Erano ormai settimane che Aziraphale si era rinchiuso nel retrobottega del suo negozio dimenticandosi di tutto il resto.
L'insegna era sempre rimasta dalla parte del 'sorry we are closed' e gli unici momenti di pausa che si concedeva erano per riempire la sua tazza di cioccolato caldo, la sua bevanda energetica preferita.Ovviamente non era riuscito a venirne a capo, nessuno dei suoi fidati volumi dava indizi sul piano ineffabile, non che ne fosse poi così stupito, ma doveva almeno averci provato con le proprie forze prima di scomodare i piani alti.
Adesso sapeva cosa fare, aveva paura, si, paura di fallire, di non trovare alcuna risposta o peggio, aveva paura di perdere tutto quello che aveva, la sua libreria, la sua stessa anima ed ovviamente Crowley.Stavolta non poteva contare neanche sul suo appoggio e questo lo intimoriva ancora di più, ma quando si metteva una cosa in testa poteva essere certo di portarla a termine in tutti i modi possibili. Lo faceva per entrambi, per una volta era lui l'eroe della situazione e questo lo terrorizzava anche se non poteva negare che la cosa gli desse un brivido di adrenalina che lo elettrizzava come non mai.
Iniziò a prepararsi per incontrare il Metatron, la cosiddetta voce di Dio, avrebbe dovuto raggirarlo in qualche modo per poter avere la concessione di parlare direttamente con l'altissima.
Per un secondo si immaginò la scena, il piano non andò a buon fine ed a lui non solo gli vennero tolte le ali ed ogni possibilità di far ritorno sulla terra ma non ci fu neanche il tempo di farlo cadere spedendolo negli Inferi.
No, la pena era entrare direttamente nel fuoco infernale, era sufficiente un solo tocco per cancellare completamente la sua esistenza, inutile dire che avrebbe ricevuto un destino simile anche Crowley, condannato a fare un bel bagno con l'acqua santa.Rabbrividì solo a pensarci.
Doveva davvero mettere così a repentaglio le loro vite?
Crowley forse aveva ragione dopotutto, solo l'altissima ne è a conoscenza e nessun altro e forse era giusto così.
Adesso era veramente combattuto.
Nonostante i numerosi dubbi che lo assillavano stava comunque per entrare nel cerchio celeste, uno dei tanti portali che mettono in comunicazione i vari enti divini.
Aziraphale sopirò sollevando il piede destro, il suo ultimo pensiero era rivolto a Crowley.
La luce celeste risplendeva dal suolo della sua biblioteca, tutto attorno c'era un silenzio surreale, il biondo chiuse gli occhi pronto a compiere quel gesto dal possibile non ritorno.
Perché ci stava mettendo così tanto?
Non era il momento adatto per tentennare."Forza Aziraphale, ce la puoi fare, si risolverà tutto"
Le mani si strinsero in pugni e finalmente le sue voci tacquero, era pronto ad entrare nel cerchio
quando irruppe nella stanza Crowley urlando."Angelo! Ti prego non farlo! Ti supplico, ti scongiuro, farò tutto quello che vuoi, sparirò dalla tua vita se me lo chiedi, ma per favore non commettere questo errore! Se adesso metterai il piede su quel cerchio non potrai più tornare indietro ed io potrei non vederti mai più."
Era fradicio ed ansimante.
Si levò con forza gli occhiali da sole e se li gettò alle spalle.
Rimase immobile a fissarlo con gli occhi speranzosi e preoccupati mentre cercava di riprendere fiato.
Per una volta non si curava del suo aspetto trasandato o della scenata degna di una tragedia di Euripide, ma si mostrava per quello che era, un essere che era abituato a commettere degli sbagli e che ne sapeva riconoscere di nuovi e che adesso implorava quel maledetto angelo di non fare come lui.
Sapeva che poteva ancora salvarlo ed avrebbe fatto di tutto pur di riuscirci." e poi pensaci bene, magari hai ragione te e noi siamo la soluzione a tutto.
Ma non spetta a noi saperlo.
Io ci ho riflettuto e penso, anzi, sono sicuro che anche solo in parte deve essere vero.
Da quanto ci conosciamo? 6000 anni? Abbiamo fatto un patto tanto tempo fa e lo abbiamo sempre rispettato senza che nessuno se ne accorgesse. Davvero credi che una cosa del genere possa realmente sfuggirle?
Lei lo sa e la cosa meravigliosa è che...ci lascia in pace.
Lo ha sempre saputo fin dal primo giorno sulle mura dell'Eden, dovevamo solamente crederci noi e finalmente lo abbiamo compreso.
Non c'è assolutamente bisogno di mettere a repentaglio tutto ciò che abbiamo per avere una risposta che già sappiamo, non credi?
Avanti angelo, sei meglio di così, continuiamo come si è sempre fatto e col tempo scopriremo se facciamo veramente parte di quel dannatissimo piano."
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Our days on Earth
FanfictionJust our ineffable husbands doing stuff together... Ciao a tutti! Questa è una raccolta di piccole realtà quotidiane che devono affrontare i nostri due protagonisti alle prese con la vita sulla terra e tra di loro... In uno scenario dove l'Apocali...