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POV'S SERENA

Nuotammo verso il retro della barca e continuammo a baciarci fin quando non sentimmo le urla del comandante che ci ordinava di salire.

MAMMA MIA!!
Era da tanto che desideravo quel bacio e a quanto ho capito anche lui.
IL MIO CUORE STA PER ESPLODERE!!

Dopo essere saliti sulla barca, mi sedetti vicino alla ringhiera e lui si avvicinò a me abbracciandomi da dietro.
E:"Mi avevi fatto preoccupare all'inizio"
S:"No vabbè, tu che parli italiano, wow" dissi per prenderlo un po' in giro, mi diede uno schiaffetto sulla spalla
E:"Comm agg parlà?"
S:"Comu voi" dissi ridendo
S:"Secondo me tra quei due ce qualcosa" indicai Ciro e Silvia che parlavano e ridevano.
E:"Non so. Ma una domanda, quale è il tuo cognome?"
S:"De Luca" lo vidi subito iriggidirsi e alzarsi
E:"Fai come se non fosse successo niente. È stato tutto uno sbaglio" venne interrotto dal comandante.
C:"Siamo arrivati" ci alzammo e iniziammo a scendere dalla barca, mentre camminavamo verso il parcheggio dove c'era il furgone continuavo a pensare a quelle parole, ormai una lacrima aveva rigato il mio volto, sentii qualcuno chiamarmi, quindi mi fermai e iniziai a guardarmi intorno, ma niente.
Gli altri mi avevano ormai superato e io ero rimasta indietro, li stavo per raggiungere quando sentii qualcuno richiamarmi.

Riconoscevo quella voce. Quella perfida voce.

Mi girai ed ecco LUI.

F:"Ed eccoci di nuovo qui" tremai a quelle parole e ancora di più quando vidi che aveva un coltello in mano.
Asciugai la lacrima che bagnava il mio volto e iniziai a correre verso l'unica persona che occupava la mia mente, Edoardo.
arrivai da lui seguita da Fabio, tirai la sua manica e appena mi guardò lo vidi subito cambiare sguardo.
E:"Amore ti sta infastidendo questo?" non capivo, ma decisi di reggere il gioco.
S:"Si amore"
E:"Scusa hai qualche problema con la mia ragazza?" sentii Fabio ridere.
F:"Che ti sei trovata il bravo ragazzo ora?" disse rivolgendosi a me.
E:"o' bravò uaglione o' facciò sul quann vogliò e mo' vattèn e lascià sta' in pacè a' mia uagliona"
Fabio fece un sorrisetto e prima di andarsene disse: Te la farò pagare.

Ormai era sera e non facevo altro che pensare alle parole di Edoardo. Come poteva pensare che era tutto un errore?!
Che ingenua che sono! E io che pensavo che finalmente qualcuno potesse volermi, qualcuno che mi facesse sentire bene, qualcuno che avrebbe fatto di tutto per me. Sentii gli occhi bruciare e subito dopo mi trasformai in un fiume silenzioso. Iniziai a piangere senza farmi sentire dalle altre.

Il giorno dopo rimasi a letto con la scusa di stare male anche se non volevo semplicemente vedere Edoardo. Io ci avevo creduto e adesso stavo male.
CHE STUPIDA!!

D:"Serena è un giorno intero che sei a letto, stasera c'è un'attività con tutti i ragazzi e ragazze. Tu devi esserci e non intendo sentire scuse" disse la direttrice entrando nella mia cella di soppiatto e uscendo subito dopo senza darmi il tempo di rispondere.
Bene, lo avrei visto stasera, almeno gli chiederò spiegazioni sulle sue parole, se ne avrò il tempo, infondo me le merito.
Mi preparai e dopo cena andai nella sala comune insieme a Silvia che insisteva per sapere cosa fosse successo e come stavo.

D:"Bene ragazzi, dato che siete un bel gruppo, ho pensato a questa serata per voi. Ora, a turno direte il motivo per la quale siete qua dentro, così vi conoscerete meglio."
OH MERDA.
D:"Bene iniziamo con Silvia"
S:"Ookay, sono qua dentro per spaccio di droga"
E:"Anche io" Risposte Edoardo insieme a altri tre ragazzi. Io lo guardai e non riuscivo a smettere di pensare alle sue parole.
D:"Bene Serena, continua tu"
S:"Ho ucciso due persone. In realtà pensavo fossero morte, ma non lo sono"
V:"E chi hai ucciso? Spiegati meglio" eccola, È tornata. sono sicura che lei lo sa.
Basta, svuoto il sacco e basta.
S:"Ok, ho sparato al mio ex ragazzo violento e ad un suo amico perché hanno provato a violentarmi. Sei felice adesso?" guardo gli altri e i loro sguardi dispiaciuti.
V:"Quanto godo"
S:"Come scusa?"
V:"Hai capito bene, il tuo ex faceva bene a picchiarti"
S:"Non voglio commettere un altro omicidio quindi me ne vado" mi alzai e stavo andando verso la porta, ma la voce di Silvia mi interruppe.
Sil:"Io invece non l'ho mai fatto, quindi"
mi girai e vidi Silvia avviarsi verso Viola ma venne fermata da Ciro. Quella si che è la mia migliore amica.

Vado in camera e inizio a piangere accasciandomi vicino al bagno.
E:"Non piangere"
S:"Perché?"
E:"Perché non devi piangere per quello stronzo"
S:"Io intendevo perché mi hai detto quelle cose ieri?"
E:"Bhe..."
S:"Dimmelo, volevi solo illudermi?!"
E:"Io... Bhe, io mi chiamo... Edoardo Conte" mi si gelò il sangue nelle vene.



Hey belliii, questo è il quinto capitolo.

Secondo voi perché Edoardo si è comportato così??

Spero che il libro vi stia piacendo e se è così lasciate una stellina.
Fateci sapere cosa ne pensate, si accetta tutto.

Baciiii

Mare fuori - Un amore ProibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora