Un incontro fortunato (JORI) #COMPLETATA#

Verso la scuola

Tori's pov

Sicuramente non arriverò in tempo, ma almeno arriverò. Devo un grosso favore a questa ragazza
'forse dovrei chiederle come si chiama'.

Mi preparo ad uscire dal bar e ad affrontare la pioggia
'magari si sarà avvicinata, per non farmi bagnare ancora'
esco dalla porta e noto in lontananza una macchina parcheggiata con le quattro frecce accese
'o forse no'

'vabbè, sarà meglio non farla aspettare troppo, non mi sembra granché paziente'.

Corro in mezzo al parcheggio e mi affretto ad entrare in macchina
"Ti avevo detto di muoverti, stavo per mollarti qui"
mi dice sgarbatamente appena salgo sul sedile
'riguardo alla pazienza avevo ragione' penso e mentre chiudo la portiera lei mette in moto la macchina e parte.

"scusa, la prossima volta cercherò di fare più in fretta"
le dico, non posso fare a meno di guardarla
'È talmente bella, come si fa a resisterle?'

'penso mi stia succedendo qualcosa di strano'
mi sembra di perdermi nei suoi grandi e stupendi occhi blu, che ormai mi hanno rapita
'non c'è colore più bello di ques-'

"non ci sarà una prossima volta"
mi sputa addosso lei, distogliendomi dai miei pensieri ma sostenendo il mio sguardo
'diamine, penso di essere cotta di lei' è l'unica cosa a cui riesco a pensare ora.

Lascio cadere così il discorso per entrare in un silenzio imbarazzante 'devo dire qualcosa, al più presto'

"emm, io mi chiamo Tori Vega, forse conosci mia sor-"
cerco di dire ma mi interrompe
"tua sorella Trina, giusto?" mi chiede, sorrido finalmente, sono contenta di aver interrotto il silenzio e di avere una conversazione con lei
"esatto!"
dico euforica fissandola, incapace di resisterle.
"Che bello, un'altra Vega"
dice ironicamente, con un'espressione schifata sulla faccia.

Distoglie per un momento l'attenzione dalla strada per guardarmi, continua con "Ora capisco tante cose" e riportando l'attenzione alla strada
'e questo che vorrebbe dire?' rimaniamo in silenzio per qualche minuto, poi sento la necessità di sapere il suo nome

"Tu invece? Come ti chiami?"
Le chiedo curiosa
Inizialmente non ricevo una risposta, ma solo un'alzata di occhi al cielo, ottengo ciò che desidero solo dopo averle chiesto di nuovo il suo nome

"Jade West, ma ora silenzio"
Mi risponde distrattamente, sempre fissando la strada.
Il viaggio prosegue nel più imbarazzante, almeno per me, dei silenzi.

Dopo 5 minuti, che a me sono sembrati un battito di ciglia, arriviamo nel parcheggio della scuola, guardo l'orologio e sono le 8:23
'in fondo poteva andare peggio, ha anche smesso di piovere'.

La macchina si ferma, Jade si volta per guardarmi e di nuovo mi perdo nei suoi occhi blu.