Capitolo due

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SPAZIO AUTRICE

In molti mi avete fatto notare che il cognome di Kirishima è sbagliato e che ho invertito il nome con il cognome, per questo vi chiedo scusa.
Vi chiedo cortesemente di passare sopra questa cosa perché adesso correggere tutta l'opera ed invertire di nuovo nome e cognome in tutti i capitoli sarebbe un casino.
Mi scuso ancora per il disagio e vi prometto che in futuro starò più attenta a questo piccolo particolare.
Ora vi lascio proseguire con la lettura ♥️
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"Sono sicura che Ejiro sarà felicissimo di vedere che siamo tornati prima per fargli una sorpresa!!!" Trillò tutta contenta Nikiri Ejiro, detta Kira, seduta sul posto del passeggero davanti accanto al marito, Urei Ejiro, che nel frattempo teneva gli occhi incollati alla strada, stando attento a non sbagliare direzione al bivio che aveva davanti: doveva girare a destra se voleva evitare l'ingordo che si stava formando sull'autostrada principale.
"Non so Kira, non mi convince" disse pensoso Urei: "avremmo potuto almeno chiamarlo per dirgli che stavamo tornando, almeno avrebbe avuto il tempo di riordinare casa prima del nostro arrivo, e chissà, magari avrebbe anche il tempo di ordinare una pizza, almeno mangeremo tutti insieme senza che tu abbia bisogno di cucinare gli avanzi, io sto morendo di fame e sono sicuro che anche tu metteresti volentieri sotto i denti una bella fetta di pizza con la mozzarella filante sopra"
"Suvvia Urei, non essere così rigido, sono sicura che gli piacerà la nostra sorpresa!!! E poi per la pizza c'è tempo"
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Bakugo e Kirishima avevano appena lasciato Denki da solo nel suo appartamento, dopo essere tornati dall'ospedale, e si erano fermati ad un piccolo bar con dei tavoli fuori dal locale, il cui pianerottolo che ospitava i tavoli fuori era illuminato a giorno da delle piccole lampadine appese ai rami di due piccoli alberelli che decoravano il marciapiede davanti al bar.
Ejiro prese una cioccolata calda con panna e cannella, Bakugo un caffè senza zucchero.
Al biondo venne da ridere quando, finendo la cioccolata, Ejiro si sporcò il bordo del labbro superiore, sembrava che avesse dei piccoli baffetti bianchi e marroni.
"Che hai da ridere?" Chiese confuso il rosso.
"Aspetta" il biondo si sporse e gli pulì il viso con uno dei fazzoletti di carta a disposizione per i clienti del bar.
Risero entrambi.
"Dunque i tuoi torneranno questo weekend??" Chiese Bakugo, tornato serio.
"Si" rispose Ejiro, finendo la sua cioccolata: "se non voglio beccarmi una bella lavata di capo quando tornano mi converrà tornare a riordinare la casa, è da quando sono venuto a stare da te per un po' che non rimetto in ordine li dentro, non oso immaginare la polvere che si sarà accumulata sui mobili..." Disse, concludendo quest'ultima frase con una leggera risata.
"Senti" continuò il biondo, sporgendosi un po' verso di lui ed appoggiando i gomiti sul tavolino: "per quanto detesti i tuoi genitori, non è giusto continuare a mentirgli così: abbiamo entrambi diciott'anni ormai, gli dici che sei gay, che non possono cambiarti, che non sei difettoso e che l'amore è amore e che se non gli sta bene così, allora Amen!!! ti trasferisci da me e compriamo un cane: Happy ending!!!" Disse.
Kirishima rimase muto: sarebbe stato fantastico convivere finalmente con Bakugo così come lo facevano anche Shoto ed Izuku, Sero e Denki, Tsuyu ed Ochaco e Momo e Jirō!!!
I suoi non lo avrebbero mai permesso però...
"Non credo che sia una buona idea... Non lo permetterebbero mai..." Sussurrò il ragazzo.
"Che ti frega di quello che penseranno loro???" Disse Bakugo duro, cercando però di non attirare l'attenzione delle altre persone al bar: "Ejiro, devi iniziare a pensare a quello che vuoi tu senza preoccuparti di quello che potrebbero pensare gli altri... Hai diciotto anni, non possono costringerti a rimanere per sempre con loro!!! Devi iniziare a prendere posizione per certe cose"
"Lo so, lo so..." Disse Kirishima: "hai ragione, ma mi serve del tempo, non credo di essere ancora pronto a lasciare casa... Ma ci lavorerò su, lo prometto!!!" Trillò.
"A proposito di casa" aggiunse: "Mi dispiace di aver lasciato Kaminari da solo a casa sua, senza Sero anche per il resto della giornata sarà sicuramente un duro colpo per lui, che ne dici se almeno per questa sera ci fermassimo da lui???"
"Oh, ci ha già pensato quattr'occhi" disse Bakugo trangugiando l'ultimo sorso di caffè e pulendosi con un fazzoletto: "mi aveva detto che sarebbe passato a trovarlo"
Kirishima si fece serio di colpo e, sgranando gli occhi, fissò il suo compagno nello stesso modo in cui avrebbe guardato un fantasma: "aspetta... IIDA VUOLE FARE COSA?!?" Chiese, forse un po' troppo ad alta voce dato che attirò l'attenzione di alcune persone li vicino.
"SHHHHH, ABBASSA LA VOCE!!!" lo rimproverò il biondo.
"Perché mai quattrocchi non dovrebbe andare a prendersi cura di un amico???" Chiese Bakugo confuso.
"Lo sapevo, Iida è ancora innamorato di Kaminari!!!"
"Cosa?! No, impossibile, Iida non prova più nulla per Denki, oramai lo considera solo come un caro amico, e poi non ci proverebbe mai sapendo che è fidanzato"
"E allora secondo te perché lo sta andando a trovare da solo senza altre persone??? Questa cosa mi puzza!!!"
"Sai com'è fatto, è il fratello maggiore del gruppo, si preoccupa sempre per tutti"
"Ed allora perché non lo ha accompagnato a casa assieme a noi due??? Sapeva che lo stavamo riportando a casa e che ci saremmo fermati per stare un po' con lui a chiaccherare!!!"
"Fatti suoi, probabilmente deve dirgli qualcosa di privato che non vuole sappiano altre persone... comunque è impossibile che Iida provi ancora qualcosa per Denki, ed anche se fosse, ora il suo ex sta con Sero, non conosco quattr'occhi tanto quanto lo conosci tu ma sono abbastanza sicuro che non si permetterebbe mai di provarci con quello che ormai non è più il suo fidanzato"
Kirishima fece un sospiro seguito da una lunga pausa: "spero che tu abbia ragione... Allora, torniamo a casa???"
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Iida era in piedi, fermo immobile davanti al portone del palazzo in cui abitava Denki da circa cinque minuti... Sapeva che quello che stava per fare era non necessario e che stava visitando qualcuno ad un'orario improbabile, ma Denki era pur sempre un suo caro amico e non poteva ignorare il fatto che fosse rimasto solo.
Alla fine si decise a suonare il campanello.
Dopo qualche secondo dal citofono rispose una voce assonnata: "chi è???" Chiese Denki dall'altra parte del citofono, lievemente infastidito (erano le 11:34 e lui era andato a dormire già da un'ora abbondante)
"Denki, sono Iida, è un buon momento??? Stavi dormendo??? Posso ripassare domani se vuoi..." Il ragazzo si pentì della sua scelta, non aveva considerato il fatto che il biondo di solito andava a dormire verso le 10 e che giustamente a quell'ora era a letto già da un pezzo.
"Cos- Iida??? Che ci fai sotto casa mia, è tutto ok??? Aspetta, ti apro, sali" il ragazzo schiacciò il bottone che apriva il portone del palazzo e riagganciò.
Prima che il ragazzo dai capelli oltremare arrivasse davanti alla sua porta Denki si fiondò in bagno a sciacquarsi il viso per cercare di darsi una svegliata, indossò la sua felpa gialla e nera con il cappuccio a forma di testa di Pikachu, con tanto di orecchie di stoffa cucite sopra, e quando sentì qualcuno bussare con dei colpetti leggeri alla porta andò ad aprire.
"Ciao" Lo salutò con un caloroso sorriso Iida: "posso oppure è un brutto momento???" Chiese, riferendosi naturalmente se potesse entrare o se dovesse rimanere sulla soglia.
"No no no, accomodati!!! Tanto ero sveglio" mentì spudoratamente, sapendo che tanto il suo amico se ne era accorto.
I due si accomodarono in cucina, dove Kaminari preparò due cioccolate calde.
"Panna?" Chiese, mentre ne metteva un ricciolo sulla sua con la bomboletta della panna.
"No grazie, ma se hai della cannella potresti per favore metterne una spolverata nella mia tazza???"
"Come no!! anche a me piace da morire la cannella nella cioccolata calda"
I due si sedettero, chiaccherando per un po' del più e del meno, finché l'argomento teatro non saltò fuori.
"Come se la cava Shinso con le prove???" Chiese il biondo.
"Bene direi: Shinso ha già imparato tre quarti del copione, dovrebbe lavorare di più sulla postura e cercare di migliorare la sua rappresentazione del lato infantile e pazzerello del signor Wonka, ma per il resto direi che è perfetto e si sta avvicinando sempre di più al livello di recitazione raggiunto da Sero... Piuttosto, ti ha detto per caso come mai ha rinunciato così velocemente al posto cedendolo a Shinso senza nessun problema?? So che Sero ha lavorato duramente per ottenere quella parte" chiese, sistemandosi gli occhiali.
Kaminari tacque per un breve momento, riflettendoci sù, alla fine parlò.
"Gliel'ho chiesto, ma mi ha risposto che in realtà non lo sapeva neanche lui... Ha detto che forse era perché lui ed Hitoshi hanno la stessa altezza e la stessa corporatura e che quindi Midnight non avrebbe avuto bisogno di rifare un costume da capo... Poi, per l'appunto, Shinso è stato presente a molte prove in cui Sero provava il ruolo di Willy Wonka, quindi ci sarebbe stato molto meno lavoro da fare e sarebbe stato più facile per lui imparare le battute ed immedesimarsi nel personaggio..."
"Ah, capisco, in fondo è comprensibile, ha fatto una scelta molto ponderata e matura" disse Iida: "tu piuttosto, come stai???" Chiese: "so che, a causa delle prove di teatro e degli orari del suo lavoro al bar dove lavora non avevate molto tempo per vedervi, immagino che adesso che lui è in ospedale per te sia ancora più difficile di prima"
Kaminari rimase in silenzio, a sguardo basso, gli occhi incollati sul fondo della sua tazza, ormai vuota.
Iida sì sentì terribilmente in colpa per aver fatto quella domanda così azzardata: "scusa, ho detto delle cose stupide"
"No no, mi fa piacere che tu ti preoccupi per me" lo tranquillizzò Denki: "mi piace il fatto che tu ti preoccupi sempre per gli altri... Comunque di me non ti devi preoccupare, sto bene, e poi non è vero che io e Sero avevamo poco tempo per stare insieme, lui nel weekend era libero e poi di lunedì pomeriggio non lavorava, i suoi turni erano lunedì mattina dalle sette fino a mezzogiorno e poi da martedì al venerdì dalle otto del mattino fino alle sette di sera, In fondo non erano orari talmente improponibili, quindi riuscivamo a stare insieme, la nostra routine è stata sballata dal fatto che le prove di teatro si sono fatte via via più serrate e gli hanno preso più tempo... Fra i turni al bar dove lavora e le prove di teatro per lui si è fatto tutto molto incasinato, so che non dovrei dirlo ma in un certo senso credo che per lui sia stato un bene essere investito, almeno adesso si riposerà un po'..." Ridacchiò: "ho detto delle cavolate vero???"
"Oh no, no!!! È normale desiderare che il tuo compagno stia bene mentalmente, spiritualmente e fisicamente, vuol dire che ti preoccupi per lui... Anche lui si preoccupa molto per te, in ospedale mi ha detto che si sentiva un verme a lasciarti da solo anche la sera"
"Awwww, che carino!!!" Sospirò il biondo, prendendo le due tazze ormai vuote e sciacquandole nel lavabo della cucina per poi tornare a sedersi.
"Si sistemerà tutto Kaminari, te lo prometto" lo tranquillizzò Iida accarezzandogli la testolina bionda.
"Lo spero vivamen..." Denki fu interrotto dalla suoneria del suo cellulare.
Senza neanche controllare chi lo avesse chiamato rispose.
"Pronto, chi è???"
"Kaminari, tesoro, sono la mamma di Kirishima, disturbo???"
"Signora Kira?!? Ehm... No, no, lei non disturba affatto!!! Ergh... Posso aiutarla???" Balbettò Kaminari che non si aspettava che la mamma del suo migliore amico gli telefonasse a quell'ora.
Iida, al sentir nominare la mamma di Kirishima, si sporse in avanti sulla sedia e si avvicinò a Denki per udire meglio la telefonata.
"Menomale, pensavo che stessi dormendo, allora, ti ho chiamato per chiederti se sai dov'è Ejiro, qui a casa non c'è, eravamo tornati prima da Londra per fargli una sorpresa ma non è qui a casa e non risponde al cellulare!!! Siamo preoccupati, per caso è lì da te???"
Denki si fece di pietra, ma cercò comunque di mantenere la calma: "Ehm... No signora... È uscito adesso, il mio amico Iida lo sta accompagnando!!!" Disse, forse un po' troppo energicamente mentre Iida lo guardava confuso.
"Ahhhhh ok allora, scusa ancora il disturbo caro!!! Lo aspetteremo qui, buona notte!!!" E con dei frettolosi saluti, Kaminari chiuse la chiamata.
"IIDA, DEVI SCARAVENTARTI A CASA DI BAKUGO ED AVVISARE QUEI DUE CHE I GENITORI DI KIRISHIMA SONO TORNATI IN ANTICIPO E SENZA PREAVVISO!!!"
"COSA?! PERCHÉ IO???" chiese il ragazzo, ancora più confuso di prima.
"Fra i due, tu sei l'unico che ha un'auto: hai usato la tua auto per venire qui da me, giusto?" Chiese il biondo.
"Si, ma..." Cercò di protestare Iida.
"Niente storie!!!" Lo zittì Kaminari: "Precipitati lì immediatamente!!! Se non rispondono al cellulare vuol dire che staranno sicuramente facendo sesso e che hanno mutato i cellulari per non essere disturbati, ma so per certo che Bakugo non ignorerebbe mai il telefono fisso di casa sua che mi ha detto di usare solo per le emergenze, e questa è un'emergenza!!!"
"E va bene!!!" Si arrese Iida: "so dove abita Bakugo, ti manderò un messaggio non appena arriverò da lui ed un altro quando riporterò Kirishima a casa sua"
"Ho apprezzato il fatto che tu mi sia venuto a fare visita, sappi che sei sempre il benvenuto qui" Disse ad un tratto Denki, rivolto al ragazzo dai capelli blu oltremare.
"Ti ringrazio Denki" rispose Iida, sorridendogli dolcemente.
Il ragazzo si fiondò fuori dalla porta e scese velocemente le scale, in un attimo fu in auto e sgommò a tutta velocità verso il quartiere dove abitava Bakugo.
Kaminari invece si scaraventò sul telefono e compose velocemente il numero del telefono fisso della casa dove i due ragazzi, proprio in quel momento, avevano finito di far tremare il letto.

~•𝕀 𝕊𝕠𝕤𝕡𝕚𝕣𝕚 𝔻𝕖𝕝 𝕄𝕚𝕠 ℂ𝕦𝕠𝕣𝕖•~ (KIRIBAKU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora