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Epilogo
Tre anni dopo

Scesi le scale della mia dimora, dirigendomi subito verso la cucina dove un profumino si faceva sempre più vivo passo dopo passo.
Sorpassai il salone, notando yeontan ancora steso nella cuccia a dormire.

Mi fermai sulla soglia della cucina ammirando il corpo nudo del mio ragazzo, mentre cucinava quelli che sembravano essere dei pancake.
Mi soffermai di più sul suo lato b, passandomi la lingua sulle labbra mentre mi avvicinavo.
Una mano la portai a stringere la sua natica sinistra mentre l'altra la posai sul suo petto.

Lo sentì sussultare e smettere per un secondo di cucinare per girarsi verso di me.
«buongiorno principessa» parlò con voce ancora roca, mentre mi stampava un bacio sulle labbra ancora gonfie dalla notte precedente.
«buongiorno»

Mi posò un piatto con tre pancake farciti con Nutella e fragole sotto al naso, accompagnato da un bicchiere di latte caldo.
«ora che ci penso, è bastata una tazza di latte caldo, di quella mattina, per farti innamorare di me» parlò, sedendosi sullo sgabello di fianco a me dopo avermi dato l'ennesimo bacio sulle labbra.
«Pft, ti pare» parlai, fissando la tazza che avevo in mano.
Posò il gomito sull'isola della cucina facendo così sorreggere la testa dalla sua mano.
Mi fissava mentre prendeva una fragola in bocca in modo sensuale, e dovetti controllare tutti i miei ormoni perché, se avessi anche solo accennato a cedere, a lavoro non ci sarei mai arrivato.

Al quarto anno di università iniziai a lavorare in un azienda di moda dopo che mio zio mi disse che gli serviva un segretario per aiutarlo nei vari compiti, e fui felice nel farlo. Possedeva una casa di moda da circa quindici anni, ma solo negli ultimi due ci misi piede.

L'ultimo anno abbandonai completamente i miei piani nel diventare pittore per seguire le orme di mio zio, volendo continuare in quel campo, che mi interessava anche più del lavoro che avevo programmato per il me del futuro.

Dipingevo ancora, lo facevo quasi ogni giorno e il mio soggetto era quasi sempre Jungkook.
Jungkook sorridente, Jungkook che dormiva, Jungkook nudo...insomma,Jungkook in tutte l sue forme.

Quando yoongi finì il suo ultimo anno di università si trasferì poco lontano dall'edificio, iniziando a lavorare come produttore musicale. Nemmeno lui aveva seguito le orme che l'università ci aveva dato.
Era diventato un famoso rapper e compositore in poco tempo, conosciuto con l'appellativo di AugustD.
Quando aveva comprato casa non ci mise molto a chiedere a jimin di andare a vivere con lui e il, non più ormai rosa - si era fatto biondo per festeggiare la sua ammissione al quarto anno, sotto consiglio del sottoscritto - ci aveva messo ancora meno per accettare.

Jungkook alla fine si era trasferito nella mia camera, per l'ultimo anno, e appena i miei studi furono finiti, con i nostri risparmi comprammo un appartamento nel centro di Seoul.
Il mio ragazzo lavorava ancora come barista ma in un locale notturno e solamente tre giorni a settimana.
Il resto gli passava a casa con me e di tanto in tanto aiutava hyuna - quei due si erano chiariti dopo che la ragazza aveva scoperto che ci eravamo messi assieme - nel negozio di vestiti che si era costruita con tanto impegno.

E in questi due anni mi sono sentito talmente vivo e felice e non mi sono mai stancato un secondo della presenza del corvino al mio fianco.
Certo, anche noi abbiamo avuto delle divergenze ma le risolvevamo quasi tutte a letto, come la sera precedente, dove avevo fatto il ruolo dell'attivo quelle poche volte che capitava. Ed erano davvero rare.
La prima volta che sono stato sopra era l'inizio del mio quarto anno, e dopo aver buttato addosso tutta la mia frustrazione riguardo gli studi al corvino, alla fine me l'ero preso. E fui davvero soddisfatto e lui anche perché non se l'aspettava.

«devi per forza andare a lavorare taetae?» mi chiese con voce dolce e bassa, posando una mano sopra i boxer.
«si, kook. Ho già saltato tre volte questa settimana solo per i tuoi comodi» gli lasciai un bacio sulle labbra prima di scendere dallo sgabello con ancora un intero pancake in bocca.

Mi andai a vestire, infilando un paio di pantaloni bianchi che mi cadevano morbidi suoi fianchi e una camicia rosa in velluto e leggermente trasparente in alcuni punti.

Salutai il mio cagnolino yeontan, che avevo preso circa un anno fa dopo aver preso anche casa, e mi infilai le scarpe.
Jungkook mi venne incontro, abbracciandomi e facendo dei versi di dissenso per il fatto che lo stessi lasciando da solo.

«stasera sono tutto per te, mmh?» lo presi per i fianchi e lo avvicinai, facendo scontrare i nostri bacini.
«posso stare sopra?»
«no» sorrisi strafottente mentre il corvino mise una faccia arabbiatta.

Con il broncio sulle labbra Jungkook mi baciò di nuovo, prima di lasciarmi andare a lavoro salutandomi un'ultima volta con la mano dalla finestra, mentre ero intento a salire in macchina.
Prima di partire gli inviai un messaggio.

Stasera da mangiare
prenditi tutto quello che
vuoi

In che senso?

In tutti i sensi
possibili;)

Puoi scommetterci.
Ti amo.

Ti amo anche io

E mentre raggiungevo l'azienda con un sorrisetto in volto, ripensai che era davvero bastata una tazza di latte caldo per farmi innamorare follemente di jeon jungkook.

***

ebbene si, la storia è finita e volevo ringraziare tutte quelle persone che hanno speso del tempo per leggerla. Grazie davvero, non mi aspettavo seriamente che qualcuno leggese sta roba e sono molto proud di questo.
Spero vi sia piaciuta e spero di riuscire ad andare avanti a scrivere storie, magari molto più belle di questa:)
I purple you👀💜

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