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Quella sera io, Silva e Melissa dopo aver cenato andammo nelle nostre rispettive celle, mettemmo il pigiama ma io e Silvia non riuscivamo a dormire così ci mettemmo a parlare e uscì l'argomento "Ragazzi".
S:"Silvia, sei la mia migliore amica e io ti dico sempre tutto..."
Sil:"Serè non mi fà preoccupà, che succede?"
S:"credo di essermi innamorata..."
Sil:"COSAAAA! Omg la mia migliore amica è innamorata!" disse facendo un grande salso sul letto piena gioia.
Sil:"Voglio sapere tutto, chi è da dove viene, che lavoro fa, quali sono i suoi hobby e tutto quello che lo riguarda." non la smetteva più di parlare
S:"Silvia calma!"
Sil:"scusami ma sono così felice!
S:" È Edoardo" a qualla risposta Silvia sbianca.
Sil:"cosa? Come puoi innamorarti del più grande puttaniere del carcere Serè"
S:"credimi sono più sconvolta di te, ma c'è qualcosa di speciale in lui.
Nei suoi occhi...
Quando sono con Lui mi sento protetta, mi fa stare bene.
S:" Vabbuò ora è meglio che andiamo a dormire" mi diede un bacio sulla guancia e si mise a letto.
Mi addormentai con l'immagine di Edoardo impressa nella mente, il suo sorriso, i suoi occhi, la sua dolcezza ma anche il suo fare da stronzo. Tutto ciò di cui ho sempre avuto bisogno.

Si, sono proprio innamorata...

Mi sveglia con le urla di Silvia
Sil:"Aisat"
Ser:"Ohh ma chi boi? Lassami stari"
M:"Sicilià c'è la Direttrice che ci ha chiamati tutti sul tetto, ci vuole parlare"
Decido di alzarmi, anche se di mala voglia.
Dopo esserci preparate usciamo e andiamo sul tetto dove già ad aspettarci c'era la direttrice con i ragazzi e le guardie.

D: "Ragazzi, con il comandante abbiamo pensato di farvi fare alcune attività ricreative insieme, oltre a quelle qua dentro, ci saranno anche delle uscite in barca." tutti esultavano, ma io sapevo che se sarei uscita fuori non sarei durata neanche un giorno.
Il mio ex era ancora qua e di sicuro non avrebbe perso tempo a farmela pagare.

D:"Bene, adesso andatevi a preparare perché la prima uscita in barca sarà oggi"
Perfetto, devo trovare una scusa per non andare.
S:"Io non vengo"
D:"Perché Serena?"

TROVA UNA SCUSA

S:"Sto male Direttrì"
D:"Serena tu stai benissimo, te lo assicuro"
Ok, mi rassegno.
S:"Ok, Direttrì" sbuffo alzando gli occhi al cielo.

Ero terrorizzata al solo pensiero di uscire da quel carcere, ma ero costretta a farlo. Il pomeriggio Nunzia ci chiamò e ci fa uscire dalle celle, e ci dirigiamo all'entrata del carcere, con un po' di paura riesco a varcare l'uscita e saliamo tutti sul pulmino, maschi e femmine, vicino a me c'è Silvia siamo sedute negli ultimi posti, durante tutto il tiraggio Edoardo, che era seduto nei posti più avanti si è girato parecchie volte a fissami e ogni volta sentivo le farfelle nello stomaco. Arrivati al porto, scendemmo dal pullman e ci andammo verso la barca, Edo mi porse la mano per aiutarmi a salire
"non solo è bellissimo, ma è anche dolcissimo" pensai nella mia testa.

Mi andai a sedere accanto a Silvia e subito dopo ci raggiunsero anche Ciro e Edo, se vi state chiedendo dove è finita Melissa? Bhe, Viola gli ha fatto il lavaggio del cervello e adesso Melissa e Gemma, una nuova ragazza, si sono unite alla loro banda di stronzette.
Sil:"Grazie Per ieri che l'avete aiutata"
C:"È stato un piacere"
E:"We Comandà facciamole più spesso ste uscite" e tutti scoppiammo a ridere.

Oggi c'era veramente caldo, quindi perché non farsi un bagno? Mi alzai,
andai verso la fine della barca e senza pensarci due volte mi buttai, sotto lo sguardo attento di tutti. Quando il mio corpo toccò contatto con l'acqua sentii un senso di libertà e purezza, ci voleva proprio. Nuotai sempre più in basso e quando stava per mancarmi il fiato risalii velocemente.

POV'S EDOARDO:

La vidi camminare verso la fine della barca e subito la vidi buttarsi in acqua, tutti ci avvicinammo in quel punto aspettando che lei risalisse, sembravano attimi infiniti, tutti erano preoccupati, ma cosa sta succedendo? Dov'è lei??
Stavo per buttarmi, quando sentii qualcuno urlare, era lei. E con un sorriso a trentadue denti disse:"We Comandà, si faccia un bagno anche lei", ma prima che potesse rispondere lei continuò, dicendo:"Silviuccia, iettati chi c'e cauru"
tutti la guardavano ridendo, guardai Ciro, mi levai la maglietta e urlai:"Comandà, c'ha ragione" e mi buttai anche io in acqua, seguito da Ciro con in braccio Silvia.
Finì che molti ci seguirono e si  buttarono con noi.
Andai verso Serena e la presi dai fianchi, avvicinandola a me, ma quanto può essere bella?!

S:"Che combini?" senza lasciarla parlare oltre feci incontrare le nostre labbra e sussurrai:"Era da tanto che lo desideravo"
S:"Credimi anche io".



Ciao a tuttii.
Questo è il quarto capitolo, essendo il fine settimana ci viene un po' difficile aggiornare, speriamo entro domani di fare uscire anche il quinto capitolo.

Bacioniii

Mare fuori - Un amore ProibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora