capitolo ventiquattro

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[parole 2227]

era mezzanotte passata, dopo cena i ragazzi insistettero per andare a fare un giro in spiaggia di notte.

io, kenma, oikawa e asami ci eravamo seduti sulle sdraio mentre gli altri stavano facendo una partita che, come avevano detto loro, sarebbe durata dieci minuti. tanto si sapeva che sarebbero andati avanti all'infinito.

"oikawa-san come mai tu non giochi?" gli chiesi io. "prima di tutto è buio e non vedo niente e seconda cosa non voglio rovinare le scarpe con la sabbia" "beh levale" gli disse asami. "no che poi mi va la sabbia sui piedi e me la porta fino in stanza" "come vuoi tu" dissi io ridendo.

mio fratello era seduto dietro di noi con il telefono in mano, oikawa era seduto tra me e asami.

tra un po' mi addormentavo e vedevo che non ero l'unica, asami si era appoggiata alla spalla di oikawa per dormire.

"oikawa posso?" dissi indicando la sua spalla. "certo che puoi" mi appoggiai a lui per stare più comoda, ripresi a guardare gli altri che giocavano al buio.

sentii qualcuno accarezzarmi i capelli. "gattina, dobbiamo andare" aprii gli occhi, ero ancora appoggiata alla spalla di oikawa mentre kuroo era venuto a svegliarmi.

"che ore sono?" chiesi io con la voce impastata dal sonno. "l'una emmezza credo" "menomale che erano solo dieci minuti" disse ridendo oikawa che era rimasto sveglio quindi stava ascoltando.

kuroo mi prese per mano e ci alzammo, vidi lev arrivare e poi prendere in braccio asami che non si mosse neanche per un secondo.

"non è bellissima mentre dorme?" mi chiese il mio migliore amico sorridendo.
"sei bellissimo pure tu quando fai queste cose carine" gli risposi io, lui si mise a ridere e poi raggiunse gli altri con oikawa per iniziare a tornare in hotel.

kuroo si girò a guardare kenma che si era addormentato. "cosa faccio lo sveglio?" "è una bellissima domanda, si incazza se lo svegliamo" "e allora lo prendo in braccio"

il corvino si avvicinò a mio fratello, lo prese in braccio e poi ci incamminammo per raggiungere gli altri.

"ma, prendi in braccio lui e non me" dissi io ridendo. "sei tu gattina che ti lamenti se ti prendo in braccio" "giusto" "e poi mi è capitato spesso di portarlo a casa sua dopo una partita stancante, quindi so che non gli da fastidio"

arrivammo in hotel, kenma si era svegliato ed era tornato in camera sua a dormire. salutammo tutti e poi anche noi ci chiudemmo nella nostra stanza.

bokuto si lanciò sul letto e si addormentò dopo pochi secondi. akaashi lo raggiunse e gli tolse le scarpe, siccome non si era tolto nemmeno quelle, e poi si sdraiò vicino a lui dopo avergli messo la coperta.

"akaashi sembri sua madre" disse ridendo kuroo. "io la trovo una cosa carina" aggiunsi io. "non voglio che prenda freddo" disse così e poi si addormentò con la testa appoggiata al suo ragazzo.

presi una maglietta larga e dei pantaloncini che avevo portato per il pigiama e, dopo essermi cambiata, raggiunsi kuroo sul letto che stava al piano di sopra.

aveva la schiena appoggiata al muro e il telefono in mano che smise di usare appena mi vide arrivare. "gattina eccoti" disse lui a bassa voce data l'ora che si era fatta.

"eccomi qui, che fai?" gli chiesi io mettendomi seduta di fianco a lui. "rispondevo ai messaggi di mio padre di qualche ora fa" "capito, ti dispiace se dormo?" dissi io sbadigliando.

"nono anzi ora dormo pure io" mi sdraiai sul letto mentre lui mi abbracciava da dietro.
"notte gattina" disse lui dandomi un bacio sulla guancia. "notte gattino"

my kitty||ᴋᴜʀᴏᴏ ᴛᴇᴛsᴜʀᴏᴜ x ʀᴇᴀᴅᴇʀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora