Capitolo 24

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                                     TYLER
Arriviamo nel tardo pomeriggio a casa col sole che ancora picchia sulle nostre teste e una gran fame.
<<Siamo tornati>> dico per avvisare Cam e Lydia. Ci dirigiamo in cucina e le troviamo immerse nel preparare un dolce. Il buon profumo di torta riempie tutta la cucina.
<<Siamo un pochino indaffarate>>
<<Lo vedo>> rispondo togliendole della farina sulla fronte e dandole un bacio. Lydia invece è ricoperta di farina e altri ingredienti che non si toglieranno facilmente di dosso.
<<Com'è andata la mattinata?>>
<<Bene>> rispondiamo all'unisono io e Charles. Lei sorride ma allora stesso tempo quel sorriso sembra forzato. So che starà ancora aspettando delle spiegazioni per ciò che è successo, e io intendo dirle tutto.
<<Sarà meglio che io vada a farmi una doccia>> e così dicendo si dirige fuori dalla cucina. Io mi avvicino a Cam e la prendo per i fianchi.
<<Tutto bene?>> lei si gratta la fronte sporcandosi di nuovo di farina.
<<Si, beh, dobbiamo parlare>>
<<Riguarda ciò che è successo ieri notte vero? Ma ti prometto che ti spiegherò tutto>> lei mi guarda confusa, poi però scuote la testa.
<<Non riguarda questo, però dopo voglio che mi racconti ogni cosa>> si gira per andare verso il forno ma io stringo la presa sui fianchi.
<<Sicura che non sia grave?>> per qualche secondo evita il mio sguardo poi annuisce poco convinta.
<<La tortaaaa!!!>> urla Lydia indicando il forno che sta suonando per avvisare che il tempo di cottura è finito. Io la lascio andare e lei si dedica alla torta continuando ad avere l'aria preoccupata.
<<Io vado a cambiarmi, quando hai finito raggiungimi sopra>> lei senza neanche guardarmi in faccia annuisce, continuando a decorare la torta. Io vado al piano di sopra per cambiarmi ignorando l'ansia di ciò che dovrà dirmi. Non sembra qualcosa di leggero da come si comporta. La conosco, tende sempre a non mostrare veramente quanto sia preoccupata, ma qualcosa mi dice che non è nulla di buono. Mi cambio completamente senza aver bisogno di sciugarmi i capelli. Il tratto dalla spiaggia alla macchina è bastato a farli asciugare al sole. Sento la porta aprirsi alle spalle e vedo Cam sfregare le mani per togliere qualche cumulo di farina.
<<Non credo sia venuta molto buona>>
<<Non me ne frega un cazzo della torta. Che succede?>> chiedo perdendo la pazienza. Lei sostira e si siede sul letto.
<<Mentre eravate fuori ha chiamato Grace. Pensavo fosse una chiamata di cortesia, abbiamo parlato per un pó, ma sentivo che c'era qualcosa che non andava>>
<<Non voglio la storiella, dimmi che succede>> chiedo ancora più impaziente sapendo che riguarda mia cugina.
<<Questo mese le é saltato il ciclo, e ha deciso di fare un test di gravidanza>> non continua ma non non c'è n'è bisogno la sua faccia dice tutto.
<<Oh merda>> mi porto una mano alla bocca.
<<Non è grave il cazzo. Per te cos'è grave se non questo?>>
<<Puoi smetterla di urlare?>> chiede guardandomi con gli occhi lucidi. Mi porto una mano tra i capelli tirando le punte. Sospiro e mi siedo vicino a lei.
<<Scusa, vieni qua>> si viene a rintanare tra le mie braccia e io le do un bacio sulla testa. Non dovevo alzare la voce come se fosse colpa sua.
<<E ora?>> chiedo non sapendo minimente come comportarmi nel caso fossi nei panni di Alex. Non riesco neanche ad immaginare Grace incinta a soli diciannove anni e conoscendo i miei zii non saranno d'accordo.
<<Hanno deciso di tornare per consultare un medico, saranno di ritorno fra qualche giorno>>
<<Perché un medico? Già si può sapere il sesso del bambino?>> la mia domanda idiota la fa ridere e questo mi allevia parecchio.
<<No scemo. Ma spesso i test di gravidanza sbagliano, é raro ma capita. Per essere sicuri è meglio che consultino una ginecologa>> il fatto che non sia sicuro 100% è una cosa positiva, così l'immagine di Grace incinta si allontana sempre di più dalla mia testa.
<<Sono sicuro che il test si sarà sbagliato, insomma non credo che siano stati così stupidi da non usare precauzioni>> cerco di dire con sicurezza ma la risatina finale manda a monte tutto.
