Capitolo 6: Tony Stark

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Avete mai provato a farvi investire da una macchina? Io no, per fortuna: né per volere né per sbaglio

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Avete mai provato a farvi investire da una macchina? Io no, per fortuna: né per volere né per sbaglio.

Eppure in quel momento mi sentivo come se un'auto mi avesse investito più volte,

Aprii gli occhi lentamente e provai a muovere i miei muscoli ancora deboli senza successo. 

Quando riuscii a ritrovare controllo del mio corpo notai di essere legato a una sedia di legno. 
Le mie mani erano legate dietro lo schienale grazie a una semplice corda stretta così tanto ai miei polsi che il mio sangue quasi si fermò.

Sospirai. 

Sul serio? Davvero una volta al mese dovevo finire legato per colpa di nemici? Che poi cosa avessi fatto a quell'uomo era ancora da scoprire, io volevo solo rivedere i miei genitori e che succede? Arriva un tizio a caso che accusa me e un mio amico di essere terroristi e poi ci fa svenire come se nulla fosse.

Mi preoccupai un attimo a osservare la stanza in cui mi avevano messo: Le pareti erano nere come la pece e non era molto accessoriata, c'era solo una scrivania posizionata davanti a me e la sedia su cui ero legato. 

Jason non era con me e sperai stesse bene, sapevo solo due cose in quel momento:
1) Non volevo perdere altre persone a me care
2) Se quell'uomo cecato aveva fatto qualcosa ai miei genitori avrebbe avuto vita breve.

Cercai di calmare i mille pensieri nella mia testa e notai la porta nera che si apriva rivelando un uomo abbastanza alto e con un abbigliamento formale. 

Alzai un sopracciglio.

Sul serio faceva quel tipo?

<<Ti sei svegliato finalmente, ragazzino>> ridacchiò e mi trattenni dal maledirlo. 

<<Cosa mi avete fatto? Dov'è Jason?>> chiesi gelido e sulla difensiva. 

<<Allora è così che si chiama il biondino?>> sorrise leggermente per poi sedersi con un sospiro. 

<<Tu sei Percy Jackson, giusto?>> mi chiese e risi senza goia. 

<<Se avete preso me e il mio amico sapete benissimo chi siamo, anche l'uomo cecato lo sapeva>> ringhiai e l'uomo davanti a me scoppiò a ridere. 

<<L'uomo cecato sarebbe Fury?>> chiese fermando le risate e io annui lentamente. 

<<E tu sei l'uomo avvocato>> ironizzai osservando meglio il suo abito formale che mi ricordava molto quello di un avvocato. 

Passò qualche minuto di silenzio e poi lo sentii di nuovo parlare. 

<<Tony Stark>> mormorò e voltai di scatto la mia testa, poco prima rivolta verso sinistra,  verso di lui.

<<Cosa?>> domandai confuso.

<<Il mio nome. Il mio nome è Tony Stark>> spiegò senza alzare lo sguardo dai fogli e io annuii lentamente, facendo mente locale.

Tony Stark...

Era un nome che avevo già sentito, il problema era che non ricordavo dove.

ANGOLO ME
Hello! Come state?
Scusate il ritardo con l'aggiornamento, siete curiosi di continuare? 
~Annie✨

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