Domenica, 9 Ottobre
23:56 - Emma stava sveglia sul letto, abbracciata al libro "Lo strano caso di Benjamin Button", ripensando a quando aveva fatto la stessa cosa con il primo libro in cui aveva trovato un biglietto.
21:15 - Emma sedeva su una panchina scomoda, mangiando lentamente e senza attenzione un misero piatto di semolino. Teneva la mano sinistra sulla copertina del libro "Lo strano caso di Benjamin Button", che teneva in grembo sotto al tavolo.
20:49 - Emma finiva di leggere "Lo strano caso di Benjamin Button".
17:38 - Emma bagnava di lacrime la spalla di Anna, la quale la teneva abbracciata. Emma continuava a indicare il libro "Lo strano caso di Benjamin Button" mentre raccontava la giornata.
16:40 - Emma si chiudeva la porta di casa alle spalle, buttava le chiavi e il libro "Lo strano caso di Benjamin Button" su tavolo, si sedeva sulla panchina scomoda che stava tra il muro e il tavolo della cucina, metteva la testa tra le mani e piangeva.
15:22 - Emma rischiava di andare con la macchina contro il guardrail perché guidando continuava a lanciare occhiate al libro "Lo strano caso di Benjamin Button" che si trovava sul sedile anteriore.
14:10 - Emma decideva che girare per il paese non l'aiutava a distrarsi da tutto e dal libro "Lo strano caso di Benjamin Button" e tornava alla macchina.
11:00 - Emma considerava che era passata perfettamente un'ora. Voleva buttare il libro "Lo strano caso di Benjamin Button" da quello stramaledetto ponte.
10:00 - Emma arrivava raggiante sul ponte, era un posto meraviglioso, l'acqua era blu e verde mare e la prima cosa che veniva in mente era quella di tuffarcisi dentro. Non c'era nessuno sul ponte. C'era qualcosa legato alla ringhiera. Un libro. "Lo strano caso di Benjamin Button".
*
"NON TI SEI PRESENTATO??" urlò Montile scuotendolo per le spalle
Shakespeare scosse la testa, piangendo.
"Ma perché???" gli chiese suo nonno, in un misto tra rabbia e delusione.
Shakespeare scosse le spalle e abbassò la testa, incapace di parlare.
"Lorenzo..." Montile tirò un lungo sospiro per calmarsi "Te l'ho già detto: quella ragazza vuole assolutamente incontrarti, ma se continui a fare così prima o poi non lo vorrà più"
Lorenzo annuì, pienamente consapevole della verità nelle parole del bibliotecario.
"Se non farai tu qualcosa lo farò io" gli disse poi, e il ragazzo alzò gli occhi di scatto, quasi spaventato.
"Non la voglio far impazzire ancora di più" Lorenzo spostò lo sguardo dopo le parole di suo nonno, incapace di reggere il suo sguardo a lungo.
"Spiegami meglio: cosa è successo? Sei arrivato lì e poi sei andato via oppure non sei proprio andato?"
"Stamattina ho capito che non ce l'avrei fatta. Sono andato lì alle 8:00 e le ho legato un libro alla ringhiera, con un altro biglietto. Ho chiesto a Tommaso di accompagnarmi" spiegò. Montile tirò un lungo sospiro.
"Basta libri, Lore" disse "E te lo dice un bibliotecario"
"Lo so" rispose lui "Grazie di tutto, comunque" uscì dalla biblioteca umilmente, senza rivolgere altri sguardi a suo nonno, anche se sentiva il suo, dritto sulla propria schiena.
*
Benjamin Button. Nasce vecchio e muore giovane. Non sarebbe bello? Nascere già saggi e consapevoli di quando morirai. Se io fossi sicuro di quando morirò non sarei così, te lo giuro. Così "un disastro". Non ho parole per scusarmi, lo so. Quindi userò la più banale tra tutte: SCUSA.
Tuo, Shakespeare
La storia di Benjamin Button è veramente originale. E' un racconto molto corto, sul quale è stato girato un film molto bello. Benjamin nasce vecchio. Muore bambino. Quando dovrebbe cominciare a invecchiare invece ringiovanisce, e piano piano disimpara a leggere, scrivere, camminare. Dentro di lui si mischiano cose che accadono a giovani e vecchi, si trova a dodici anni, quando ne dovrebbe avere una settantina, con acne e Alzheimer contemporaneamente. E' molto drammatico, ma veramente geniale. Diciamo che all'inizio ho scelto quel particolare stile di narrazione, ovvero dalla fine all'inizio della giornata, proprio per richiamare la vita di Benjamin.
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Tuo, Shakespeare
RomanceEmma è una ragazza semplice, che sogna dietro ai versi delle opere di Shakespeare. Un giorno si accorge che c'è qualcuno che prende in prestito alla biblioteca gli stessi suoi libri, subito prima che li prenda lei. Quando comincia a indagare su ques...