•10•

3.4K 86 7
                                    

Ci stiamo preparando per uscire.
Pomeriggio abbiamo comprato dei vestiti apposta per stasera.
Io indosso un vestito attillato rosso fuoco con le spalline sottili e la stessa cosa Silvia solo che il suo era blu.
Uscite da casa, silvia mi indica qualcosa, una motocross bianca e rossa, a dir poco FANTASTICA!
S:"Ti prego fai guidare a me!" dico facendo gli occhi dolci.
Sil:"Va bene" accenna una risata e partiamo.
Io e Silvia saliamo sulla moto e ci dirigiamo verso la discoteca. Appena arrivate di sente già da fuori la musica alta, parcheggiamo la moto e tutti ci fissano.
Sil:"Serè secondo te guardano noi o la moto?"
S:"guardano di sicuro noi!" dico mentre scoppiano in una risata, infatti davanti alla porta del club c'erano dei ragazzi che fumavano che appena ci vedono si mettono a fischiare.
S:"che pervertiti" dico io mentre guardo Silvia che fa una faccia disgustata agli uomini.
Facciamo la fila ed entriamo dentro, la musica è altissima e c'è un forte odore di alocool ed erba, prendo Silvia per un braccio, la porto verso il bancone e ci sediamo mentre il barista viene verso di noi.
B:"cosa posso portare a queste bellissime signorine"
Io e Silvia ridacchiamo
S:"per me un Martini con olive
Sil:" per me un Gin Tonic
B:"arrivano subito!" dice facendoci un sorrisetto.
Dopo vari shottini iniziammo a ballare come se non ci fosse un domani, improvvisamente sentii qualcuno stringermi i fianchi e quando mi girai ecco che lo vidi, quegli inconfondibili occhi verdi, continuammo a ballare.
E:"Si propr Bell" mi disse guardandomi negli occhi, mi stavo sciogliendo.
S:"Ma che ci fai qua? Non sapevo fossi uscito anche tu" dico cercando di non far notare il mio imbarazzo.
E:"Nemmeno io, ma eccoci qua"
Decidemmo di andare di nuovo al bancone e io e Silvia ci stavamo sfondando di shottini.
E:"Non ho mai visto delle ragazze bere così tanto" dice ridendo Edo facendo ridere tutte.
Sil:"Usciamo solo un giorno ogni non so quanto, ne dobbiamo approfittare"
C:"Hanno ragione" dice ordinando una birra.
Decidemmo di fermarci e di uscire fuori.
Ci avviammo verso l'uscita della discoteca seguite da Edo e Ciro, eravamo leggermente ubriache pur avendo bevuto molto.
Arrivate fuori, stava piovendo. Io e Silvia ci guardammo negli occhi, levammo i tacchi e iniziammo a ballare sotto la pioggia come due pazze, buttandoci a terra e cantando.
Nel frattempo Edo e Ciro ci guardavano scioccati.
Mentre continuavamo a saltare e ballare di colpo mi fermai.
Vidi in lontananza Fabio. Io non c'è la faccio più, lui non può seguirmi e perseguitarmi così. Basta!!

Mi dirigo verso di lui, senza pensare minimamente agli altri.
S:"BASTA, LA DEVI FINIRE DI SEGUIRMI, SE MI VUOI UCCIDERE FALLO ORA!" stava estraendo qualcosa dalla tasca, ma gli arrivò un pugno in faccia da parte di Edoardo.
E:"nun te permettèr a toccàrl pecché sènnò t'accir, aie capitò?" disse prendendolo per il colletto della giacca e sbattendolo al muro. Vidi una macchina della polizia accostarsi e Edo lasciò Fabio, venne e mi abbracciò, Ora ero al sicuro. Piangevo sulla sua spalla, quando sentii il rumore del vetro rompersi, mi girai e vidi Fabio accanto al vetro rotto della macchina si polizia.
FINALMENTE LO ARRESTANO E NON MI ROMPE PIÙ.
Gli misero le manette e lo fecero entrare in macchina.
F:"Non è finita qui!" sorrise come un pazzo e il poliziotto gli chiude la portiera.
Mi corico a terra e improvvisamente tutti sono accanto a me coricati.
E:"Ti prometto che non ti si avvicinerà mai più" mi sussurrò all'orecchio.

Ero troppo sconvolta per continuare a divertirmi quindi io e Silvia salutiamo i ragazzi e andammo a casa sua a dormire. L'indomani ci svegliamo presto perché dovevamo tornare al ipm, prepariamo le nostre cose e scendiamo
Sil:"Buongiorno!" dice hai suoi genitori che ci stavano aspettando per fare colazione con una grande tavola imbandita
S:"Wow quando cibo, non dovevate"
M:"Sciocchezze, queste cose al ipm ve le sognate!" e ha ragione.
Dopo che finiamo di fare colazione, con un po' di malinconia dobbiamo andare via, la mamma di Silvia è già in lacrime
Sil:"Tranquilla mamma tornerò e poi mi verrai anche a fare visita!" dice lei, sua madre e suo padre la abbracciano forte e invitano anche me
M:"Serena tu ormai fai parte della nostra famiglia ricordalo"
S:"Grazie"io e Silvia saliamo su un taxi e arriviamo davanti all'entrata del carcere
Sil:"Addio libertà"
S:"È stato bello finché è durato"

Hei belliii,
questo è il decimo capitolo, scusate il ritardo.
Speriamo vi piaccia.

Baciiii

Mare fuori - Un amore ProibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora