Certezze

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Jade's pov

Non voglio più pensare a quella sera. Non voglio più pensare a quanto sono stata idiota. Non voglio più pensare a quello che avrei potuto perdere solo a causa delle mie paure. Non voglio pensare a cosa sarebbe successo se quella ragazza in preda all'isteria, forse a causa dell'alcool, forse a causa di qualunque altra cosa, non avesse "deciso" di chiamarmi quella sera.

Non voglio più pensarci, ma ogni volta che chiudo gli occhi risento la sua voce confusa che mi parla attraverso il telefono.

Ma basta adesso, non solo perchè non voglio più pensarci, ma soprattutto perchè ormai non ho più ragione di pensarci. Ho fatto la cosa giusta e l'ho salvata. L'ho salvata per la seconda volta.

Ora sono sul mio letto nero, sdraiata a pancia in su mentre guardo il mio soffitto nero. Direte voi, non ti senti a disagio con tutto questo nero intorno a te? Bhe, una volta il nero era ciò che mi rendeva felice; poi però, dopo una giornata senza vederla a scuola tornavo a casa e tutto ciò che vedevo era il buio. Primo giorno, secondo giorno, terzo giorno e così via, fino ad oggi almeno.

Sono sempre nella mia stanza buia e nera, ma al mio fianco ho la luce... Certo, ancora non si è svegliata, ma quando lo farà, la sua luce sarà talmente forte da riuscire a coprire tutto ciò che c'è di scuro.

Mi avvicino di nuovo verso la ragazza sdraiata al mio fianco. 'Ma come ho fatto a non accorgermi prima di quanto fosse bella?'

'Ma come ho fatto a non accorgermi prima di quanto fossi innamorata di lei?' Non è più così difficile ammetterlo dopo aver provato tutto quel dolore e dopo aver sentito così tanto la sua mancanza.

Ogni tanto la vedo muoversi leggermente e mi ritrovo a sorridere. Non vedo l'ora che si svegli per dirle quello che avrei dovuto dirle parecchio tempo fa.

Guardo il telefono. Sono ancora le 7 di mattina. Sta dormendo da parecchio ma ha affrontato un periodo abbastanza duro, credo che dormirà ancora un bel po'. Forse potrei andare a prenderle qualcosa per fare colazione. Dopo tutto quell'alcool comunque dovrà mangiare qualcosa, altrimenti non riuscirà nemmeno ad alzarsi dal letto.

Decido di andarmene per prenderle qualcosa da mangiare, così quando tornerò e si sveglierà potrà rilassarsi e fare colazione.

[...]

Cammino per un po' finché non passo davanti ad un bar. Non era un bar qualsiasi, era il nostro.
Le avrei preso qualcosa da mangiare qui, anche se non so ancora cosa.

[...]

Tori's pov

Mi sveglio con un gran mal di testa. Mi guardo intorno ma è buio e non riesco a vedere nulla. Non ricordo praticamente nulla di ieri, solamente una festa, tanto alcool e un dolce dondolio.

Ma forse era solamente un sogno...
Mi alzo con calma dal letto, e per poco non finisco con la faccia sul pavimento. Intorno a me sembra che non ci sia nulla che non si muova.

Uscire da qui sarà più difficile del previsto...

Riesco finalmente a tentoni ad uscire dalla camera, ancora al buio. Appena attraversata la porta, mi rendo conto di non trovarmi a casa mia.

Attraverso quella che credo sia la camera da pranzo, ma mi ritrovo davanti un uomo in giacca e cravatta.

"Chi sei tu? Che vuoi a casa mia?"

Non rispondo, non saprei con che cosa rispondere, non so neanche come ci sono arrivata qui...

"CHI SEI?"

E con questo, raccolgo le poche forze che mi sono rimaste e scappo via di corsa, per quanto posso.

Esco dalla casa e comincio a correre sul marciapiedi, quando di colpo inizia a piovere.

Un incontro fortunato (JORI) #COMPLETATA#Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora