Premessa: l'aggiunta di due personaggi inventati ne ha dovuti escludere due già esistenti. Non saranno presenti Rebecca Mongelli e Ylenia Grambone, rimuovendo così le loro scene importanti, senza modificare la trama.
Per i maschi non ci sono state variazioni.(consiglio la lettura dell'angolo autrice in fondo)
Buona lettura
Data di pubblicazione:
Domenica 29 novembre
Parole:
1790
L'estate ideale che sognavo una volta finita la terza superiore era priva di pensieri, con i compiti che avrei iniziato forse ad agosto, se non a settembre, riposandomi durante giugno e luglio, lontano da tutto lo stress scolastico accumulato in quei mesi.
Invece, tra una scommessa tra amici e la pura noia, mi ero ritrovata incastrata in un qualcosa di tanto grande e apparentemente irraggiungibile, che ancora la mia mente non aveva elaborato.
Seduta nel posto del passeggero, avevo lasciato Milano diverse ore prima, di cui quattro impiegate a dormire, cercando di recuperare un sonno che rischiavo di perdere tra l'agitazione, l'incapacità di adeguarmi velocemente ad un posto nuovo e il possibile casino notturno che sarebbe nato da quella prima nottata tutti insieme.
Nulla che io odi, al contrario, l'idea di conoscere un gruppo di persone totalmente sconosciute e rimanerci insieme per circa due mesi mi interessa particolarmente.
Solo che, insomma, essendo abituata a orari un po' diversi da quelli scolastici, vorrei poter riposare almeno i primi giorni, per poi, una volta essermi adattata, potermi lasciare andare a momenti di maggior libertà.
I miei occhi vagano per la città, fino a quando una struttura decisamente prorompente, copre anche il minimo lembo di cielo che potevo vedere.
La mia auto si ferma e io scendo velocemente, per osservare meglio il posto.
Eccoci qua.
Ottimo lavoro Jessica.
Sei riuscita a stravolgerti un'ottima estate chiudendoti in un Collegio.
Mi auto stringo la mano e mi auto complimento con me stessa per l'ottimo lavoro, non ci sarei mai arrivata da sola, quindi grazie a me stessa per questa geniale trovata:
"È un posto maestoso."
Commenta mia madre che è scesa, mentre osserva con me il posto:
"Decisamente."
Annuisco in risposta, per poi girarmi e notare un gruppo di ragazze già presente al cancello.
Per fortuna non sono la prima, avrei odiato decisamente la cosa.
Così afferro immediatamente il trolley dalle mani di mio padre e mi dirigo a passo più o meno sicuro verso il gruppo di poche ragazze, salutandole immediatamente e presentandomi con vivacità, comprendendo come sia questo l'approccio migliore per farmi notare subito e far capire loro il mio carattere.
Stringo diverse mani e conosco vari nomi che farò fatica a ricordarmi, sommando anche il fatto che due di loro abbiano già richiesto l'utilizzo di un soprannome.
A conti fatti non sembrano ragazze cattive o con le quali non andrò d'accordo, hanno tutte il loro piccolo mondo personale, come io ho il mio, basta riuscire a farli coesistere tutti insieme, dando a ognuna le giuste libertà.
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A cuore aperto | Davide Vavalà
Fanfiction- Tu lo conosci Fitzgerald? - Davide abbassa lo sguardo dal soffitto che stiamo contemplando entrambi, immaginandoci le stelle, per poi guardarmi: - No. - - Era uno scrittore. - - E che scriveva di interessante? - Mi domanda curioso, appoggiandosi m...