Capitolo 5

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In quel momento la sua testa pareva sul punto di esplodere. Sentiva mille pensieri accavallarsi uno sull'altro senza sosta, senza darle nemmeno il tempo di respirare. Non aveva mai badato eccessivamente a chi le stava intorno o a chi decidesse di seguire gli ideali di suo padre, d'altronde lei stessa ogni tanto partecipava a quelle truci missioni. "Solo per vedere" era così che giustificava la sua presenza, mai aveva osato anche solo torcere un capello a una delle sventurate vittime eppure si sentiva attratta da tutto ciò. Forse si stava sbagliando, forse non era il marchio nero quello che aveva visto sul braccio di Draco Malfoy ma allora perché tutta quella scenata? Non le pareva di essere stata minacciosa...certo forse aveva strillato un pochino ma nulla di più, la sua era genuina sorpresa e poi chi altro poteva averli sentiti?

Cercò di scacciare quei pensieri con un respiro profondo. Non poteva permettersi simili momenti di panico altrimenti sarebbe risultata debole e se c'era una cosa che suo padre le aveva insegnato con chiarezza era che la debolezza poteva divenire la tua più grande nemica, più forte anche del più oscuro dei maghi.

Si accorse di essere ancora ferma nell'esatto punto in cui il suo corpo e quello di Malfoy erano entrati in contatto. Doveva uscire da quel posto o i dubbi sarebbero ritornati e questa volta non sapeva se sarebbe stata in grado di scacciarli così facilmente.

                                                                                            ***

Quella sera la Sala Grande le sembrava essersi rimpicciolita immensamente, troppi sguardi, troppe persone che la fissavano. Se lo aspettava, dopotutto restava una sorta di fenomeno da baraccone e inizialmente la cosa non l'aveva minimamente disturbata ma ora iniziava a essere parecchio seccante.

"Grace! Ciao, vieni siediti qui" Harry le stava sorridendo amichevolmente indicandole un posto libero proprio accanto a lui.

"Credevo non voleste più avere a che fare con me, d'altronde ho dato più volte la prova di essere capace di terribili magie" Lo disse sorridendo ma capì subito che forse quella frase aveva avuto un effetto contrario ed indesiderato. L'aria si era fatta tesa e parecchie teste curiose si erano voltate nella sua direzione nella speranza di udire qualcosa di più passando inosservati.

"Non dire sciocchezze! Non mi sembra tu abbia tentato di ucciderci o comunque se anche ci avessi provato direi che hai fallito miseramente" Il viso di Hermione si illuminò con un caldo sorriso mentre parlava e ciò fece sentire Grace tremendamente in colpa per lo squallore della sua battuta. Non meritava amici come loro, ne era sempre più convinta.

Sorrise di rimando e iniziò ad abbuffarsi delle prelibatezze servite quella sera in tavola, aveva bisogno di un'ancora di salvezza e il cibo le sembrava quella più adatta. Tuttavia nonostante il buon sapore delle pietanze il suo palato conservava ancora quel retrogusto amaro e i suoi occhi continuavano a vagare alla ricerca di di quella testa platinata che ormai invadeva i suoi pensieri più del dovuto. Non era sceso per la cena. Che fosse tornato nella stanza delle necessità per terminare quello che lei aveva interrotto?

"Grace ma mi stai ascoltando o hai deciso che proprio non ti interessa?" Harry la stava guardando con uno sguardo mezzo divertito e mezzo interrogativo.

"Scusa! Ero... distratta, dicevi?" Le guance le si colorarono di una sfumatura di rosa chiaro. Non le piaceva passare per quella poco attenta.
"Va bene, per questa volta sei perdonata ma sappi che la prossima non mi ripeterò"
"Certo capo, chiedono umilmente perdono" disse sorridendo e alzando le mani in segno di resa.
"Ti stavo solo chiedendo se potevi essere interessata al Quidditch"
Grace non si aspettava una simile domanda visto che dal suo arrivo a scuola non aveva minimamente pensato allo sport.
"Come mai me lo chiedi? Sei a corto di giocatori?"
Harry si grattò la testa imbarazzato prima di rispondere.
"Beh si ecco, diciamo che quest'anno non molti si sono dimostrati disposti a giocare e ho paura che alle selezioni non si presenti nessuno. Sto solo facendo propaganda"
Quell'anno Harry volava portare la vittoria a casa ed era evidente che cercava qualsiasi giocatore in grado di cavalcare una scopa.
"Beh perché no! Ci posso provare, da bambina ho passato poco tempo sulla scopa ma dovrei saperci fare comunque"
Aveva bisogno di una distrazione e questa le sembrava più adeguata.
"Oddio Grace mi salvi! Sei la migliore!" Harry era evidentemente felice visto che si portese per lasciarle un delicato bacio sulla guancia. La ragazza gli sorrise con affetto e il moro arrosì lievemente.

La cena passò senza intoppi e a quel punto Grace desiderava solo un buon sonno ristoratore. Uscendo dalla Sala Grande seguì Harry, Ron ed Hermione verso la Sala Comune.
Non si erano accorti della sua presenza perché stavano confabulando qualcosa di evidentemente privato. Non le era mai piaciuto intromettersi negli affari altrui ma la curiosità era troppa così affrettò il passo per essere quanto più possibile vicina al trio.
Ascoltare non le avrebbe fatto male, così pensava.

"Harry sei evidentemente paranoico! Questa situazione ti sta stressando e ti stai scagliando su di lui solo perché lo odi" Hermione era evidentemente contrariata eppure la domanda le saliva spontanea : di chi stavano parlando?
"Hermione tu non capisci! Io sono sicuro, ho indizi che mi portano a pensare che la mia teoria sia corretta. Giuro su tutte le burrobirre del mondo che non mi sto inventando tutto"
Grace continuava a non capire quale fosse l'argomento del discorso eppure non voleva smettere di ascoltare.
"Dai Hermione sta giurando sulla burrobirra! Anche se a volte sembri pazzo Harry io ti credo, sono dalla tua parte" Parlando Ron aveva passato un braccio intorno alle spalle di Harry scuotendolo come per fargli sentire la sua vicinanza.
Desiderava un'amicizia come la loro, solida e sincera. Un piccolo sorriso le solcò le labbra piene.
"Siete due maniaci ve lo dico io..."
Ormai erano arrivati in Sala Comune e Grace non poteva più nascondersi così si affiancò al terzetto come se fosse appena arrivata.
"Oh ciao Grace non ti avevo vista!" pronunciando quelle parole Hermione aveva lasciato trasparire una lieve nota di preoccupazione.
"Oh si sono appena arrivata, mi sono fermata un attimo a chiacchierare in corridoio"
Bugia. Bella e buona, sperava solo che non se ne accorgessero altrimenti avrebbero perso la fiducia in lei.
"Bene io vado a dormire, sono esausta" Salutò cortesemente i ragazzi e salì le scale che portavano al dormitorio femminile accompagnata da Hermione.
"Non leggi?" la domanda la colse di sorpresa.
Da quando era arrivata ad Hogwarts aveva passato le sue serate a leggere alcuni libri presi dalla sezione proibita della biblioteca. Adorava quello che gli altri ritenevano "pericoloso".

"Stasera no, sono davvero stanca"
Hermione le sorrise annuendo.
"Domani ci saranno le selezioni, Harry mi ha detto che parteciperai"
Già domani? Cavoli forse avrebbe fatto meglio a rifiutare, d'altronde non toccava una scopa da secoli...
"Certo! Non vedo l'ora"
Seconda bugia della serata. Stava diventando brava e non sapeva se considerarlo un lato positivo.
Le ragazze si cambiarono e si misero ognuna nei rispettivi letti abbandonandosi ad un sonno senza sogni.

Spazio autrice
Oddio raga non avete idea di quanto sia strano per me riaggiornare dopo due anni! Mi scuso per l'attesa e ne approfitto per ringraziare tutti coloro che aggiungono sempre una stellina ai capitoli e lasciano dei commenti, mi fa stra piacere.
Comunque rileggendo la storia mi sono accorta della mi incapacità nello scrivere quindi spero di migliorare con il passare del tempo. Ultima cosa: spero di non creare buchi di trama, due anni fa avevo in mente un determinato finale/ svolgimento della storia e ora ne ho uno completamente diverso... Spero solo vi possa piacere comunque

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 24, 2021 ⏰

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Grace Riddle La Figlia Di VoldemortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora