(Ashley)
Ad Ashley veniva il voltastomaco a pensare a quella cosa indecente che stava mangiando Rick davanti ai suoi occhi.
Forse meglio spiegare: Richard Joel Henningham era uno dei suoi più cari amici e si conoscevano più o meno da sempre. Era un tipo un po' strano, ma era talmente simpatico che alla fine tutti lo adoravano. Passava gran parte delle sue giornate a pubblicare recensioni di Hunger Games su youtube e possedeva il più vasto e variegato assortimento di calzini fluorescenti che avesse mai visto.
In quanto alla cosa obrobiosa che stava mangiando, si trattava di una merendina molto in voga nella scuola che avrebbe fatto venire i brividi a qualsiasi nutrizionista.
-Ma non ti fa schifo dopo un po'? Sono veramente un sacco di zuccheri- esclamò Ashley strappandogli di mano l'involucro della bomba alla vaniglia ed esaminandolo per trovare l'indice calorico.
-Che te ne frega?- rispose lui continuando a masticare con la bocca aperta - Bisogna vivere alla giornata, la vita è breve-
-Sarà anche più breve se ti strozzi con quella roba- ribattè lei sfoggiando il suo tipico sorrisetto malefico.
Sentendo quelle parole il ragazzo si bloccò con la bocca aperta a mezz'aria, guardandola di sbieco.
-Ti hanno detto che sei proprio una rompiballe?- ribattè seccato staccando un pezzo di merendina per tirarglielo addosso.
Lei si alzò di scatto e si fece scudo con lo zaino, portandoselo davanti alla faccia.
-Hey, attento a te!- esclamò ridendo -Ti conviene non farti vedere dalla Morgan o ti becchi una punizione tattica tattica tra le chiappe per aver tentato di innescare una battaglia col cibo in mensa--Ne varrebbe la pena penso- ribattè lui ridendo, continuando a bersagliarla con il suo schifosissimo cibo spazzatura. Ashley cominciò ad allontanarsi dal tavolo nel vano tentativo di raggiungere l'uscita senza sporcarsi i vestiti di bomba alla vaniglia.
-Dove scappi?!- esclamò Rick.
-A casa, scusa!- rispose lei continuando a indietreggiare -Devo proprio fare i compiti e poi non voglio assistere alla tua cattura. Tanto per farti capire, la Morgan è dietro di te- aggiunse voltandogli definitivamente le spalle per uscire dall'aula mensa.
-Non ti crede nessuno!- esclamò lui.
Haha, illuso.
Ashley, ancora abbastanza vicina alla porta, allontanandosi riuscì a sentire un -SIGNOR HENNINGHAM, LEI SI CREDE SPIRITOSO?-
Ridendo tra sè e sè della stupidità di Rick e della punizione che avrebbe dovuto scontare per quella bravata, si avviò verso l'uscita. Passando per i corridoi, si ritrovò a pensare che le era sempre piaciuta quella scuola. L'odore di cup cakes davanti alla classe di economia domestica, l'immancabile Jusy Kaplan che usciva sempre dalla palestra inveendo contro l'attività fisica, la musica delle prove del Glee Club, erano tutte cose che aveva sempre adorato. La cosa che l'affascinava di più però erano i muri bianchi e blu con le finestre a forma di oblò. Quando faceva bel tempo, la luce ci filtrava attraverso dando la sensazione di trovarsi all'interno di una nave. I colori le ricordavano la vacanza che aveva fatto qualche anno prima a Santorini. Lo ricordava come uno dei momenti migliori della sua vita. Si era rotta una gamba, quella volta, cadendo su uno scoglio. Per consolarla sua madre le aveva comprato un gelato enorme e una granita al limone assurdamente buona.
Potrebbe sembrare strano definire una situazione simile come uno dei momenti migliori della propria vita, ma non per lei, non con quello che stava vivendo.
Varcando l'ingresso si distolse dai ricordi e imboccò la sua scorciatoia preferita per tornare a casa. Si trattava di un boschetto di pini marittimi poco fitto, che collegava la scuola con uno specchio d'acqua poco lontano da casa sua. Tanto valeva prendere la strada principale se ci metteva meno così, e poi da quella parte c'era la casa della signora Shelly, la donna più stravagante della sua cittadina. Nel suo bungalow in mezzo al bosco aveva una collezione di pietre colorate e statuette di legno incredibili. Ashley pensò che avrebbe potuto perdere ore a rovistare tra gli scaffali che quella donna aveva in soggiorno, anche perchè ad ogni sua visita le venivano offerti dei deliziosi biscotti.
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SIGHT
Teen FictionCiao, il mio nome è Ashley Gray... Credetemi se vi dico che la mia storia non è convenzionale. Potrei dare la colpa di tutto questo a qualsiasi cosa: a quella stupida scogliera, al fato, al destino... ma probabilmente alla fine il merito è solo mio...