17º CAPITOLO

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LOUIS' POV
"Harry puoi aprire questo dannato portone?"
"Se tu la smettessi di distrarmi magari" sbuffa di piacere
"Mh non credo lo farò"

Le mie mani continuano ad accarezzare i suoi fianchi e la mia bocca continua ad essere sul mio collo.
"Adoro il tuo profumo" mugugno su quest'ultimo

"Louis ti prego fammi aprire, non ce la faccio se continui"
Mi allontano dal suo collo con impazienza di ritornarci immediatamente e lui apre con altrettanta impazienza il portone;
una volta che siamo definitivamente dentro, non gli do neanche il tempo di chiudere la porta, che lo prendo in braccio e mi affretto ad arrivare nella sua stanza mentre lui respira affannosamente nel mio orecchio.

Una volta fatto stendere (con non poca delicatezza) sul letto e tolte entrambe le maglie,
ritorno a tormentare il suo collo:
lecco, mordo, soffio sulla pelle arrossata e ritorno a leccare.

Vado avanti così per un po' di minuti quando lui con voce roca, mi dice di star perdendo il controllo.

Lascio una scia di baci e morsi (sempre stesso ciclo) dalla mandibola al petto facendolo impazzire.
Decido di soffermarmi un po' anche lì.

"Hai 4 capezzoli" sussurro piano
"mhmh" probabilmente non mi sta neanche ascoltando.

Inizio a stuzzicare uno dei capezzoli con la mano, facendolo indurire subito, mentre lo bacio;
poi lascio di nuovo la sua bocca per dare nuovamente attenzione al suo petto, mentre la mia mano indugia sui suoi fianchi.
Non voglio correre.

"Louis?"
Mi richiama ed io mi accorgo di aver cessato ogni movimento.

"Posso piccolo?"

Lui sembra sorpreso dalla mia domanda.
Sorride teneramente, alzandosi e lasciando un dolce bacio sulle mia labbra (automaticamente porto la mia mano sulla sua guancia, ad accarezzarla) per poi annuire con la testa e avvicinarsi al mio collo.
Lascio scorrere la mia mano lungo il suo busto, fermandola sulla notevole erezione che s'intravede da sotto il tessuto dei pantaloni.
Impaziente gli tolgo pantaloni, per poi ritornare a guardarlo come per cercare un nuovo consenso.
Mi sorride, e mi basta per capire che è d'accordo.

Con delicatezza gli sfilo anche i boxer, per poi ammirare il suo corpo nudo sotto di me.
"Louis cazzo"
Sta letteralmente perdendo il controllo.
Ed io con lui.

Inizio a dargli piacere con movimenti fluidi e sicuri della mia mano, inglobando il suo membro, iniziando subito a muoverla subito su e giù.
"Louis ti prego, va' più veloce"
"Sii paziente piccolo" gli dico ad un soffio dalle labbra.
Lui disapprova con uno sbuffo ed io sorrido.
Lo guardo, mentre i miei movimenti continuano sicuri.

I ricci sudati e sparsi disordinatamente sul cuscino e la bocca semi - aperta,
gli occhi, che non riesce a tenere per troppo tempo aperti, più scuri del solito.
Automaticamente velocizzo i movimenti per vedere ancora più piacere sul suo viso.

"Lou, Lou ti prego" dice frasi in tono supplicatorio e sconnesse fra loro
"Louis n- non ce la faccio" inizia a dire quando accompagno i movimenti della mano con la mia bocca.
In risposta continuo a leccare, mugugnando quando lui non riesce a tenere il bacino fermo.
"Louis Dio ti prego è troppo" una volta che una mia mano è su uno dei testicoli.
"Vieni piccolo" soffio sul suo membro
"Loueh" dice venendo nella mia bocca dopo poche altre stoccate.

Gli do il tempo di riprendersi dall'orgasmo appena avuto e poi ritorno sulle sue labbra nuovamente.
"Ce la fai?" gli chiedo e lui annuisce in risposta, nascondendo il volto nel mio collo una volta portate le mani sui miei pantaloni.

Ma noto un particolare,
sta tremando.
"Ehy piccolo sicuro? Possiamo fermarci"
"N - no Louis, davvero"
"Ma stai tremando Haz"
"È perché sono appena venuto Louis, sta' zitto e continua" dice dividendo ogni parola con un bacio sul mio viso.

Decido di ascoltarlo e aiutarlo nel togliermi pantaloni e boxer.
Porto le mie dita alla bocca per lubrificarle, ma lui subito blocca il mio braccio e lo trascina verso la sua, di bocca.
Inizia a leccare e succhiare le mie dita, come se stesse facendo un vero e proprio pompino.

Potrei venire anche solo nel guardare le sue guance incavarsi attorno alle mie dita.

Le sfilo dalla sua bocca ed inizio a stuzzicare la sua entrata,
facendo ogni tanto leva sulla sua entrata senza però farle entrare.
Al suo "Louis Dio" colmo di piacere e impazienza faccio entrare delicatamente il primo dito:
cerco di allargare l'entrata facendolo entrare ed uscire e, quando vedo che è abituato alla presenza, ne faccio entrare un secondo.
Inizio a sforbiciare,
ma vedendo una smorfia di fastidio sul suo volto fermo il movimento.

"Louis qualsiasi cosa tu stia pensando, smettila e continua"
"Harry solo dimmi se ti fa troppo male, ok?"
E riprendo a muovere le mie dita dentro di lui.
Continuo così per un po' di tempo, aggiungendo anche un terzo dito, fino a quando lui mi dice di essere pronto.

"Sicuro Harry?"
"Sicuro Louis"
Lo bacio e gli ripeto che può fermarmi se è troppo.
Lui sbuffa divertito ed alza gli occhi al cielo.
"Sta' tranquillo"
Questa volta è lui a baciarmi.

Inizio a pompare da solo il mio membro, in modo da far fuoriescire un po' di liquido preseminale.
Prendo poi un preservativo dal cassetto di Harry (se lo aspettava il ragazzo eh) e lo srotolo per tutta la lunghezza.
Il tutto con gli occhi di Harry che non ha fatto altro che fissarmi tutto il tempo.

"Pronto?"
"Lo ero già prima" dice con voce colma di impazienza
Mi posiziono davanti al suo buco e inizio a riempirlo lentamente, per non fargli troppo male.
Nel mentre lui cerca di abituarsi alla mia presenza, io inizio a lasciargli baci un po' ovunque.
Poi fa un movimento di bacino, che mi fa letteralmente perdere il controllo.

Vado incontro ai suoi movimenti, tenendolo per i fianchi, aumentando man mano la velocità.
Improvvisamente cambio angolazione ed Harry letteralmente urla di piacere.
"DIO LOU LÌ,
LÌ"
Posiziona le sue gambe intorno al mio bacino ed io gli stringo con ancora più forza i fianchi, e continuo a mantenere la stessa angolazione a ogni spinta per toccare la sua prostata.

"N- Non ce la faccio più Lou" urla in preda al piacere
"Neanch'io" dico in un gemito strozzato.
La sensazione che provo nel riempirlo è inspiegabile.
Siamo un'anima in due corpi.

Veniamo contemporaneamente, io nel preservativo e lui sul suo stomaco (sporcando un po' anche me).

Nel silenzio totale ci accarezziamo cercando di riprenderci.
Poi mi alzo, per prendere un po' di carta e pulirci, sotto i suoi occhi attenti.

Una volta ripuliti,
ci guardiamo in silenzio ammirando l'uno la bellezza "post-orgasmo" dell'altro.
"Grazie per la serata Lou" dice sincero
Gli sorrido dolcemente e gli accarezzo i ricci.

"Amo i tuoi ricci"
"Io amo te"

È l'ultima cosa che ci diciamo prima di addormentarci con la consapevolezza di amarci un po' di più.
Con la consapevolezza di appartenerci un po' di più.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 29, 2021 ⏰

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