Capitolo 5) Si, ho iniziato a odiare le provette

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La testa di Ashley cominciò a ingranare per decidere come fare il suo "trionfale" ingresso in classe.

"Ciao, sono Ashley e sono in questa scuola inquietantemente spettacolare per colpa del lavoro di mio padre che..." No, decisamente no. "Ciao, sono Ashley e non vedo l'ora di conoscervi tutti"
No, questa sembra da stalker psicopatica.

Concluse che era meglio se se ne fosse stata zitta e avesse lasciato che le cose venissero da sè.

Helen aprì la porta e Ashley si ritrovò davanti ad una classe veramente affollata: addirittura quindici soggetti, contati con la coda dell'occhio e comprensivi della prof e del gufo impagliato appoggiato su un ripiano traballante.

L'aula era esattamente come uno se la sarebbe aspettata da fuori: pareti di legno mangiucchiate dai tarli, soffitto basso, banchi di legno da due persone e scaffali su scaffali stipati di vasetti contententi sostanze sospette. In compenso però, c'erano il computer e il videoproiettore per il docente.

-Buongiorno- si schiarì la voce Ashley imbarazzata, fissando un punto imprecisato del pavimento.

-Buongiorno, presuppongo che tu sia la signorina Gray?- chiese la professoressa  senza staccare gli occhi dal monitor del computer, mentre Helen andava a prendere posto in ultimo banco.
La donna indossava un tubino viola accollato e porava i capelli neri raccolti in una coda di cavallo che le arrivava alle spalle.

-Esatto- rispose Ashley risoluta. Non le piaceva il tono mellifluo della prof, non prometteva nulla di buono.

-Prendi pure posto in seconda fila- continuò quella squadrandola da capo a piedi con aria di sfida. In qualche modo quella donna le ricordava moltissimo la regina cattiva di Biancaneve, e per qualche motivo aveva la sensazione di starle profondamente antipatica.

Fantastico.

Ashley si diresse al posto senza guardarsi in giro o degnare di qualche attenzione i suoi compagni di classe. Era davvero troppo in imbarazzo per guardarli in faccia e sentiva i loro occhi puntati tutti su di lei. Accidenti al suo ridicolo naso.

-Bene Gray, ora ti farò qualche domanda per capire a che livello sei- iniziò la prof alzandosi una volta finito di compilare il registro.

Ashley se lo sentiva che le avrebbe chiesto una citazione. Per qualche assurdo motivo i professori erano fissati con quel genere di cose. E infatti...

-Ci sono due cose infinite...- cominciò a dire la prof, fermandosi e invitando la ragazza a continuarla. Era in momenti così che Ashley si trovava a ringraziare chiunque avesse inventato le serie tv adolescenziali.

-... l'universo e la stupidità umana- disse allora decisa -sull'universo ho ancora dei dubbi. Albert Einstein-

La donna annuì ma aveva ancora stampato in faccia quel ghigno che ad Ashley non andava giù.

-Anche io ho i miei dubbi- aggiunse infatti beffarda guardandola dritta negli occhi.

Ma fa sul serio?

In quel momento Ashley desiderava solo prendere il libro e tirarglielo contro. Insomma, come si permetteva di insultare la gente così?
Eppure qualcosa la fermò dal farlo, perchè di certo non voleva finire il presidenza già il primo giorno.

Forse la prof notò il silenzio della ragazza, perchè la osservò per qualche istante per poi rilassare i lineamenti del volto in un sorriso compiaciuto. Improvvisamente non sembrava più tanto la regina di Biancaneve.

-Complimenti Gray, buona cultura generale e ottima gestione della rabbia. Benvenuta alla Paradise High School- commentò semplicemente lasciando Ashley esterrefatta.

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