Capitolo dieci

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Kaminari si aspettò di sentire un dolore lancinante proprio come l'ultima volta che Tomiaaka abusò di lui, invece non successe niente, anzi, gli parve di sentire il suono di una papera che veniva strangolata e la presa sui suoi fianchi scomparve del tutto.
Un po' del coraggio che aveva mostrato prima tornò a galla piano piano e con uno scatto si mise a sedere, girandosi ed indietreggiando con l'ausilio delle gambe finché la sua schiena non andò a toccare il muro.
Urei, in piedi dietro a Tomiaaka, lo teneva da dietro per il collo strangolandolo con la sua cravatta.
"Scusa se ci ho messo tanto ma non potevo rischiare di farmi scoprire mentre gli arrivavo alle spalle, dovevo aspettare che fosse distratto!!!..." Si scusò Urei sforzandosi di tenere fermo Tomiaaka che tentava invano di liberarsi.
"Avevo chiamato la polizia più di 5 minuti fa!!!" Disse Urei afferrando la pistola con uno scatto e sbattendola con un colpo secco e preciso sulla nuca di Tomiaaka, che svenne: "perché ancora non sono arrivati???" Si chiese, mentre con la medesima cravatta che aveva usato per strangolarlo e tenerlo fermo si accinse a legargli i polsi dietro la schiena.
L'uomo si avvicinò apprensivo al giovane, ancora scosso dai singhiozzi: "tu stai bene??? L'idea del pollice intrappolato dalle altre dita della mano è stato un colpo di genio ragazzo, veramente!!! Ce la fai ad alzarti???" Chiese, dopo avergli sciolto i polsi ed aver gettato la cintura di Tomiaaka li accanto.
"S-si... Credo di si..." Kaminari afferrò entrambe le mani di Urei e una volta in piedi si rivestì velocemente anche se non con poca difficoltà: le mani non smettevano di tremare.
Urei lo fece sedere sul suo letto in camera: "aspetta qui, la polizia dovrebbe arrivare tra poco, tu cerca di calmarti... Sdraiati pure, io rimango di là a tenere sotto controllo quel pazzo furioso, ok???" E detto ciò lasciò il biondo da solo in camera.
Kaminari tirò su col naso e cercò di darsi una calmata: non era stato come l'ultima volta... Questa volta qualcuno era venuto a salvarlo, anche se quel qualcuno non era un tipo proprio affidabile.
Che Urei Kirishima, nel profondo, stesse iniziando a cambiare???
Questo pensava Kaminari, mentre da fuori giungeva ovattato il suono delle sirene della polizia venute ad arrestare lo spregevole essere che non avrebbe mai più rivisto.
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"Grazie del passaggio Iida" disse Kirishima finendo di caricare le buste della spesa nel bagagliaio che venne poi richiuso da Bakugo.
"Felice di vederti in forma e fuori dal letto dell'ospedale Sero" disse quest'ultimo rivolto al corvino, che rispose sorridendo un "grazie".
I ragazzi presero posto in auto, Kirishima e Bakugo sui sedili dietro e Sero ed Iida davanti, il quattr'occhi al posto del guidatore.
In auto prevalsero inutili pettegolezzi per un po', ad un tratto Sero sparò la bomba: "io e Denki stiamo per rompere"
Nell'auto cadde il silenzio più totale.
"COSA?!?!" Urlò Kirishima, che per poco non fece andare a sbattere Iida contro un parchimetro montato sul ciglio del marciapiede uccidendoli tutti dopo averlo fatto deragliare sulla corsia sbagliata della strada con il suo urlo isterico.
"KIRISHIMA, NON URLARMI NELLE ORECCHIE, NON È SICURO, IN QUANTO GUIDATORE DEVO RIMANERE CONCENTRATO!!!" Urlò Iida tagliando l'aria con movimenti secchi del braccio tornando poi a guidare come si deve sulla corsia giusta.
"Faccia piatta, sul serio vuoi rompere con Pikachu???" Chiese Bakugo stupito: "sai che facendo così gli spezzerai il cuore sbriciolandolo in un milione di schegge, vero???" Disse Bakugo, che non scherzava per niente, anzi, era serissimo.
"Il fatto è che Denki molto probabilmente con me non ha mai visto un noi ma un io e lui... E fidatevi, la differenza c'è" disse Sero sospirando con pesantezza quelle ultime parole.
"Sero crede che io piaccia ancora a Denki" aggiunse Iida: "e vuole rompere con lui per farci stare di nuovo assieme" concluse poi.
"Sero, ma è fantastico!!! Rinunciare alla persona che si ama per la felicità sua e di qualcun altro è proprio da vero uomo!!!" Esultò.
"Si, ma... Chi vi assicura che Sero abbia ragione??? Come fate voi due a sapere che Sero a Denki non interessa, che lo ha usato solo come scusa per stare lontano da quattr'occhi e che è ancora innamorato di lui e che ricambia ancora i suoi sentimenti???" Chiese Bakugo.
"Io e Sero abbiamo stipulato un piano infallibile" disse Iida.
"Ah si, e quale sarebbe, chiederglielo???" Chiese Kirishima ironicamente.
"Noi no, ma voi si!!!" Disse Sero.
"COSA?!?!" stavolta fu Bakugo ad urlare facendo sbandare nuovamente Iida, che stavolta si beccò anche un concerto di clacson di qualche auto che dietro di lui fu costretta ad inchiodare per evitare un terribile incidente a catena.
"Ehm... Ragazzi, non credo che questa sia una buona ide..." Kirishima venne bruscamente interrotto dal suo fidanzato: "NON MI CHIAMO CUPIDO L'ACCOPPIA CRETINI, SE VOI DUE NON AVETE LE PALLE DI FARVI AVANTI ALLORA NON ANDATE A ROMPERE IL CAZZO A ME ED AL MIO FIDANZATO!!!" Ruggì Bakugo dal sedile posteriore.
"Sono d'accordo con Bakubaby, ragazzi" intervenne Ejiro, stavolta con più decisione: "Sero, se tu pensi che lasciare Denki sia la cosa migliore devi parlarne direttamente con lui, e lo stesso vale per te Iida... Non potete mandare un messaggero a parlare per voi, dovrete essere sinceri con lui e dirgli come stanno le cose faccia a faccia" spiegò dolcemente il rosso.
"Credo che tu abbia ragio..." alla vista delle macchine della polizia parcheggiate davanti al portone del palazzo dove risiedeva il biondo Sero si ammutolì di colpo.
"Cazzo!!!" Imprecò Bakugo, catapultandosi fuori dall'automobile seguito altrettanto velocemente dagli altri tre ragazzi, temendo il peggio.
C'erano anche Todoroki ed Izuku sul posto.
"Shoto!!! Che ci fate qui tu ed Izuku???" Chiese Kirishima avvicinandosi assieme agli altri.
"Mio padre mi aveva detto che era stata segnalata un'emergenza a questo indirizzo e che mandava Touya sul posto assieme alla loro squadra e Mirko, la nuova collega di Touya, è una cara amica della professoressa Midnight, Mirko aveva sentito molto parlare di noi dalla nostra prof ed era già stata di pattuglia qui nel quartiere di Kaminari incontrandolo un paio di volte quando tornava a casa salutandolo, quindi conosceva il suo nome, ha telefonato personalmente a me dicendomi di venire qui perché uno dei miei amici era nei guai"
"Stavamo facendo una passeggiata al parco quando Mirko ci ha chiamato e così siamo venuti entrambi, fortunatamente abbiamo incrociato sia lei che il suo nuovo partner Hakamada che ci hanno dato uno strappo fino qui con l'auto della polizia... Ah si, Ejiro, devo dirti una cosa, non crederai mai a quello che sto per dirti!!!"
"Ejiro..." Una voce familiare lo fece sussultare.
"P- papà?!?!" Esclamò confuso Kirishima mentre dietro di lui Bakugo rivolse all'uomo uno sguardo molto poco amichevole.
"Ecco, appunto... Tuo padre ha..." Izuku venne nuovamente interrotto.
"Ragazzi!!!" Una terza voce si aggiunse al coro, era Denki.
Il biondo si gettò al collo del corvino causando una immensa fitta al cuore di Iida.
"Forse è meglio lasciarli soli, così Kaminari può raccontarci quello che è successo" propose Todoroki, sospingendo il gruppo lontano dal blocco della polizia.
"Ragazzi, non ci crederete mai, ma il padre di Ejiro mi ha salvato le chiappe, letteralmente!!! Adesso vi racconto..." Cominciò il biondo.
"Ma la storia volevo raccontarla io!!!" Piagnucolò Izuku.
"EH NO CARO IL MIO CARCIOFO!!!" Esplose ridendo Denki: "la storia è la mia e la racconto io!!!" Erano tutti talmente presi che non si accorsero che Bakugo era rimasto indietro, accanto ed Ejiro.
"Bakugo, potresti lasciarci un attimo da soli??? Per favore..." Chiese cortesemente Urei, con un tono inaspettatamente gentile da parte sua.
Bakugo guardò Kirishima in cerca del suo sguardo d'approvazione ed il rosso con una semplice occhiata ed un rapido gesto del capo gli fece capire che andava bene così.
Il biondo indietreggiò, lasciando padre e figlio finalmente da soli.
I due rimasero in silenzio per un po'.
"Ehm... Ciao figliolo"
"... Ciao papà... Come mai sei qui??? Mi stavi...???"
"Cosa??? Oh, no no no no no!!! Non stavo seguendo te, lo giuro... Quel tipo mi aveva sottratto la chiavetta con dentro il video di Kaminari con un trucco, sapeva molte cose sugli ultimi avvenimenti riguardanti il nostro nucleo familiare, probabilmente ci teneva d'occhio tutti e tre, deve aver scoperto che dai registri dei casi chiusi del computer della sede centrale di polizia era scomparso un filmato prova, in particolare il suo video, ed ha cominciato a raccogliere informazioni sulla nostra famiglia per farmi cadere nella sua trappola ed ottenere la chiavetta, probabilmente teneva d'occhio la cartella del caso già da tempo in attesa che qualcuno accedesse ai file del caso per sottrarre il video, ma io sono stato più veloce...deve avere tracciato i miei traffici online, altrimenti non avrebbe mai scoperto il nostro indirizzo... Oh, sta tranquillo, il capo della polizia Enji Todoroki è andato con la sua vice Yu Takeyama a casa dell'uomo, perquisiranno il suo appartamento finché non troveranno la chiavetta, il filmato verrà definitivamente distrutto stavolta... Lui è già stato portato in centrale, non sentirete più parlare di lui, è una promessa..."
"E... E tu sarai...???"
"Oh, no per fortuna, Todoroki mi ha promesso che insabbieranno tutta la faccenda dal momento che ho contribuito ad evitare che un ragazzo venisse abusato sessualmente una seconda volta... Certo, non che furto di prove e ricatto possano essere perdonabili... Ejiro, so che molto probabilmente non succederà mai, ma credi che in futuro riuscirai a perdonarmi??? Dopo tutto quello che ti ho fatto passare???" Urei non osava alzare lo sguardo da terra, parlava quasi sottovoce, intimorito dal suo stesso figlio.
Kirishima guardò il padre, commosso.
"Sei sulla giusta strada per cambiare papà" disse Ejiro cercando di non scoppiare in lacrime: "ti ringrazio per aver salvato il culo al mio amico... Letteralmente" ridacchiò: "e sono felice di constatare che stai facendo del tuo meglio per cambiare... Ma per me è ancora troppo presto per perdonarti, e sappiamo entrambi che le ferite da te inflitte sia a me che alla mamma e ad altre persone a me vicine si trasformeranno in cicatrici che non se ne andranno mai... Possiamo superare tutto questo insieme, ma non ora... Adesso non sono ancora pronto a perdonarti... Ti chiedo solo di pazientare per un po'... Tutto qui..."
Urei riuscì finalmente ad alzare lo sguardo ed a guardare il figlio negli occhi, stavano piangendo entrambi, Kirishima nonostante ciò aveva il volto luminoso ed Urei realizzò solo allora che non vedeva suo figlio così felice da un sacco di tempo...
"Anche se dovesse trattarsi di cent'anni, certo che ti aspetterò... Sappi che d'ora in avanti ti accetterò qualsiasi cosa deciderai di essere e che ti sosterrò nelle tue scelte, lo prometto... Non ho avuto modo di farlo prima ma posso farlo adesso..." Singhiozzò Urei, sorridendo.
Kirishima lo guardò ed annuì ricambiando il sorriso: "a proposito, se posso chiedertelo, come hai scoperto della mia relazione con Bakugo???"
"Oh!!! Ho incontrato il tuo secondo migliore amico al supermercato!!! Se non ricordo male mi aveva detto di chiamarsi Neito Monoma... Credo... Non ricordo molto bene... Ad ogni modo si è lasciato sfuggire la cosa di bocca"
"Tranquillo papà, ho capito di chi si tratta, ma credo che in quanto ad essere mio amico ti abbia detto una grande cavolata!!! Monoma non mi sopporta per niente, credo che tutti i nostri guai siano partiti proprio da lui!!!" Ridacchiò Kirishima, mentre pensava a quale tortura medievale infliggere a Monoma.
"Oh!!! Ehm... Credo di essere caduto proprio in basso se adesso mi faccio prendere in giro anche dai ragazzini!!!"
I due ridacchiarono entrambi mentre Bakugo li guardava da lontano confuso mentre si chiedeva di cosa stessero parlando di tanto divertente.
"Allora... Ci vediamo Ejiro..." Disse Urei rivolto al figlio.
"Si... Si, ci vediamo papà..." Kirishima fece per girarsi ed andarsene, ma uno strano senso di nausea sì formò alla bocca dello stomaco e si faceva più intenso man mano che si allontanava...
Urei rimase a guardare il figlio allontanarsi, dopodiché fece per tornare all'auto, ma una voce a lui familiare lo costrinse a girarsi nuovamente.
"PAPÀ, ASPETTA!!!"
Urei si girò di scatto giusto in tempo per permettere a Kirishima di saltargli addosso e cingergli il collo con le braccia, singhiozzando e rigando le proprie guance con calde lacrime salate.
"Ti voglio bene papà..."sussurrò Ejiro in un soffio mentre suo padre rispondeva all'abbraccio, stringendo il figlio forte a se.
"Anche io ti voglio bene Ejiro"
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TRE SETTIMANE DOPO...
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Monoma si incamminò nel lungo corridoio della scuola fino ad arrivare davanti alla porta del piccolo stanzino delle scope.
All'interno dell'armadietto dove conservava le sue cose ed i suoi copioni aveva trovato una lettera anonima di una ragazza che, secondo quanto scritto "voleva incontrarlo nello stanzino delle scope del corridoio del primo piano per parlargli dello strano e profondo sentimento che ella aveva sviluppato per un ragazzo così affascinante durante la sua permanenza nella scuola".
"Mi dispiace piccolina, ma un bel ragazzo come me non può concedersi ad una qualunque" pensò il ragazzo sistemandosi i capelli un ultima volta con un piccolo pettine in plastica che fece scivolare all'interno di una delle tasche dei suoi jeans blu oltremare: "adesso vedremo se sei all'altezza delle mie aspettative..."
Monoma fece per aprire la porta, ma quando la spalancò al posto di una bellissima ragazza trovò ad aspettarlo un piccolo chiuaua dal corto pelo color miele che lo guardava con sguardo assatanato, ringhiando e mostrandogli i piccoli denti affilati come rasoi.
"COSA?!?! MA QUESTO NON È IL CHIUAUA DELLA MAMMA DI KATSUKI BAKUGO, BRICIOLA??? COSA CI FA QUI A SCUOL-AHHHHHHHHHHHHHH!!!!!" Monoma, urlando come se gli fossero andati a fuoco i capelli, scappò via rincorso da Briciola che riuscì ad azzannarlo per diverse volte alle caviglie per poi farlo cadere lungo e disteso per terra ed iniziare a mordergli la faccia, le orecchie, gli avambracci e le mani ringhiando compulsivamente in preda a diversi spasmi e tremori isterici tipici della sua razza mentre Monoma si dimenava a terra come un verme nel fango.
"AIUTO, AIUTO QUALCUNO VENGA A SALVARMI!!! KENDO!!! TETSUTETSU!!! VA BENE ANCHE QUEL MALEDETTO PORCOSPINO BIONDO DELLA 1A!!!QUESTO MOSTRO ASSASSINO VUOLE STACCARMI LA FACCIA MORSI!!!" urlò isterico Monoma.
Ad un tratto, non si sa per quale motivo, non riuscirono a spiegarlo neanche i ragazzi della 1A che si erano nascosti negli armadietti a muro dei corridoi per godersi la scena, Briciola cambiò bersaglio ed invece della faccia andò ad azzannare la virilità di Monoma che iniziò a piangere come un bimbo piccolo caduto dal girello mentre Briciola sembrava avere tutte le intenzioni di staccargli le palle a morsi.
"EEEEK, CHE DOLOREEEEEE, AHHHHHHHH!!!! QUESTO FIGLIO DI SATANA VUOLE CASTRARMI E BERE IL MIO SANGUE!!! AIUTOOOOOOO!!!!" cominciò a strillare e piangere più forte Monoma mentre Briciola alternava i morsi sulle palle a dei morsetti piccoli ma dolorosi sulle mani di Monoma con cui egli stava inutilmente cercando di proteggersi le parti intime mentre Briciola continuava a ringhiare ed abbaiare.
I ragazzi, ancora nascosti negli armadietti a muro, fino a quel momento dovettero fare appello a tutta la loro forza di volontà per non mettersi a ridere e non farsi scoprire, ma dopo aver constatato che effettivamente Briciola stava cercando di cibarsi della carne del ragazzo e che probabilmente di quel passo gli avrebbe staccato a morsi le parti basse per davvero per esibirle come trofeo con gli altri cani del vicinato, si precipitarono fuori dagli armadietti che fino a quel momento avevano svolto la funzione di nascondiglio ed aiutarono Monoma a liberarsi dalle grinfie di Satana fatto cane... O meglio, cane sorcio.
Bakugo lo prese in braccio e subito Briciola parve calmarsi ed iniziò a leccargli affettuosamente le dita della mano con cui il ragazzo gli stava affettuosamente accarezzando la piccola testolina pelosa.
"Il tuo cane è un mostro!!!" Piagnucolò Monoma, correndo via tenendosi con le mani il cavallo dei pantaloni mentre gli altri ricominciarono a ridere ancora più forte.
"Hai ripreso tutto Mina???" Chiese Sero rivolto alla ragazza dalla pelle color cioccolato con i corti capelli castano- ricci tinti di rosa tenuti fermi solo da un cerchietto di stoffa giallo limone.
"Dalla scena in cui apre la porta fino al punto in cui corre via urlando che il cane di Bakugo è un mostro!!!" Ridacchiò lei.
Mineta proposte di mettere il video online ma tutti concordarono che facendo così si sarebbero spinti troppo oltre... C'era un limite a tutto!!!
"A proposito... Chiese ad un tratto Uraraka, cingendo con un braccio le spalle di Tsuyu: "dove sono Iida e Kaminari???"
"Oh, Iida mi aveva detto che doveva sbrigare una faccenda urgente!!! In quanto a Kaminari invece non so perché non sia venuto, mi ha detto solo che oggi aveva da fare ma non ha specificato cosa..." Disse la ragazza dai lunghi capelli tinti di verde rivolta alla sua fidanzata.
Sero, Kirishima, Jirō, Mineta e Bakugo si scambiarono un'occhiata d'Intesa: sapevano benissimo tutti e cinque che tipo di faccenda urgente doveva sbrigare il loro compagno... E la faccenda urgente in questione aveva i capelli biondi, gli occhi ambrati ed una voglia di fare sesso con lui dopo tutto quel tempo separati di proporzioni bibliche!!!
Sero ci aveva visto giusto... Iida e Kaminari erano proprio come la marmellata sul pane!!!
"A proposito, ho una grande notizia!!!" Trillò Yaomomo: "In qualità di capoclasse speravo fosse Iida ad annunciare questa cosa assieme a me in quanto vice capoclasse, ma oggi sono sola a darvi questa notizia: una famosa agenzia di eventi ci ha ingaggiato per girare lo spettacolo teatrale di "orgoglio e pregiudizio" in un hotel a Las Vegas!!! Uno dei loro critici ha assistito al nostro spettacolo e ritengono che siamo i tipi giusti per questo lavoro: Ci pagheranno lautamente e vitto ed alloggio saranno gratis!!! Inoltre il soggiorno durerà per tutto il tempo delle vacanze estive, quindi questo vuol dire che avremo anche l'opportunità di visitare una delle città più belle del pianeta!!! Tutto ciò che serve è un autorizzazione firmata da entrambi i genitori... Allora, cosa ne pensate???"
I ragazzi esultarono gioiosi: un'occasione così ghiotta non se la sarebbero di certo lasciata scappare!!!
"Hei Kirishima, ho dei moduli anche per te, Katsuki e Kaminari!!!" Disse Yaomomo porgendo ad un sorpreso Kirishima 3 moduli: "tu, Bakugo e Denki ci avete aiutato molto durante l'organizzazione dello spettacolo, vi vogliamo con noi durante questa avventura!!!"
"Wow!!! Dici sul serio ponytail??? Beh, grazie!!!" Disse Bakugo, prendendo uno dei moduli, ripiegandolo ed infilandoselo in tasca mentre Kirishima faceva lo stesso ringraziando calorosamente la ragazza dai lunghi capelli neri.
"Dobbiamo festeggiare!!!" Esultò Izuku: "stasera andiamo tutti insieme a mangiare una pizza???"
"Certo!!! Perché no???" Esclamò contenta Jirō: "avverto per telefono Kaminari... Ad avvertire Iida ci penserà lui per me..." Concluse lei rivolta a Sero, Bakugo e Kirishima con voce ammiccante.
Kirishima rise alla battuta di Jirō mentre Sero gli fece un occhiolino senza farsi notare dagli altri: quello era il loro segreto!!!
Se si fossero lasciati sfuggire qualche particolare succulento fatto apposta per un po'di sano gossip Iida e Kaminari li avrebbero uccisi!!! I due non erano ancora pronti a rendere pubblico il loro secondo fidanzamento ufficiale e le uniche persone che erano a conoscenza della cosa erano loro tre, Mineta e Jirō... non potevano assolutamente permettersi di lasciarsi sfuggire qualcosa di bocca!!!
Nessuno parve accorgersi di niente o sospettare qualcosa, Yaomomo continuava tranquilla a distribuire agli altri i moduli che entrambi i genitori di ognuno avrebbero dovuto firmare.
"Ho mandato location ed orario sul gruppo" disse Shinso: "ci vediamo tutti in pizzeria verso l'ora prestabilita, per far passare il tempo vi suggerisco di far firmare quei moduli e di prepararvi qualcosa di carino da mettere per la serata" concluse il ragazzo, infilando nuovamente il cellulare in tasca.
"Questa è la pizzeria in cui lavora il fidanzato di mio fratello Touya, Keigo" disse Shoto rivolto ad Izuku: "I miei tre fratelli maggiori mi ha detto che lì la pizza è molto buona..."
"Allora adesso avremmo modo di constatare da soli se è vero!!! Trillò Izuku tutto contento rivolto al suo ragazzo.
Il gruppo si diresse verso l'uscita della scuola ed una volta fuori i ragazzi si dispersero come pecore, ognuno diretto assieme al proprio fidanzato, o fidanzata, o da soli, a casa propria per prepararsi alla cena di quella sera.
Kirishima si incamminò in silenzio con Bakugo, guardando il modulo che gli aveva dato la vice capoclasse.
"Qui c'è scritto che il modulo deve essere firmato da entrambi i genitori" disse Ejiro in un soffio.
Ci fu silenzio per un po', dopodiché il biondo cominciò a parlare.
"Hai tenuto tuo padre sulle spine per ben tre settimane, non lo hai mai chiamato e non gli hai mandato neanche un messaggio... Credo che questa del modulo da compilare sia una buona scusa per parlargli di nuovo, non trovi???" Bakugo cercò di farlo ragionare.
"Io... Io non so che fare Katsuki... Sono felice di sapere che la mamma alla fine ha ritirato la richiesta di divorzio e che i miei abbiano fatto pace ed abbiano risolto i loro problemi, senza contare inoltre che finalmente mio padre accetta la mia sessualità, di ciò non potrei essere più felice, non devo più nascondere nulla ai miei genitori e tutto fila liscio come l'olio... Ma nonostante tutto ho ancora paura di parlargli..."
Bakugo sì però davanti al fidanzato e lo abbracciò con trasporto: "Ejiro, nonostante penso ancora che tuo padre sia la persona più detestabile di questo mondo credo proprio che dovresti dargli una seconda possibilità... è vero, in passato ha fatto delle cose terribili, ma ha anche compiuto delle azioni buone ed è cambiato in meglio... secondo me l'unico rimedio per questa tua ansia e questa paura che hai nei confronti di tuo padre è il dialogo" spiegò con calma il biondo: "questo stupido foglio è la scusa perfetta: torna a casa e parla con lui... Io ti aspetterò a casa dei miei, non vedono l'ora di conoscerti, la mamma ha preparato il te con i frollini al cioccolato fatti in casa apposta per te!!!" Gli fece notare il biondo.
Kirishima lo strinse forte a se: "non so cosa avrei fatto senza di te... Ti amo tanto Bakugo..." Sussurrò il rosso per poi scambiarsi con lui un profondo e tenero bacio, separandosi solo per riprendere aria.
Bakugo rispose, prendendogli delicatamente il viso con il pollice e l'indice: "Mai quanto io amo te ciottolino... Ed ora vai da tuo padre, io ti aspetto con i miei genitori a casa!!!" Disse accarezzandogli la testolina rossa, quel giorno con i capelli tirati all'ingiù anziché verso l'alto.
I due si scambiarono qualche altro saluto, dei frettolosi bacini a stampo sulle labbra, ed infine si salutarono definitivamente.
Dopo aver camminato per 20 minuti buoni a passo svelto, il rosso si ritrovò davanti alla porta della casa dei suoi genitori... Non parlava con suo padre da ben tre settimane dall'ultima volta che si erano visti, ma sapeva anche lui l'unico modo per scoprire se era pronto ad affrontare definitivamente l'uomo che lo aveva messo al mondo era a varcare la soglia della porta di quella casa.
"Ora o mai più!!!" Pensò il ragazzo guardando il foglio e, accumulando coraggio, Ejiro Kirishima suonò con decisione il campanello di casa.

~•𝕀 𝕊𝕠𝕤𝕡𝕚𝕣𝕚 𝔻𝕖𝕝 𝕄𝕚𝕠 ℂ𝕦𝕠𝕣𝕖•~ (KIRIBAKU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora