Two Wounded Minds In One Heart|| L.S

3º CAPITOLO

"Louis ti muovi ad uscire da quel cazzo di bagno!", mi urla Zayn, colpendo violentemente la porta.
"Zayn non rompere le palle", rispondo sbuffando.
Non ho voglia di uscire, ma ovviamente Zayn conosce sempre le carte in gioco.

"Finalmente Lou! Ho temuto uscissi direttamente domani!" ridacchio e mi ricordo i primi anni della nostra amicizia, non sarei mai uscito da quel periodo senza Zayn.
Mi sembra ieri il giorno in cui l'ho incontrato per la prima volta;
ero accasciato accanto ad un muro di un parco e lui, come se fosse la cosa più normale del mondo, si sedette affianco a me e disse con la sigaretta fra le labbra
"Sei debole, impara a lottare ragazzo".
"Fatti i ca-"
"Dai, forza. Dimmi che non so cosa stai passando, dimmi che non potrò mai saperlo né tantomeno capirti...
Io ti dirò la mia però, tutti hanno una guerra dentro di sé ragazzo, sta a te decidere se uscirne vincitore" e detto questo si alzò e se ne andò semplicemente. 

Vorrei poter dire che il destino ci ha fatti rincontrare, ma in realtà l'ho semplicemente seguito fino ad un bar e lui se lo aspettava. Lui sa tutto, prima di tutti.

 Mentre ricordo quel giorno col sorriso sulle labbra, ci avviamo in macchina. Il tragitto è silenzioso seppur vorremmo dirci tante cose.
Una volta arrivati al locale vedo tantissima gente e noto che non è il bar che frequentiamo solitamente, e mi chiedo perché siamo qui.

"È nuovo, voglio solo vedere com'è" mi dice facendo spallucce,
 "E poi ogni tanto fa bene cambiare un po' no? Svagati Louis, ne hai bisogno."
Detto questo entriamo.
Riconosco subito Niall e gli vado vicino seguito da Zayn.

"Hey ragazzi! Non pensavo ci foste anche voi qui" (non lo pensavo neanche io figurarsi lui!).
Noto subito un riccio di spalle al bancone del bar e rivolgo uno sguardo curioso a Niall che, come se potesse leggere nella mia mente, dice prontamente
"Lui è Harry, il mio migliore amico", ma neanche il tempo di stringergli la mano che scompare tra le persone in pista.
Sono riuscito a scorgere solo dei piccoli particolari del suo viso, come il rossore sulle guance, che mi fanno pensare non sia una persona maleducata ma semplicemente timida quindi scrollo le spalle e vado al bancone, aspettando semplicemente che Zayn si stanchi di questo dannato bar per poter ritornare a casa.

- - -

Stanco di stare al bar decido di andare in pista, cercando qualche disperato per non fare la figura del coglione da solo.
Un ragazzo, molto ubriaco da quel che sembra, mi chiede subito di ballare assieme e benché non fosse il mio tipo accetto. 

Alla fine si rivela un ragazzo davvero simpatico e tra un discorso e un altro abbiamo già fatto ben tre balli, anche se neanche lui è un ballerino nato quindi più che ballare ci divertiamo a ritmo di musica muovendo un po' il corpo.

"Stan! Finalmente ti sei deciso a ballare, chi è il fortunato?", lo vedo alzare gli occhi a questa domanda,
"Scusa Louis, il mio amico è davvero uno stupido.
Ti presento Josh, un coglione di prima categoria, ma pur sempre il mio migliore amico", gli stringo la mano ma vengo subito distratto dal ricciolino di prima che ora mi guarda quasi terrorizzato.

Faccio un passo verso il riccio e quest'ultimo indietreggia, guardando alle mie spalle e correndo via subito dopo; mi viene d'istinto correre verso la sua direzione, nonostante la mia testa mi dica di ritornare indietro a divertirmi, ma una volta arrivato a "destinazione" sento solo singhiozzi spezzati e un respiro affannato.

Decido allora di andare via, non avendo delle risposte, ma solo un peso sullo stomaco.

***

ANONIMO'S POV
"Non voglio, per favore, NO!", rido dinanzi a queste continue preghiere.
Come può lui rifiutare me? Non m'interessa del suo consenso, non m'interessa se non è pronto e non m'interessa se lo farò soffrire non solo fisicamente.
Sarò io il primo ad averlo, devo essere io, e non pensando alle conseguenze inizio il tutto velocemente e violentemente. 

È mio, lo è sempre stato e lo sarà sempre, ora ancora di più.