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[yoongi's pov]

Quella mattina mi svegliai da solo in stanza. La camera era silenziosa e si sentivano solo le lancette dell'orologio che producevano un ticchettio fastidioso ad ogni secondo.
Mi alzai, levandomi le coperte di dosso ma non sentendo più di tanto il cambio di temperatura. Infondo era quasi estate ed erano quasi iniziate le giornate calde. E le vacanze.

D'improvviso mi ricordai che fosse lunedì e che dovevo assolutamente andare a scuola. Avevo già fatto troppe assenze e non volevo rischiare di essere bocciato per quello. Del resto andavo abbastanza bene in tutte le materie, avevo solo qualche lacuna in matematica ma la maggior parte delle persone avevano il mio stesso problema.

Mi vestii e notando che erano solo le sette e mezza optai per andare a fare colazione nella caffetteria dove lavorava Jungkook.
Non fui sorpreso quando lo vidi intento ad aiutare taehyung con alcuni dei suoi compiti.
Si era infatuato di quel ragazzo più grande di lui ed ero molto felice. Si vedeva che ci teneva e lo stavo spronando a fare l'ennesimo passo.

Guardando loro due mi venne in mente jimin. Il mio jimin.
Ci eravamo conosciuti al Red Neon e non mi sarei mai aspettato che da una scopata ne uscisse una relazione stabile.
Mi piaceva, dio se mi piaceva.
Amavo i suoi capelli rosa, le sue cosce toniche e il suo culo sodo. Adoravo i lineamenti del viso e la sua mascella scolpita, ma soprattutto le due guance paffute che in ogni occasione mi piaceva strizzare.
Amavo tutto di lui e mai mi sarei aspettato di ritrovarmi così sottone per un ragazzo più piccolo di me.

Sorrisi inconsapevolmente, poi avanzai e mi sedetti di fianco a taehyung, salutandoli tutti e due.
«jimin dovrebbe essere qua fra poco» annuii e chiesi a Jungkook di portarmi un caffè.

«ma quindi sei innamorato?» chiese il castano una volta che fummo rimasti da soli.
Innamorato. Non ero mai stato veramente innamorato, qualche relazione di qua e di là ma non avevo mai provato nessun affetto che andasse oltre al "mi piaci". Per carità, anche quello era un sentimento ma dire "mi piaci" è come dire che mi piace la tua persona, il tuo fisico, e dire "mi sono innamorato di te" è tutt'altra questione.
Ero innamorato di jimin? Forse, probabilmente, altamente giusto ma non me la sentivo di definire ancora quel sentimento.
«chi lo sa» alzai le spalle e talgiai la conversazione lì, perché oltre che Jungkook, arrivò anche il mio bellissimo fidanzato.

Gli posai un bacio sulle labbra, sorridendogli mentre andava a sedersi proprio di fronte a me.
Jungkook si affrettò a portare anche a lui il caffè subito dopo averlo notato.
Quando si mise seduto anche lui iniziai a bere, e parlammo del più e del meno.

Di come jimin fosse arrabbiato con taehyung perché non l'aveva svegliato quella mattina e che rischiava di fare ritardo. Del fatto che oggi Jungkook voleva portare taehyung al mare e si era preso il pomeriggio libero e Taehyung si era ritrovato a protestare perché non voleva che tagliasse il suo lavoro per lui.

Parlammo finché le otto non arrivarono e tutti e tre fummo costretti a correre come saette per arrivare in tempo a lezione. Per la cronaca, tutti e tre avevamo fatto ritardo.
Io tardai di più, perché accompagnai il rosa alla sua classe fermandomi un momento per dare attenzione a quelle sue labbra che non toccavo da almeno mezz'ora.

Fui costretto a correre via dopo che la prof ci sgridò dicendo che non erano atteggiamenti da fare a scuola, perlopiù davanti a tutta la classe.

A lezione non pensai neanche un secondo al professore che parlava. Non sapevo neanche che materia fosse. Tutto quello che vedevo era jimin. Ormai era come se ne fossi diventato dipendente. Non mi stancava mai e vorrei non stancarmi mai di lui. Di viziarlo, di baciarlo, di coccolarlo, di amarlo.

Tornai in camerata verso le due, avevo fatto un salto da Jungkook perché ormai dava più attenzioni a taehyung che a me ma andava bene lo stesso,finché lo rendeva felice.

Alle quattro qualcuno bussò alla porta e mi interrogai su chi potesse essere. Jungkook impossibile, aveva l'appuntamento con taehyung. Nessuno dei miei conoscenti mi aveva scritto e fu davvero improbabile che qualcuno bussare alla mia porta senza preavviso.
Dubitai fosse jimin, anche se ci sperai.

E sorrisi notando che era proprio lui. Capelli scompigliati, occhi di chi si era appena svegliato, labbra rosee e un adorabile broncio in viso.
«ho finito di guardare un film romantico e non c'è taehyung a farmi le coccole. Mi fai le coccole, yoon?». Io aprii le braccia, e il rosa ci si tuffò dentro, poggiando la testa sul mio petto.
E quando la alzò per guardarmi, sempre con quello sguardo da cucciolo smarrito mi diedi una risposta alla domanda di taehyung di quella mattina.

Mi ero fottutamente innamorato di park Jimin.

***

Qualcuno che si offra volontario per venire a casa mia e farmi fuori prima che io domani vada a scuola?

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