𝖢𝗈𝗆𝗉𝗅𝗂𝖼𝖺𝗍𝗈

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Erano passati 5 giorni. 5 giorni in cui non potevo non pensare a loro due.

È complicato.

Ciro e io ora non ci parliamo. Questo mi fa davvero male. Soffro più per lui che per le altre cose.

Invece Tra Edo e me Sta cominciando qualcosa. Non credo sia qualcosa di molto grande dato che Teresa sta sempre qua.

Quindi si va piano.

Eravamo tutti in classe, ero stata invitata dalla direttrice dato che a Roma facevo L'artisitico.

La "prof" parlava di poesie e chi non è più bravo di Edoardo.

P: Vabbe un permesso premio per andare a Posillipo interessa a qualcuno?

Tutti si sono agitati, chi non vorrebbe andare a Posillipo e uscire da quest'inferno.

P:Allora dovete scrivere una poesia. E la più bella verrà selezionata.

Entra Gennaro e dietro di lui Teresa, dovrebbe starmi antipatica ma è tutto il contrario.

G:E, professoressa Melia. Scusate se ho interrotto la lezione. C'è la signorina Teresa Polidori.

Edoardo stava guardando me,Lui sta cercando di evitarla. Ma so che in fondo lui vorrebbe anche scoparsela qua.

T:Salve professoressa, il disegno è arrivato.

Lo dice con quella voce timida, mi ricorda Nina.

P:Ah bene,così veniamo subito a vederlo. Ragazzi allora andiamo tutti in laboratorio.

Tutti si alzano e io dopo di loro, edoardo rimane indietro a parlare con la prof.

Io prendo Ciro e lo porto in un angoletto.

-Che fai ora mi eviti- incrocio le braccia e lo guardo-

C:Sei tu quella che si è allontanata.- mi guarda con quella faccia seria avrei voglia di ucciderlo-

-Quindi? Te l'ho detto, pensavo avessimo qualcosa.-

C:t'agg dett ca si comm na sorellìn p me-
Mi guarda ancora con quella faccia seria-

E con tanta voglia, Lo bacio.

Lui mi prende i fianchi e mi avvicina più a lui.

-Io o' so ca' nun è vero- gli dico sulle labbra- Te voj ben assai-

Me ne vado lasciandolo lì perplesso credo, cerco Edoardo e insieme a lui andiamo al laboratorio.

Dopo essere rimasta insieme a Nad E silvia a ritagliare pezzi di carta siamo andate a pranzo.

Metà giornata è già passata e io ero insieme a Ciro stavamo aspettando Edoardo a quanto pare.

E sinceramente non avevamo il coraggio di parlare di quello che era successo prima.

Lui stava sentendo la musica e io ero sdraiata a leggere un libro.

Qualche minuto dopo arriva Pino,Con lui le cose non stanno andando bene.quindi decido di restarne fuori.

P:Ciro ti devo parlare.- ciro fa come se non esistesse e continua a sentire la musica- Elì che ha?

-Nun o so, stai attento- gli dico prima di ritornare a leggere il mio libro-

Lui gli toglie l'auricolare e Ciro si accorge di lui.

C:che vuoi Pinù

P:Ti Volevo dare un consiglio.O sai è meglio se ti compri quelle bluetooth.Le cuffie, sono pure più comode.

C:E tu me scass o' cazz ppe dirm cheste stronzàt.-lui si alza e lo spi ge via- ma vatte a fa na cagata- si rimette le cuffie

Qua non va bene, loro non hanno un rapporto come quello tra lui e Edo,Ma comunque sono amici.

P: ma fa nbocc a mammt stu scem.

Ciro si gira di scatto lo prende per il collo e gli pu ta qualcosa addosso.

Vista la situazione mi alzo e rimango in allerta se in caso succedesse qualcosa.

C:Che cazz' hai detto eh? Ripeti si tien e  pall forza!

-Ao vedi de sta fermo!

P:aie perso a cap'?

C:Tu stai rischiando assai Pinù Assai!- dice tutto incazzato- Dic un'altra parola e t'accir

-Ciro Per favore, Ascoltami non risolverai niente facendo così.

C:Tu stanne fuori!

P:Accirm- si alza la maglietta e si crea un taglio profondo-

-Che cazzo fai!-urliamo io e ciro allo stesso tempo-

P:Accirm Dai!Continua Cre nte mette paur!Cre non tien e palle Ciro!-gli prendo il braccio per portarlo indietro ma non ce la faccio.

-Pino, smettila!- cerco ancora di levarlo
Ma con scarsi risultati-

P:Si nu scem e merd! Pecche T'agg dato sempe tutte cos' T'agg voluto Ben' E si nu scem de merd!

Esco da lì e vado a cercare Totò magari può fare qualcosa ma troppo tardi Pino l'ha preso per il collo.

Ritorno in cella e mi avvicino a lui

-ti rendi conto di quello che hai fatto?-

Lui si gira verso la finestra incredulo di quello che ha appena fatto.

T:ciro tutto apposto?

C:tu nun me rompe u' cazz'-gli urla contro e Totò  se ne va-

-hey-dico con la voce più calma, gli prendo la faccia e ci guardiamo- stai tranquillo, risolveremo anche questo.

Le ore passano e passano, oggi volevo dormire insieme a Carmine ma sarei rimasta tutta la notte con Edo e Ciro.

Avevo già il piagiama addosso ero sdraiata nel letto di edo,lui si era rinchiuso a fare quella poesia.

E incuriosita da tutto sono entrata in bagno.

-Ancora non l'hai finita?

E:me mancv l''ispirazion e grazie a te mo' lho finita-mi fa due colpetti sulle sue gambe e io mi ci siedo sopra-

-Me la leggi?- lui annuisce e comincia a leggere-

E:Voglio chiagnere ‘na lacrima,
annascunnuta a ll’uocchie
d’’o munno indifferente
ca guarda e sse nne va.
Nun voglio parlà ‘e niente
pecchè ogne pparola
è ssulo ‘nu rummore
pe cchi nun vo’ capì.
E ‘o core mio suspira,
mme dice: “Nun dà retta,
parla cu mme sultanto”.
E i’ ‘o stongo a ssentì.

-È Bellissima- sorrido e lui anche-

E:Come te.


𝗦𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗔𝘂𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲

Heeeei, scusate s non ho pubblicato ieri.Ma vi pubblichi questo capitolo oggi hahaha.

Poi appena mi sveglierò ve ne pubblicherò altri.

Intanto leggete questo.

Non mi odiate vi amo💞🥺

-aury🔗💙














 𝑺𝒑𝒆𝒓𝒂𝒏𝒛𝒂 |MARE FUORI|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora