capitolo uno

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t/n tuo nome
t/c tuo cognome
s/n soprannome

[1743 parole]

la sveglia suona come ogni mattina, mi alzo guardando fuori dalla finestra con un po' di tristezza.

oggi è arrivato il giorno, l'ultimo giorno di scuola alla Karasuno, se ci penso mi vengono ancora le lacrime.

mi alzo dal letto, vado a farmi una doccia veloce e, dopo essermi vestita, corro in camera di mio fratello per vedere se è già sveglio.

"kozume ma tira su il culo e muoviti, è tardi" "eddai fammi finire la partita e poi sei tu quella lontanta da scuola mica io" lui era beatamente seduto sul letto a gambe incrociate, con una coperta in testa e il joystick in mano incollato alla tv.

ma aveva ragione, la karasuno è molto più lontana da casa nostra rispetto alla scuola di mio fratello, la nekoma.

torno in camera e prendo lo zaino tra tutti gli scatoloni. il giorno dopo ci saremmo trasferiti e io inizierò la mia nuova scuola, nonché la stessa di mio fratello.

corsi giù dalle scale salutando mia madre. "miraccomando t/n è il tuo ultimo giorno" "si mà non me lo ricordare ogni volta, grazie" dissi per poi chiudere la porta alle mie spalle.

corro verso la femrata della metro, che per poco non perdevo e infilo gli auricolari nelle orecchie in modo da ascoltare della musica mentre aspetto la mia fermata.

una volta scesa dalla metro c'è come sempre il mio migliore amico, Shoyo.
"shoyo scusami è che non ho senti-" dissi scusandomi, mi fermai appena vidi che mi stava guardando con le lacrime agli occhi e la faccia triste.

"ti prego t/n-chan non te ne andare" disse piagnucolando e abbracciandomi poggiando il mento sulla mia spalla data la sua altezza.
"credimi fosse per me resterei qui con te e gli altri ma lo sai che devo andare via" dissi abbracciandolo a mia volta.

si staccò e ci incamminammo per arrivare a scuola.

.    .    .

passarono tutte le lezioni, in classe non vado d'accordo con nessuno quindi da una parte sono felice di andarmene ma dall'altra non voglio abbandonare i miei amici, la mia squadra.

Shoyo è il mio migliore amico, gioca a pallavollo nel club maschile di cui io sono la manager, in realtà non ho mai capito nulla sulla pallavolo ma mi aveva fatto un culo quadro per diventare la manager della sua squadra, quindi dopo vari giorni gli dissi di si.

e ora mi trovo a dover dire addio a tutti.

dopo le lezioni ci aspettavano gli allenamenti. appena entrai in palestra ovviamente non potevano mancare Noya-san e tanaka-san pronti a riempirmi di complimenti ma quel giorno se ne stavano con le lacrime agli occhi a guardarmi.

"eddai ragazzi non ditemi che piangete pure voi" dissi ridendo. "t/n la palestra non avrà più un senso senza di te" "adesso chi aspetterò tutti i pomeriggi che entri dalla porta della palestra" dissero entrambi continuando a piangere.

"suvvia ragazzi, ne abbiamo parlato tante volte, verrà sicuramente a trovarci" disse suga, la mamma del gruppo. "giusto t/n?" continuò lui sorridendo.

"certo sapete che non sto senza di voi ragazzi" a quelle mie parole tanaka e noya sembrava che avessero appena visto la madonna.

"ignorali, fanno sempre così" disse daichi, il capitano, nonchè il papà del gruppo. "tranquillo papà lo so bene" dissi ridendo.

"allora gli altri dove sono?" chiesi vedendo che in palestra c'erano solo daichi, suga, tanaka, noya, asahi e shoyo che era venuto con me.

"siamo qui" disse una voce cupa a me irriconoscibile, kageyama.
"ahh ce ne avete messo di tempo" mi girai vedendolo arrivare con tsukishima e yamaguchi.

my kitty||ᴋᴜʀᴏᴏ ᴛᴇᴛsᴜʀᴏᴜ x ʀᴇᴀᴅᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora