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Allora... Come lo abbiamo preso l'episodio di martedì?

Perché io molto bene onestamente, anche se mi è stata nuovamente sconvolta la storia, ma, come sempre, ci penseremo quando arriveremo a quel momento.

Buona lettura


Data di pubblicazione:
10 dicembre 2020
Parole:
2368


Tra le materie che ho sempre odiato e che, per me, non hanno mai avuto senso di esistere c'è sicuramente educazione fisica, ginnastica, sport come si voglia chiamarla.

Io odio il movimento, ho fatto sport per anni, ma ora sono sedentaria come il mio povero corpo da settantenne, chiuso in una diciassettenne, chiede e pretende.

Inoltre, come se già fare ginnastica non fosse un trauma, bisogna farla senza aver fatto colazione, con pantaloncini e maglietta corta quando, estate o meno, la mattina è sempre il momento più freddo.

In piedi, tra Giordano e Linda, io ho freddo e mi accuccio quasi subito per cercare calore, ricevendo subito uno sguardo di fuoco dalla professoressa:

"Signorina Aiani, le sembra il caso? Si rimetta subito in posizione. In piedi e dritta!"

"Appena finisce di spiegare mi rialzo, ma se sono ferma ho freddo."

"Si alzi!"

Mi urla contro e Lisa, dalla fine davanti, mi riserva no sguardo di comprensione, pur facendomi segno di ascoltare la donna e così faccio, muovendomi sul posto e notando come altri siano nella mia situazione.

Non appena iniziamo a fare i movimenti, capisco quanta poca voglia io abbia di impegnarmi, saltando con lentezza e senza impegno e seguendo con noia ciò che viene richiesto:

"Forza, è un collegio non una casa di riposo. Salti!"

Grida la donna verso Giulia Scarano, annoiata e affaticata tanto quanto me, intimandoci poi a tutti di saltare, seguendo una serie di movimenti che faccio solo quando mi guarda, per poi fermarmi immediatamente:

"A saperlo, la mia candidatura neanche la proponevo."

Commento, riprendendo aria, nonostante non abbia fatto praticamente niente, guardando poi Luna ben più allenata e forte di me, invidiandola non poco. Trovo, fortunatamente, sostegno in quasi tutte le altre ragazze, con alcune, come la Matera e Linda, già sedute a terra e sfinite, anche se non capisco se perché sono tronchi come me o perché effettivamente hanno fatto allenamento:

"Ma che ha da gridarsi questa alle sette del mattino, ma con che voglia?"

Sbotta Luca, mentre si sistema con fatica una scarpa, sentendo dei sassi al suo interno, mentre Davide alza le spalle, dandogli ragione, anche lui con il fiato corto e il respiro pesante, già esausto:

"Che se ne vada a fanculo questa stronza, lei e la sua ginnastica del cazzo."

Buongiorno principe Crivellini, la sua carrozza l'aspetta all'ingresso del collegio per portarla al ballo in maschera.

Anche se in realtà condivido ogni sua singola parola, solo che non ho la forza per dirlo.

La lezione può considerarsi conclusa, quando la professoressa nota l'assenza di Bonard, sdraiato su una panchina e ancora afflitto dall'assenza di Mishel.

A cuore aperto | Davide VavalàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora