Filastrocche in cielo e in terra

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Sai, ci manca solo che adesso scopriamo di amare anche la stessa musica.

Volevo dirti che mi dispiace, mi dispiace davvero tanto, lo so che non è giusto che io

conosca perfino il tuo nome quando tu non mi hai neppure visto. Ti ho incontrato un giorno in biblioteca, circa cinque anni fa, e... non so, mi sentivo come se tu fossi La Persona.

Sì, quella persona che ti supporterà per sempre e che riderà delle tue battute anche quando non faranno ridere a nessun altro. Non necessariamente L'Amore della vita, no, La Persona, con la P maiuscola. Tu non mi hai visto, più perché io non mi sono fatto vedere, hai cominciato a chiacchierare con il signor Montile, con la tua voce meravigliosa, che ancora ricordo da quel giorno, nonostante io non l'abbia sentita mai più. All'inizio ho provato a non darci peso, ma circa un anno fa sei ritornata nella mia mente, e non potevo proprio fare a meno di pensare a te, allora ho chiesto al bibliotecario quale fosse il tuo nome e cosa amassi leggere. Lui mi disse ridendo queste precise parole: "Bè, diciamo che in questo vi potrei paragonare senza problemi: Shakespeare è la sua passione". Fin da quando ho compiuto sedici anni ho cominciato ad amare Shakespeare più di ogni altra cosa, ma in quel momento amavo te, più di ogni altra cosa. Ma non potevi vedermi, saresti rimasta delusa, perciò ho dovuto trovare un modo. Mi dispiace.

Sai, vorrei parlarti del MIO libro preferito: è "Filastrocche in cielo e in terra", di Gianni Rodari.

Perché? Perché è sempre stato lì per me, l'ho sempre potuto abbracciare anche quando non avevo nient'altro. È il mio migliore amico.

Tuo, Shakespeare

Le ultime note di Chopin suonarono. Emma era pietrificata: era la sua voce, la Sua voce, la voce di Shakespeare. Una voce che suonava come una melodia, profonda ma non bassissima, che si rigirava come carezze nella sua testa. Il modo in cui aveva pronunciato la propria firma, come in un sospiro, era perfettamente come Emma se lo immaginava ogni volta che la leggeva.

Voleva incontrarlo, doveva incontrarlo.

Tuo, ShakespeareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora