[parole 1838]
ed ecco il giorno, finalmente avrei rivisto tutti, non stavo più nella pelle.
mi alzai dal letto più veloce che mai, erano le sette, quella mattina non avremmo avuto gli allenamenti mattutini e l'incontro con il karasuno si sarebbe svolto nel pomeriggio/sera nella nostra scuola.
corsi subito in bagno e mi feci una bella doccia per svegliarmi siccome ero ancora nel mondo dei sogni, una volta finito indossai la divisa della scuola e presi il telefono in mano.
c'era un messaggio. da una persona di cui non mi sarei mai immaginata di vedere il nome sul mio schermo, mio padre. non sono in brutti rapporti con lui solo che da quando ci siamo trasferiti non ci siamo più sentiti.
"ciao s/n appena puoi chiamami ok? ti voglio bene" rimasi un po' stupita dal messaggio ma risposi con "ok, anche io". vabbe non ci feci molto caso e andai in camera da mio fratello.
"ahh vedo che sei sveglio" esclamai io."avevi dubbi?" disse lui a bassa voce mezzo addormentato. "comunque mi ha scritto papà" continuò lui mentre scendevamo le scale. "si anche a me, mi ha chiesto di chiamarlo appena possibile" "pure a me, secondo te cosa deve dirci?" "non lo so è un po' che non lo sentiamo" "chiamiamolo stasera quando torniamo a casa dalla partita va bene?" "certo va bene".
dieci minuti dopo uscimmo di casa e andammo a scuola dove incontrammo subito Kuroo, Lev e Yaku che stavano parlando. "oh eccovi finalmente, vi ho aspettato per dieci minuti sotto casa vostra" disse kuroo. me ne fregai altamente e andai ad abbracciare Lev per poi andare in classe insieme.
. . .
finirono le lezioni e la mia ansia era alle stelle. ero in ansia ma allo stesso tempo felice, non mancava molto e avrei rivisto i miei amici, quanto mi mancavano.
alle due andammo tutti in palestra, i ragazzi uscirono e, come ordinato dal coach, andarono a correre per qualche minuto nel parco vicino scuola. io restai in palestra con lui e il sensei.
il coach mi spiegò cosa dovevo fare durante la partita, insomma le solite cose, riempire le borracce, tenere gli asciugamani per le pause, tenere i punti e cose così.
verso le due emmezza tornarono tutti, kenma sembrava più felice non so per quale motivo. "tutta questa felicità?" gli chiesi, tutti si girarono. "ma è sempre uguale" disse Yaku. "nono so riconoscere quando mio fratello è felice" risi io. "ha incontrato uno prima e probabilmente ci avrà parlato" disse kuroo dietro di lui. proprio in quel momento sentimmo una macchina, anzi più che altro un pullman fermarsi dietro di noi.
subito mi girai e vidi il coach ukai uscire dal veicolo, non ci pensai due volte. "COACH UKAI" gli urlai correndo verso di lui. e qualche secondo dopo uscirono tutti, tutti quanti. Hinata iniziò a correre a sua volta per poi buttarsi addosso a me gridano. "T/N-CHAN" mi tremavano le gambe, lo stavo abbracciamo sul serio? "ommiodio Hinata sei qui davvero?" dissi continuando a gridare dalla gioia. "RAGAZZI C'È T/N" urlò il ragazzo al resto della squadra.
stavo per abbracciare Tsukki ma Tanaka e Noya mi presero praticamente in braccio senza lasciarmi andare. "dai ragazzi stavo per abbracciare quello spilungone di tsukki" "tsk senti chi parla, tappetta" disse ridendo. abbracciai i due ragazzi che non mi mollavano più e poi corsi in braccio a tsukki come se fosse l'ultima cosa potessi fare in quel momento, mamma mia se mi era mancato. all'abbraccio si unì anche Yamaguchi che era rimasto attaccato all'amico come sempre.
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my kitty||ᴋᴜʀᴏᴏ ᴛᴇᴛsᴜʀᴏᴜ x ʀᴇᴀᴅᴇʀ
FanficCOMPLETA se siete qui perchè amate kuroo quanto me allora diventiamo amici subito non seguirò l'anime o il manga e soprattutto non sono qui per descrivere per filo e per segno ogni partita che ci sarà siccome non capisco nulla della pallavolo, quind...