The return of titans

Capitolo 2: Veniamo "licenziati"

Stavamo camminando in silenzio.

<<Dimmi la verità, per favore>> sospirai attirando lo sguardo preoccupato di Jason su di me.

<<Che fine ha fatto Jason Grace, tu chi sei?>> chiesi ironico riferendomi a ciò che era successo poco prima sull'Olimpo.

Il figlio di Giove affianco a me sbuffò e mi rivolse un sorriso triste.

<<Temo proprio che sia ancora qui con te, solo... ha aperto gli occhi, lucidato gli occhiali e ha iniziato a vedere la realtà: gli dei sono egoisti>> sospirò guardando con attenzione il cielo in cui esplose un fulmine.

<<Temo che il tuo paparino non sia molto contento della tua affermazione>> scherzai per sdrammatizzare e sembrò funzionare visto che Jason si concesse una risata.

Entrambi, però, sapevamo cosa stavamo cercando di fare.

<<Lo sai che prima o poi arriverà il tempo di pensarci e soffrire vero?>> gli chiesi pensando a tutti i miei tentativi nelle ultime due ore per non pensare a lei, a loro.

<<Lo so ma ora non riuscirei a sopportare il dolore e sarebbe un bel problema, abbiamo ancora un bel po' di lavoro da fare>> mi ricordò il biondo che ora aveva iniziato a camminare più veloce, molto probabilmente per non invadere la mente di pensieri indesiderati.

<<Beh, credo proprio di sì>> sospirai rimanendo leggermente indietro.

Jason aveva ragione, avevamo ancora del lavoro da fare ma... cosa puoi fare per scappare dal dolore?

Risposta alla Atena: Niente.

<<Come sarebbe a dire che Leo non si trova?>> ringhiai contro uno sfortunato ragazzo della cabina di Apollo che stava aiutando a recuperare i corpi dei deceduti.

<<Non si trova Percy, noi... noi abbiamo cercato di...>> balbettò cercando di spiegarmi e di essere coraggioso, ma persi la pazienza.

Lo facevo spesso da quando erano morti.

<<Via dalla mia vista prima che perdi la testa>> minacciai cercando di non fare uscire le lacrime che volevano scorrere a litri, chiudendo le palpebre.

Nascondere le mie iridi del colore del mare era l'unico modo per non farmi vedere debole.

<<Secondo te perché non si trova Leo, insomma secondo te è...?>> iniziò a chiedermi Jason cercando di non affogarsi con la sua stessa saliva nel mentre.

Lui e Leo avevano un forte legame, mi faceva molta pena e capivo come si sentisse ma era più che probabile che Leo... beh fosse esploso in cenere.

<<Forse>> risposi incerto per poi sentire degli zoccoli dietro di noi.

<<Chirone>> mormorai quando lo vidi.

Mi sentii egoista per non averlo pensato nemmeno un istante quando stavo combattendo e in generale, pensavo solo a rimanere vivo e riuscire nella missione.

<<Cari ragazzi>> ci sorrise dolcemente, ma presto quel sorriso divenne triste e pieno di compassione.

E non posso odiare niente (tranne Era e i biscotti senza colorante blu) più della compassione.

<<Noi? Bene, grazie signore>> rispose al posto mio Jason avendo più forza per parlare.

Io, invece, sentivo la gola secca e le parole incastrate nelle corde vocali, incapaci di riuscire a volare via nell'aria.

<<Bene, volevo solo darvi un consiglio>> rivelò facendo sparire il sorriso per guardarci serio come non mai.

Mi spaventai.

Se era una nuova profezia avrei presso gli dei dell'Olimpo a calci nel cu...

<<Perché non vi prendete una pausa da tutto questo?>> ci chiese gentilmente rimanendo però la sua espressione seria e irremovibile.

<<Cosa?>>.

Le parole uscirono fluide, squillanti e piene di un sapore incredulo dalle mie labbra.

Ora la gola era meno secca e le corde vocali facevano il loro lavoro.

<<Non è perché voglio cacciarvi, non fraintendete ragazzi miei, questa è casa vostra ormai ma... credo sia neccessario che voi vi prendiate in po' di pausa da tutto questo caos e, in caso ve lo stiate domandando, no. Non è una domanda, ma un ordine diretto>> ci sorrise infine leggermente più sereno e mi venne voglia, per la prima voglia, di picchiarlo.

Ora dove dovevamo andare?

Angolo me
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Ringrazio RebyLunaPotter che mi convince sempre ad aggiornare e un bacio a tutti voi!
~Annie🍁