<<Può succedere anche se si usano precauzioni. E comunque non le ho chiesto se avessero usato o no un preservativo, non mi sembrava il caso>> rimaniamo in silenzio abbracciati finché lei non si stacca e si siede in braccio a me.
<<Piuttosto perché non mi racconti com'è andata, e sopratutto perché ieri sera stava piangendo>> le porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio che le era ricaduto sul viso.
<<È iniziato tutto il giorno in cui siamo arrivati qui.... >> inizio il racconto da quando arrivammo qui e il primo giorno trovai la scatola con i CD. Le racconto del fatto che ogni sera sgattaiolavo fuori dalla camera per andare a vedere altri video e quando lei mi chiede perché io non le avessi detto nulla io le rispondo che non me la sentivo di parlare, almeno non così presto. Lei sembra essere comprensiva e mi lascia parlare senza più interrompermi. Le racconto della sera in cui venne mio padre a portarmi un'altro CD dove mi spiegava molti motivi del perché del suo comportamento in tutto questi anni, continuo passando alle riflessioni fatte stamattina prima del suo risveglio e ovviamente di com'è andata la mattina, risparmiando la scena del Rhum e pera, sarebbe troppo imbarazzante.
<<E questo è tutto. Avrei dovuto dirtelo prima? Si. Ma non ci riuscivo>>
<<Sono felice che tu abbia dinuovo stretto un buon rapporto con lui, dopotutto ti meriti un finale felice>>
<<Questo finale include anche te giusto?>> lei finge di pensarci e poi annuisce. Io mi avvicino e le bacio le labbra. Vengo spinto indietro e Cam si siede a cavalcioni su di me senza mai smettere di baciarmi. Le porto entrambi le mani sui fianchi e la rigiro facendola finire di sotto. Le bacio il collo e quando il suo respiro inizia a farsi pesante come piace a me, la porta viene aperta di schianto.
<<Che state facendo?>> chiede Lydia con in mano un cucchiaio sporco di panna. Io mi ritraggo subito e Cam si alza dal letto.
<<Guarda come sei sproca, sarà meglio che tu ti faccia un bagno, anzi, meglio che lo facciamo insieme>> la prende in braccio e dentrambe si chiudono in bagno. Io abbasso la testa e vedo la protuberanza nei penataloni mentre dentro di me piango. Mi sdraio sul letto e mi in trattengo stando un pó sul telefono, ma allo stesso tempo non riesco a non pensare che se Lydia non fosse venuta io stare a fare altro. La porta del bagno si apre e Lydia esce tutta pulita saltellando.
<<Io devo asciugarmi ancora i capelli>> Dice Cam uscendo dal bagno per prendere della biancheria pulita dalla valigia. Appena torna in bagno io mi avvicino a Lydia che si era venuta a sdraiare sul letto con alcuni suoi giocattoli.
<<Hey piccola. Perché non vai a giocare al piano di sotto?>>
<<Perché?>> chiede pettinando i capelli alla sua barbie.
<<Perché io ho tanto sonno e non vorrei che qualcuno mi disturbasse mentre dormo>>
lei sembra rifletterci sopra. Io fingo anche uno sbadiglio per convincerla.
<<Se scendo giù posso avere il tuo telefono per sentire la musica?>>
<<Da quanto sai usare il telefono?>>
<<Una signora di nome Amelia mi ha dato il suo mentre Charles stava in riunione>> mi spiega facendomi venire in mente che quando è andata a lavoro con lui qualcuno doveva pur intrattenerla.
<<E va bene, piccola furbetta, ma senti solo le canzoni, non andare su interner>> neanche il tempo di finire la frase che già ha preso il mio telefono e con la barbie in mano ed è uscita dalla stanza, quella bambina sta crescendo troppo velocemente. Io vado a chiudere la porta e con passo felino apro la porta del bagno. Neanche il tempo di essere cacciato che le prendo la faccia e la bacio.
<<Lydia potrebbe entrare>> dice staccandosi dalle mie labbra con alcuni capelli ancora umidi che le si sono attaccati alle guance.
<<Non verrà nessuno tranquilla>> e detto questo le tolgo di dosso l'accappatoio rivelando le sue forme. Le mie mani percorrono ogni centimento del suo bellissimo corpo. In fretta e furia mi libero di tutti i vestiti e in pochi secondi ci ritroviamo nudi sul pavimento del bagno. Dentro di me prego di non ritrovarmi nella stessa situzione di Alex e Grace, anche se quando Cam mi monta a cavalcioni abbandono tutto ciò che non riguardi ciò che stiamo facendo.

Verso ora di cena scendo al piano di sotto dove trovo Lydia intenta a vedere alcuni video su YouTube.
<<Avevo detto solo musica>> lei ignora completamente ciò che ho appena detto.
<<Posso avere questo?>> chiede indicando sullo schermo una palette di trucco che ha in mano una ragazza.
<<Sei troppo piccola>> lei alza le spalle.
<<Non è vero, sono grande>> per fortuna in cucina arriva Cam in mio soccorso, avevo finito la scorta delle risposte.
<<Se fai la brava ti prometto che dopo ci truccheremo insieme, ho alcuni trucchi con me di sopra>> non so come riesci a convincerla con così poco, ma Lydia annuisce e mi restituisce il telefono prendendo la bambola che aveva lasciato per terra.
<<Ho paura che più crescerà più sarà ingestibile>> le sussurro mettendomi le mani in tasca.
<<È solo una bambina, se vede tutorial di make up é normale che voglia truccarsi anche lei>> in cucina arriva anche Charles che ci sorride. Solo passate solo poche ore da quando siamo usciti eppure sembra essere passata una vita. Decidiamo di ordinare la pizza e di vedere un film su netflix che ovviamente sceglie Lydia. Non sono passati neanche venti minuti che sentiamo qualcuno russare.
<<È stata una mattinata piuttosto impegnativa>> ci spiega Cam alzando la testa dalla mia spalla. Io spengo la televisione contento di non dover più vedere "Il mio vicino Totoro".
<<Sarà meglio che la metta a dormire>> Charles la prende in braccio con cautela cercando di non svegliarla, ed entrambi vanno al piano di sopra. Cam riporta la testa sulla mia spalla ed entrambi fissiamo la tv spenta.
<<Prima ho ricevuto un messaggio da Grace>> dice rompendo il silenzio, e anche lo stato di tranquillità che sentivo.
<<Che cosa diceva?>> chiedo ansioso.
<<Che domani saranno di ritorno, ma non ha intenzione di andare subito a casa, e i dormitori sono chiusi>> mi porto una mano sulla faccia.
<<Allora li ospiteremo noi>> lei alza la testa per guardarmi come se avessi detto una scemenza. Non so se sia d'accordo o meno. Ma mi sembra la cosa più logica da fare. Sono piuttosto sicuro che neanche Alex vorrebbe tornare a casa senza che la cosa sia certa, e da uomo a uomo posso immaginare l'ansia che sta provando in questo momento, anche se non siamo proprio migliori amici non mi tirerò indietro se posso dar loro una mano. In più Grace è mia cugina e qualsiasi cosa succeda io voglio starle vicino, è una ragazza forte ma so anche quanto può essere debole.
<<E con tuo padre? Con Lydia?>>
<<Con papà ci parlerò io. Per quanto riguarda Lydia basterà dirle una bugia ed è fatta>> Cam si alza e prende il telefono sul tavolino di fronte a noi.
<<Allora le mando un messaggio>> mentre digita il messaggio scendo Charles scendere le scale. Mi alzo e vado verso di lui. Meglio che gliene parli ora e che gli dica la verità.
<<Possiamo parlare?>> lui aggrotta le sopracciglia preoccupato però annuisce. Andiamo a sederci sul divano tutti e tre.
<<Si tratta di Grace, domani verrà qui con il suo ragazzo Alex>>
<<Grace mia nipote? Posso sapere perché?>> chiede sorpreso.
<<Forse è incinta>> risponde subito Cam e lui spalanca gli occhi preso alla sprovvista da quella notizia. Io mi giro verso di lei con uno sguardo contrariato e lei alza le spalle. Saranno anni che lui e Grace non si vedono. E ora viene a sapere che probabilmente sua nipote è incinta quando non ha mai avuto notizie sue.
<<Certo che può venire, però... Cavolo>> dice sconvolto.
<<Però perché dite forse? Non è sicuro?>> gli spieghiamo del test che ha fatto e che spesso i test possono sbagliare, parole di Cam, e per questo ha deciso di fare una visita al riguardo prima di tornare a casa e dare la notizia.
<<Beh, conoscendo mio fratello Carter non la prenderà proprio benissimo. Sono d'accordo che si accertino della cosa prima di dare la notizia. Conosco una buona ginecologa che potrebbe visitarla>> si alza si dirige in cucina tornando poco dopo con un bigliettino in mano.
<<È la moglie di un mio collega di lavoro, non è molto distante da qui>>
<<Incrociamo lo dita e speriamo bene>> dico fissando il bigliettino da visita della ginecologa.

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