Capitolo quattro

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Dopo qualche secondo, arrivò la chiamata

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Dopo qualche secondo, arrivò la chiamata.
Bakugo rispose subito.
"In che senso vuoi sapere come sto io??? Dovrei essere io piuttosto a fare questa domanda a te, Kaminari mi ha scritto mezz'ora fa che Iida gli ha riferito per telefono che c'era la polizia a casa dei tuoi e che loro due erano stati denunciati per schiamazzi notturni... O meglio, Kaminari ha capito che era successo qualcosa ed ha obbligato Iida a parlare dicendogli che se non gli avesse detto tutto lo avrebbe preso a mestolate in testa!!!"

"Niente di grave, il litigio andava avanti da quando erano entrati in autostrada, mamma voleva prendere l'autostrada ma papà non ne voleva sapere" disse Kirishima dall'altro capo del telefono: "O almeno questo è ciò che mi hanno raccontato" disse sottovoce Ejiro, immaginandosi la scena in cui Kaminari obbligava Iida a parlare mentre lo minacciava con un mestolo da minestra in mano.

"E tu gli credi???"

"Bhe, ni..."

"Come sarebbe a dire ni??? Gli credi si o no???"

"Voglio credere che sia come dicono loro, se è qualcosa che non mi hanno voluto dire probabilmente è una questione privata fra loro due... Volevo sapere piuttosto come stavi tu, me ne sono dovuto andare così di corsa lasciandoti solo..."

"Tch, non preoccuparti per stupidaggini del genere, so cavarmela da solo, sei tu piuttosto che non riesci a starmi lontano per più di un giorno...~" lo provocò il biondo.

"Phff, piantala!!! se scoppio a ridere nel bel mezzo della notte svegliando tutti darò la colpa a te!!!" Protestò ridendo Kirishima, facendo ridacchiare Bakugo.

"Ho detto ai miei che ho lasciato le mie cose a casa di Denki e che domani passo a riprenderle, quindi potremmo vederci per un po', dovrai aiutarmi a riordinare le mie cose in alcune buste, dovrò riportare tutto a casa, tanto si tratta solo di qualche indumento e delle mie cuffiette"

"Vai a dormire adesso, dalla voce si capisce che caschi dal sonno"

"Buonanotte Baguko"

"Buonanotte Ejiro"
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Il giorno dello spettacolo si avvicinava a grandi passi, i ragazzi erano in fermento, nella scuola fervevano gli ultimi preparativi: doveva essere tutto perfetto.
Momo, Jirō e Mineta erano tornati dalle rispettive località vacanziere e, dopo essersi rimboccati le maniche, si diedero un gran da fare per recuperare il tempo perduto... anche se non avevano una parte dello spettacolo dovevano pur sempre aiutare con la scenografia e gli attrezzi di scena.
Kaminari, Bakugo e Kirishima andavano a trovare regolarmente i ragazzi ad ora di pranzo, portando loro panini e bibite, assistevano alle prove e poi tutti tornavano a casa mentre prima i tre ragazzi si fermavano in ospedale per riferire a Sero quanto accadeva in sua assenza, dopodiché Kirishima e Bakugo accompagnavano a piedi fino casa Kaminari ed infine Bakugo e Kirishima, dopo un veloce caffè al bar e qualche frettoloso bacio a stampo, si dividevano ed ognuno tornava a casa propria per conto suo.
Quel giorno Ejiro si sentiva stanchissimo... Dovette aiutare Midnight a riordinare e piegare alcuni vestiti di scena che gli attori avrebbero usato durante la rappresentazione, aiutò Shinso ed Aizawa, anche grazie all'aiuto di Bakugo, a spostare dei pesanti scatoloni contenenti attrezzi di scena varii ed a sistemare sul palco dei finti mobili per allestire la scenografia.
Kaminari non poté aiutarli, dovette tornare a casa prima perché si sentiva poco bene.
Per fortuna che c'era Iida a riaccompagnarli a casa con l'auto, altrimenti per loro due (per lui e Bakugo) sarebbe stata la fine.
Ejiro era a pezzi, gli faceva male ogni singolo osso, muscolo e tendine corpo, gli dolevano persino i capelli ed era stanco da morire... Inoltre era tutto sudato e ricoperto di polvere, quei vestiti e quei mobili finti gliela avevano attaccata addosso come la peste.
"Ejiro, hai riportato il dolcevita alla scuola dei tuoi amici???" Chiese Kira al figlio, intenta ad apparecchiare per la cena.
"Si mamma, tranquilla" mugugnò sbadigliando il ragazzo, comodamente spaparanzato sul divano.
I succhiotti ed i segni dei denti di Bakugo erano spariti del tutto, adesso poteva girare tranquillo per casa con una maglietta scollata senza nessun pericolo.
"Ejiro, smettila di spalmarti sul divano come una balenottera spiaggiata e vai ad aiutare tua madre!!!" Lo sgridò suo padre direttamente dal suo ufficio.
Il signor Urei Kirishima era un tecnico informatico che si occupava della protezione dei siti di importanti aziende on-line... Difendeva le aziende da attacchi hacker e da virus indesiderati, inoltre avrebbe potuto tranquillamente recuperare dei video o delle immagini di telecamere di sorveglianza che si credevano perse e che invece lui avrebbe di sicuro riacchiappato in un modo o nell'altro: un vero e proprio genio dell'informatica che a tempo perso svolgeva anche il lavoro di avvocato.
"Papà, ti prego!!!" Si lagnò Kirishima: "sono stanco morto!!! non avevo idea che organizzare uno spettacolo fosse così faticoso, sono ricoperto di polvere, posso andare a farmi un bagno oppure devo diventare uno spargipolvere ambulante???" Chiese sarcastico.
"Ugh... Sei un testone" lo rimproverò Urei, camminando nella stanza ed infilandosi il cappotto: "vado a prendere qualche birra al supermercato, vi serve qualcosa???"
"Caro, mi servirebbero della polvere di aglio e del rosmarino... Oh giusto, stavo per dimenticarmene, mancano le mele, inoltre prendi anche del lievito, dei ribes, dei lamponi, uova, mirtilli ed anche del succo di arancia, devo cucinare una torta alla crema ed alla frutta domani per il circolo delle cuoche... E poi mi piace il succo di arancia!!!" Elencò Kira dalla cucina, intenta a pulire il piatto del microonde sui cui aveva fatto cadere del formaggio fuso.
Kira faceva parte già da tre anni del circolo delle cuoche del suo quartiere, ed era considerata una delle migliori cuoche del club, insieme alla madre di Izuku, Inko Midorya ed a quella di Shoto, Rei, che veniva ogni volta accompagnata dall'educatissima e dolce figlia Fuyumi.
Ad Urei non servì né carta ne matita per appuntare quello che gli aveva elencato la moglie, ricordava perfettamente tutto a memoria: "ok perfetto, e tu Ejiro, hai bisogno di qualcosa figliolo???"
"Delle aspirine per favore, ho un mal di testa terribile" disse Kirishima massaggiandosi le tempie con entrambe le mani.
"Dovresti farti un bel bagno caldo figliolo, senza offesa ma hai una cera orrenda... Vado e torno, sarò a casa in meno di mezz'ora" disse l'uomo infilandosi il cappotto lungo ed indossando una lunga sciarpa grigia, uscendo da casa e richiudendosi la porta alle spalle.
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Urei entrò nel piccolo minimarket, cercando di sbrigarsi a prendere tutto: fuori faceva un freddo cane e voleva sbrigarsi a tornare a casa dal figlio e dalla moglie.
Stava quasi per uscire, quando ricontrollando nel cestino della spesa che aveva con sé, si accorse di non aver preso il lievito e le aspirine.
Maledisse il lievito e le aspirine sottovoce, roteò gli occhi al cielo e tornò verso il reparto da cui era uscito per andare a prendere una scatola di bustine di lievito ed un pacchetto di aspirine.
Proprio qualche scaffale più in là, nel reparto farmacia, Monoma Neito, studente di teatro dell'accademia di recitazione Yuei, classe 1B, stava comprando bende e diverse scatole di cerotti che sarebbero serviti per lo spettacolo che lui e la sua classe avrebbero inscenato due settimane dopo quello messo in atto dalla 1A.
Avrebbero interpretato "Edward mani di forbice" che sicuramente era di gran lunga più interessante che vedere un tizio vestito da omino del Monopoli che possiede una strana fabbrica dove i dolci vengono geneticamente modificati per diventare schifezze mutanti e fare si che la gente compri solo quei prodotti facendo così morire le industrie mondiali di dolciumi che così non avrebbero avuto più nulla di interessante o nuovo da vendere, di conseguenza facendo perdere il lavoro a migliaia di poveri operai!!!
Quelli della 1A gli facevano una tale rabbia!!! Si credevano superiori a lui ed ai suoi compagni solo perché facevano più spettacoli di loro e venivano chiamati anche in altre città per esibirsi... Se ne avesse avuto l'occasione avrebbe di sicuro fatto abbassare la cresta a loro ed anche a quei tre microcefali che li andavano a trovare!!!
Uno di loro gli aveva addirittura rotto il naso!!!
"Se ne avessi l'opportunità" pensò il ragazzo, mentre gettava nel cestino delle caramelle gommose alle vitamine: "rovinerei per sempre le loro vite, in particolar modo quella del porcospino biondo che mi ha ridotto come un cencio, giuro che prima o poi io..." Ad un tratto i suoi occhi glaciali localizzarono poco lontano un tipo che gli pareva di aver già visto da qualche parte... Il padre di Kirishima, il fidanzato di Bakugo!!!
Un'idea maligna gli trapassò la scatola cranica, facendolo sogghignare.
Il ragazzo si avvicinò all'uomo che, intento a cercare le aspirine sullo scaffale dei medicinali in pasticche, non si era accorto della presenza del ragazzo.
"Salve!!! Kirishima Urei, giusto???" Chiese ad alta voce per farsi notare, facendo saltare per aria l'uomo che, intento com'era a cercare le aspirine, non si era minimamente accorto di Monoma.
Urei fece un balzo all'indietro cacciando un urletto molto poco virile, ma cercò di ricomporsi subito.
"Oh, ehm... Salve... Ci conosciamo???" Chiese impacciato Urei, gettando nel suo cestino il pacchetto di aspirine che aveva trovato, imbarazzato per la reazione comica di prima.
"No, ma ho sentito parlare di lei da suo figlio" il che era vero: "mi chiamo Neito Monoma e sono il suo migliore amico, dopo Kaminari ovvio" ecco, questa era invece una cazzata grande quanto la Tour Eiffel, ma Urei non lo sapeva.
"Oh, è un piacere Neito!!!" Urei gli strinse la mano: "ti serve qualcosa per caso???"
"Oh no, non mi serve niente, grazie!!! Volevo solo congratularmi per il fidanzamento fra suo figlio e Bakugo, il suo compagno di classe!!! Finalmente quei due si sono svegliati, era ora che si mettessero insieme!!!
Urei rimase di sasso.
"Aspetta... CO-COSA?!?!" Quasi urlò Urei, attirando l'attenzione di una vecchietta lì vicino che stava comprando delle pasticche per la pressione e che spaventata si allontanò.
"Esatto, per il fidanzamento!!!" Infierì Monoma: "dovrebbero festeggiare l'anniversario dei primi sei mesi a giorni!!! Sa, gliel'ha presentato Kaminari, anche se quei due vanno in classe insieme c'è voluto l'aiuto di Denki per farli avvicinare, altrimenti da soli non avrebbero concluso un bel nulla!!! Probabilmente hanno anche già fatto scintille a letto, non so se mi spiego...~" continuò Monoma con tono scherzoso, ben conscio della bomba a mano che aveva fatto abbattere sulla tranquilla vita di Bakugo, Denki e Kirishima.
Urei era sconvolto... Sei mesi?!?!? SUO FIGLIO STAVA CON UN RAGAZZO DA BEN SEI MESI E LUI NON SE N'ERA ACCORTO?!?!?
QUESTO NON SOLO VOLEVA DIRE CHE SUO FIGLIO NON ERA DA DENKI COME SOSTENEVA, MA ANCHE CHE AVEVA AVUTO RAPPORTI INTIMI CON UN UOMO!!!
Monoma a quel punto recitò la parte del ragazzino innocente caduto dalle nuvole: "Ma... lei non ne sapeva niente?!?! Oh cavoletti, mi dispiace tantissimo Signor Urei!!!" Piagnucolò Monoma, mentre dentro di sé gioiva come una pasqua, ignaro del guaio colossale che aveva combinato.
Urei non disse nulla per un bel po' ma dentro di sé ribolliva di rabbia.
"Ti ringrazio per la chiacchierata ragazzo, ma adesso devo andare, buona serata" E così dicendo, con tono glaciale, Urei Kirishima si diresse verso la cassa per pagare.
Monoma rise fra se e se.
"Adesso, Bakugo" pensò con fare viscido: "voglio proprio vedere come te la caverai..."

~•𝕀 𝕊𝕠𝕤𝕡𝕚𝕣𝕚 𝔻𝕖𝕝 𝕄𝕚𝕠 ℂ𝕦𝕠𝕣𝕖•~ (KIRIBAKU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora