capitolo 11 ✅

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Apro gli occhi e vedo un bagliore di luce bianca. Sento una voce chiamarmi da dietro, così mi giro.

"Martina" dice una voce familiare.

Oddio, è mia mamma.

"Mamma!" esclamai, non esitando un secondo a fiondarmi nelle sue braccia. Mi era mancata così tanto.

"Mamma, ma dove siamo?" chiesi, cercando di capire la situazione.

"Tesoro, siamo in paradiso" rispose mia mamma con dolcezza.

"Io... io sono morta?" chiesi, tremando.

"In pratica, tocca a me decidere se farti vivere o farti morire. Ti ricordi cos'è successo prima che arrivassi qua?" spiegò lei.

"Mi ricordo che stavo parlando con Jaden" risposi.

"Sì, e in pratica sei svenuta perché non mangiavi da troppo tempo. Tesoro mio, devi mangiare" aggiunse mia mamma.

"Ma mi vedi? Sono un bisonte" obiettai.

"No, amore di mamma, sei semplicemente splendida" disse lei, cercando di consolarmi.

"Farò finta di crederti" risposi, sorridendo debolmente.

"Tesoro, adesso devi scegliere se tornare sulla Terra o rimanere qua con me e papà" spiegò mia mamma, con un tono serio.

Beh, se resto qua starò con mamma e papà, ma Josh, Jaden e Addison hanno già perso loro. Non possono perdere anche me, e poi Nikita, Avani e Payton mi mancherebbero troppo.

"Ho deciso di tornare. Jaden, Josh e Addison hanno già perso voi due" dissi, determinata.

"Va bene tesoro, come vuoi" accettò mia mamma.

"Prima di andare, però, posso darti un ultimo abbraccio?" chiesi, con un tono triste.

"Certo, amore, vieni qua" rispose lei, aprendo le braccia.

Mi buttai tra le sue braccia per l'ultima volta.

"Mi mancherai così tanto, mamma" dissi con le lacrime agli occhi.

"Lo so, tesoro, ma sei forte. Ce la farai anche senza di me. Ogni volta che ti mancheremo, ti basterà guardare il tatuaggio" disse mia mamma, cercando di confortarmi.

Mia mamma schiocca le dita e, all'improvviso, non vedo più lei ma il soffitto di una camera. Apro gli occhi velocemente e mi accorgo di essere in una stanza di ospedale.

Dopo qualche minuto, vedo entrare un uomo sulla quarantina con un camice bianco e una cartella in mano.

"Salve, io sono il suo dottore. Come si sente?" chiese il medico.

"Ho un po' di mal di testa ma sto bene. Mi può dire che è successo?" chiesi.

"Lei è stata in coma per un mese. Non si ricorda niente?" spiegò il dottore.

"No..." risposi, confusa.

"Adesso entreranno delle persone. Mi dica se le conosce, ok?" disse il medico, facendo entrare Avani e Nikita.

"Avani, Nikita, mi siete mancate tantissimo. Venite ad abbracciarmi" dissi, emozionata.

Le due arrivarono come due bisonti e mi abbracciarono più forte che mai.

Si staccarono e subito un'altra persona venne ad abbracciarmi. Lo riconosco dall'odore; è Jaden.

"Jj, mi sei mancato" dissi, felice di rivederlo.

"Anche tu, piccolina. Anche tu" rispose Jaden, con affetto.

Jaden si staccò e mi abbracciò Josh.

"Sorellina, mi sei mancata tantissimo" disse Josh, con un sorriso.

𝙻𝚄𝙸//𝙿𝚊𝚢𝚝𝚘𝚗 𝙼𝚘𝚘𝚛𝚖𝚎𝚒𝚎𝚛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora