

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SONO TORNATA!!!

...*applausi e grida di gioia*

*fa un inchino*

"Grazie, grazie, troppo gentili!! Sì, vi amo anch'io, vi amo anch'io"...

*si risveglia dal sogno ad occhi aperti*

Ah già, voi siete dall'altra parte dello schermo, e non vedete l'ora che io me ne vada per leggere in santa pace un'altra meravigliosa, bellissima, magnifica storia che vi propongo...

Bhe, io non posso non rompervi! Devo fare una premessa, tranquilli è una buona notizia, almeno credo:

QUESTA STORIA HA BEN 7 CAPITOLI SUCCESSIVI! SIIII, A DIFFERENZA DELLE ALTRE, QUESTO RACCONTO CONTINUERA'!! SEMPRE SE VI PIACE OVVIAMENTE! :D

Bene, per ora vi lascio alla storia ;) A dopo!

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-Ahah, vieni!-

Patroclo si lasciò trascinare fuori dalla giovane energia di Aulampia, che, senza smettere di ridere neanche un istante, gli afferrò con dolcezza la mano, eccitata. Era già calata la notte, su Phtia.

Un fresco venticello di fine estate scuoteva lievemente le chiome frondose degli alberi, donando all'ambiente circostante un tenue profumo di libertà, e, alta nel cielo, una pallida luna piena splendeva perlacea, distendendo la sua fioca luce lungo tutta la radura.

I due giovani corsero a perdifiato fino a raggiungere un punto isolato tappezzato qua e là da resti di colonne, poi Patroclo si assicurò che nessuno li stesse guardando, il cuore in gola per la troppa gioia. Era giunto il momento. Quella stessa notte, così stellata e perfetta, avrebbe detto addio alla verginità. E Aulampia con lui, per lui. Si sentiva emozionato, scariche di eccitazione gli percorrevano febbrili le braccia possenti, facendogli brillare le iridi di un celeste innaturalmente sensuale.

La ragazza gli carezzò il viso per attimi che parvero infiniti, aspettando di sentire i loro battiti cardiaci abbracciarsi in un'unica melodia, poi lo baciò sulle labbra, serrando gli occhi per permettere alla magia di quell'unione di toccarla nel profondo del cuore.

Patroclo si sentì alle stelle e, felice come non mai, l'attirò a sé, arrossendo al cozzare del suo petto contro il florido seno di lei. Allora era così che funzionava. Era così che due bocche diventavano una cosa sola, era così che ci si sentiva. Si baciarono e morsero fino a quando le labbra di lei, stanche e pulsanti, non lo implorarono di dar loro un po' di tregua, così il ragazzo mirò al collo, in preda a una passione senza limiti.

Non sapendo in che posizione sistemarsi, nel volerla scoprire tutta in una volta irrigidì i muscoli delle braccia e la prese in braccio, sollevandola appena da terra. Aulampia rise e gli affondò le mani fra i capelli, annusandone il fresco profumo di mare.

-Patroclo... Patroclo, sii cauto...-

Il giovane figlio di Menezio girò su se stesso e, eccitato, le strattonò via la sottile tunica color boscaglia, facendosi aiutare un po' da lei. Quando la veste cadde fra l'erba, non riuscì a non guardarla.

La ragazza rise ancora, obbligandolo a smuovere un paio di volte il pomo d'Adamo.

-Sei tutto rosso... non pensavo che il cugino di Achille si lasciasse andare in questo modo...-

Patroclo cercò di non far scivolare troppo l'occhio più in basso del seno, poi la guardò con intensità, quasi a volerle leggere il cuore. Aulampia era veramente meravigliosa, con quei lunghi boccoli biondi e quelle labbra a bocciolo che solo ora, dopo mesi d'amicizia, aveva avuto l'onore di toccare. -Sei perfetta...- le dichiarò, con voce rauca per l'emozione. Ed era vero. Fino a quel momento, nessuna ragazza di sua conoscenza l'aveva attratto quanto lei.

-Raccolta di storie romantiche-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora