diciottesimo

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I funerali di Silente erano stati organizzati personalmente da me e da Harry, mi sentivo un peso sullo stomaco all'idea che avrei potuto fermare Draco invece di restare nell'ombra, e forse a quest'ora Silente sarebbe ancora vivo.

Molti ragazzi avevano deciso di fare ritorno ad Hogwarts per partecipare al funerale e commemorare la sua memoria; il professor Lumacorno si trovava in testa alla colonna di Serpeverde, con una veste verde smeraldo e argento, la professoressa Sprite, direttrice dei Tassorosso, e persino Madama Prince in piedi accanto a Gazza, lei avvolta in un pesante velo nero e lui in un antico completo con la cravatta, sempre nero.

A detta di Harry erano anche presenti i membri dell'ordine della Fenice: Kingsley Shacklebolt, Malocchio Moody, Tonks dai capelli rosa, Remus Lupin, mano nella mano con lei, i signori Weasley, Bill e Fleur seguito da Fred e George, che indossavano giacche di pelle di drago nera; poi c’erano Madame Maxime, il padrone del Paiolo Magico, Arabella Figg, l'autista del Nottetempo, Madama McClan del negozio di vestiti di Diagon Alley, e alcune persone che Harry conosceva solo di vista, come il barista della Testa di Porco e la strega che spingeva il carrello dell’Espresso per Hogwarts.

C’erano anche i fantasmi del castello, tremanti e  appena visibili alla splendente luce del sole, e poi ancora Neville, Luna, Ginny, Ron e Hermione, Cornelius Caramell che si mise in prima fila, Rita Skeeter e persino la Umbridge, la cui fama la prevedeva sempre.

Al funerale aveva partecipato anche il centauro Fiorenzo e le sirene i tritoni che, avevano dedicato alla memoria di Silente, una canzone straziante.

Hagrid aveva posato Silente su una tavola e in poco tempo delle fiamme bianche si erano liberate nell'aria disegnando una fenice, che una volta dissoltasi, aveva lasciato spazio ad una semplice tomba di marmo bianca, all'interno della quale giaceva Silente.

<Come stai?> mi sussurra Pansy poggiandomi una mano sulla schiena

<Non lo so neanche io come sto Pansy> mormoro a voce bassissima.

Silente era morto, e quando la realtà mi aveva colpito in faccia aveva fatto male.

Harry era distrutto, e Ginny tra le lacrime tentava di consolarlo, come Hermione con Ron, tutti stavano piangendo la morte di Silente, non conoscendo nemmeno la storia della sua morte.

Dopo i funerali ci eravamo recati nella Sala Grande, dove la poltrona di Silente giaceva solitaria al centro della stanza, e ognuno di noi aveva detto qualcosa su Silente; inutile dire che tutti scoppiammo a piangere, straziati dal dolore della sua morte.

Ciononostante sapevamo che dovevamo tenerci pronti, adesso che Voldemort aveva fatto si che silente fosse ucciso, Hogwarts era sempre meno sicura ogni giorno che passava, e sicuramente questo lo sapeva.

[..]

<Non devi farlo cosi Neville, provaci meglio> <Si cosi Ginny bene> <Ron ci sei quasi><Hermione complimenti>

La stanza delle necessità era diventata il nostro rifugio, ci allenavamo giorno e notte consapevoli che da un momento all'altro sarebbe potuto scoppiare il caos, eravamo in inferiorità numerica e per giunta senza Silente avevamo molte meno possibilità di vincere, ma nonostante lo sapessimo avevamo deciso di farci guidare da Harry nell'allenamento, e fin'ora stava andando piuttosto bene.

Harry stringe gli occhi portando una mano alla cicatrice e si abbassa sulle ginocchia stringendo gli occhi, tutti ci avviciniamo preoccupati e Ginny gli si avvicina per scuoterlo un po

<Harry, che succede?> gli chiede preoccupata dopo diversi minuti di silenzio da parte del ragazzo

Harry si alza la terra, raccoglie la sua bacchetta che era scivolata lontano e dopo ci guarda tutti uno ad uno, prima di dare l'inizio a quella che sarebbe stata la fine

<Loro sono qui.>

decisions  || draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora