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(Leggete l'angolo autrice in fondo, grazie)

Ciao :)

Volevo ringraziarvi per le 2k letture, grazie dell'attenzione che date alla mia storia, mi fa molto piacere e mi auguro possa continuare ad interessarvi.

Piccolo spoiler (?): leggendo altre storie su Davide mi sono resa conto che spesso vengono inseriti, nel corso del tempo, nuovi personaggi. Vi avviso che nella mia storia non ci saranno. Gestire due personaggi originali è già difficile, figurarsi di più.

Quindi, in sintesi, oltre a Jessica e Lisa non ci saranno nuove conoscenze.
(Tanto di drama ce ne sarà comunque, quello sicuro, ma non pensiamoci per ora)

Buona lettura!

Data di pubblicazione:
19 dicembre 2020
Parole:
2392

Svegliarsi dopo aver dormito poco niente la notte è traumatico, ma essere consapevoli di dover ascoltare un quarto d'ora di discorso di inizio settimana del preside è ancora peggio.

Così, dopo essermi pettinata i capelli e aver sistemato la cravatta, seguo, insieme alle altre, la sorvegliante fino all'aula magna, prendendo poi posto tra Luca e Sofia in terza fila.

Il preside entra e, dopo averci spiegato cosa faremmo durante quella settimana, ci comunica un'importante notizia: l'ultimo ragazzo è arrivato.

Ultimo ragazzo di cui avrei completamente ignorato l'esistenza se non me lo avesse spiegato Marco, anche se, per sicurezza, chiedo spiegazioni a Luca, seduto a fianco a me:

"Quando siamo arrivati una sedia era vuota non ricordi?" Scuoto la testa, mentre lui sbadiglia: "Non importa, semplicemente un ragazzo ha fatto ritardo per un motivo a noi sconosciuto e quindi eccolo qua. Non che mi importi, avrei preferito un'altra ragazza, ma che ci possiamo fare? Niente gnagna nuova per me."

Io cerco di evitare di ridere, tirandogli un leggero pugno sul braccio:

"Sei tremendo, non ti accontenti mai."

"No, ma io sono felicissimo." Anche se la sua faccia non esprime emozioni: "Siete brave ragazze, però non si può avere tutto dalla vita, vi voglio bene in simpatia."

Conclude, accavallando i piedi, cercando di mantenere uno sguardo serio e fermo, per poi riservarmi un leggero sorriso, facendomi l'occhiolino, per farmi capire che non è serio e che ci vuole bene sul serio:

"Sei un tenerone."

Gli rispondo sorridendo e rimettendomi composta al mio posto, mossa dal suo carattere tanto simile al mio:

"E ora, signor sorvegliante la prego di introdurre il nuovo giovane."

Io mi giro, spaesata e per niente emozionata di vedere questa nuova figura, a differenza di molti miei compagni:

"Sembra carino."

Commenta Sofia, guardandolo camminare a fianco a noi e salutando tutti:

"Ma è la versione Wish di Denis Dosio, Sofia per favore."

La richiamo io, coprendomi il viso imbarazzata per lui quando, ancora prima di presentarsi, il ragazzo è costretto a tornare indietro a sputare la cicca che ha in bocca.

Un inizio spendente direi:

"Per me è carino!"

Lo approva Linda, alla quale arriva un leggero calcio sulla sedia e un mio sguardo chiaro e facilmente traducibile:

A cuore aperto | Davide VavalàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora